I ragazzi di Zeman non riescono a centrare il bottino pieno tra pali, uomo in più e rigore fallito
CAGLIARI – La maledizione del Sant’Elia continua: il lunch match dell’undicesima giornata di Serie A tra Cagliari e Genoa termina con un pareggio. 1-1 il risultato finale. Apre le danze al 16′ Farias che sfrutta una bella verticalizzazione di Ekdal, nella ripresa pareggia subito il Genoa con l’autogol di Rossettini. Al 75′ i sardi sbagliano anche un calcio di rigore con Avelar e non sfruttano la superiorità numerica dovuta all’espulsione di Sturaro, anche a causa dell’infortunio di Sau all’81’ con i cambi ormai finiti.
Primo tempo – Una prima frazione di gioco equilibrata, con occasioni da una parte e dall’altra. Il Genoa si rende pericoloso in attacco sopratutto con l’ex Pinilla ma le sue conclusioni diventano facile preda per Cragno. Il Cagliari prova a sfondare sulle corsie esterne e al 16′ arriva il vantaggio sardo: verticalizzazione di Ekdal per il taglio di Farias che scarta Perin e deposita la palla in rete. La reazione degli ospiti è affidata a Pinilla e Kucka: il cileno prova a sorprendere il portiere degli isolani con una rovesciata, mentre il centrocampista genoano con una conclusione dalla distanza fa tremare la traversa. Il Cagliari amministra il risultato e ogni tanto prova qualche sortita offensiva ma nel finale è Cragno a salvare il risultato.
Secondo tempo – Subito la doccia fredda per i sardi: al 53′ progressione sulla sinistra di Lestienne, il suo cross teso in area viene deviato in rete da Rossettini. Il Cagliari prova subito a reagire e Zeman getta nella mischia Longo e Dessena per dare un po’ di brio alle azioni offensive. Ed è infatti il Cagliari ad avere le maggiori occasioni per passare in vantaggio. Al 75′ poteva esserci la svolta del match: Sturaro blocca Conti in area di rigore, calcio di rigore ed espulsione per il centrocampista genoano. Dal dischetto si presenta Avelar che si fa ipnotizzare da Perin, sulla respinta arriva Longo che sbaglia a porta vuota. Nel finale Conti ha l’occasione di testa ma la palla finisce alta.
[Marco Deiana – Fonte: www.tuttocagliari.net]
