Cagliari convalescente, c’è il treno-Udinese da fermare

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Prossima fermata Udine. Dove passerà il convoglio bianconero friulano, inarrestabile da più di un mese. Le prime quattro sconfitte avevano fatto pensare all’Udinese come realtà in via di decadimento e a un Francesco Guidolin in prematura partenza, causa esonero. Per il Cagliari uno degli impegni più duri in questa fase della stagione, contro la squadra più in forma (assieme alla Lazio, guarda caso affrontata nell’ultima trasferta) e in un campo dove raramente si sono raccolte soddisfazioni (unica, forse, la salvezza conquistata matematicamente nel 2008) a fronte di tanti patemi, anche extra-calcistici. Dal tremendo svenimento di Grassadonia nel 1998-1999, all’infortunio di Bisoli, proprio lui, nel 1994.

Dalla trasferta nel Nordest, Bisoli, tifosi, squadra e presidente vogliono le risposte alle domande di un inizio di campionato da montagne russe. L’inizio entusiasmante della squadra solida che ha strapazzato la Roma, il prosieguo del gruppo senza identità e capacità realizzativa, fino al capitolo degli ultimi dieci giorni: un Cagliari gagliardo, ancora un po’ arruffone, che ha mostrato la voglia necessaria per condurre un campionato consono alle aspettative di inizio stagione.

La gara dello stadio “Friuli” rappresenta una prova di maturità per entrambe le squadre. Per l’Udinese che non vuole fermarsi sul più bello (cinque vittorie consecutive, compresa la coppa Italia) e desidera approfittare del rallentamento delle grandi. Ma anche per il Cagliari, che vuole proseguire il ciclo “di ripresa” dalla mini-crisi, che proseguirà con la supersfida al Napoli e con le gare contro Genoa, Brescia e Lecce. Un calendario, sulla carta, abbordabile.

I rossoblù devono fare i conti con, più o meno, le stesse defezioni di una settimana fa. Infatti, sono ancora ai box Pisano, Lazzari e Ragatzu, mentre recupera Pinardi, che contro il Bologna aveva dato forfait all’ultimo minuto. La novità più importante sarà il ritorno di capitan Conti, apparso già in buona forma nello spezzone disputato contro i felsinei. Da decifrare chi sarà a fargli posto: inamovibile Nainggolan, il migliore della stagione cagliaritana fino ad ora, il ballottaggio coinvolgerà Biondini e Laner, con il rosso romagnolo che potrebbe beneficiare di un turno di riposo. Per il resto, spazio alla difesa collaudata (Perico al posto di Pisano) e Nenè al fianco di Matri.

L’Udinese ha dimostrato di poter variare con grande disinvoltura gli effettivi in campo. Soprattutto per quanto riguarda i tre uomini d’attacco, Guidolin ha spesso sorpreso, come nella trasferta di Brescia quando a decidere fu il redivivo Corradi (ex di turno), da pochi considerato utile alla causa. Domani saranno confermati Di Natale e Denis, con Sanchez a suggerire. Difesa a tre con la bella scoperta Benatia, rinforzata da due fluidificanti come Isla e Pasquale che corrono tantissimo, fanno le due fasi di gioco, e permettono di schierare, durante il match, sia la difesa a cinque che un centrocampo con i due sopra citati a fare le ali pure.

Il tecnico di Castelfranco Veneto ha avuto parole al miele per il Cagliari, definendolo “una squadra compatta e organizzata”, oltre ad incensare Andrea Cossu come “il migliore trequartista italiano”. Il folletto sardo è stato liberato da compiti tattici e i risultati si sono visti sotto forma di assist e iniziative offensive. Bisoli, da sempre, si dice soddisfatto del lavoro in allenamento e continua ad elogiare il gruppo (in settimana, le dichiarazioni di Matri e Nenè hanno lasciato trasparire un clima rasserenato dopo l’inizio stagione burrascoso). Intanto, il tecnico non si rammarica per la recente perdita di Sivakov perchè può gioire col ritorno in panchina di Pinardi. Guidolin vuole ripetere il risultato della sua prima panchina assoluta in serie A: nel lontano 29 Agosto 1993, quando era l’allenatore dell’Atalanta, sconfisse il Cagliari (Bisoli era in campo) con un roboante 5-2. Fu la partita che portò al clamoroso esonero di Gigi Radice, arrivato in estate sotto grandi proclami.

Il Cagliari non vince in trasferta dal 10 Gennaio di quest’anno, quando battè il Bologna con un gol di Matri. Da allora sono passate ben 15 trasferte, con 9 sconfitte. Il Cagliari vorrà anche proseguire l’imbattibilità che dura da 237′, ovvero da quando Mauri ha battuto Agazzi in Lazio-Cagliari.

Un dato che rimanda alla solidità rossoblù, che sembra ritrovata dopo lo sbandamento di ottobre, e che sarà fondamentale in una trasferta molto difficile ma che potrebbe riservare sorprese e, sicuramente, opportunità favorevoli al Cagliari. Una di quelle partite dove si affrontano due delle cosiddette “medio-piccole” che devono cercare punti per provare a inserirsi nelle zone nobili del campionato. L’Udinese, con il filotto, ci sta riuscendo. Il Cagliari, trovando la continuità di risultati, vuole uscire dall’anonimato e alzare la voce.

Queste le probabili formazioni:

UDINESE (3-4-1-2): Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Inler, Asamoah, Pasquale; Sanchez; Di Natale, Denis. A disposizione: Belardi, Coda, Pinzi, Abdi, Armero, Corradi, Floro Flores. Allenatore: Francesco Guidolin.

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Laner (Biondini), Conti, Nainggolan; Cossu; Nenè, Acquafresca. A disposizione: Pelizzoli, Magliocchetti, Biasi, Ariaudo, Biondini (Laner), Pinardi, Acquafresca. Allenatore: Pierpaolo Bisoli.

[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]