Cagliari: giudizi su mercato e prospettive …

294 0

A bocce ferme, a 96 ore di distanza dalla chiusura della sessione estiva del calciomercato, abbiamo chiesto ai colleghi di carta stampata, radio e tv un parere sulle mosse del presidente Cellino e del direttore generale Marroccu. Ecco cosa ci hanno risposto.

Vittorio Sanna (Videolina) – 6,5
Il Cagliari ha conservato la squadra base dello scorso campionato, salvo l’attacco che presenta qualche incognita. Il riscatto di Astori per la difesa e il cambio di Gozzi. Centrocampo rinforzato nel numero e nella sostanza. Attacco che è una scommessa. L’unica certezza è Nenè. Il resto potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa ma anche un flop. Tanti stranieri ma dieci undicesimi confermati: l’integrazione può essere graduale.

Alberto Masu (Unione Sarda) – 7
Il Cagliari ha trovato un buon vice ad Agazzi, ha completato il reparto difensivo con Gozzi al posto dell’ufo Magliocchetti e ha confermato Canini e Astori, forse la coppia di centrali tra le migliori del campionato. In attacco, la coppia Nenè-Thiago Ribeiro ha le qualità per far ballare i tifosi sugli spalti e le difese avversarie. E alle loro spalle c’è un El Kabir di cui tutti parlano bene, la scommessa Ibarbo e il Larrivey-5, che pare il sequel infinito di Rocky, ma che in coppa ha trovato la via della rete come forse mai in carriera. I dubbi sono a centrocampo. Non tanto per la partenza di Lazzari (cedere metà cartellino a 3.5 milioni dopo la stagione scorsa è il vero colpo di mercato), quanto per aver inseguito invano una mezzala di spessore (Candreva e soprattutto Parolo) e ritrovandosi con un Biondini svuotato e contestato. Sopravviverà?

Virginia Saba (Sardegna Quotidiano) – 6,5
Il mercato del Cagliari? Machiavellico. Per qualche mezzo, ma alla fine ha ragione Moggi, Cellino raggiunge sempre i suoi scopi. Ha speso 9 e incassato 23, per quanto siano operazioni spalmate in due-tre anni, già una vittoria. Che poi quelli che avanzano li utilizzi per lo stadio o come “tesoretto” che dire, ben venga lo stadio e il tesoretto (qualcuno dovrebbe imparare dal “Principe” di Asseminello). Risparmiarli per Parolo e tenere Biondini è stato il vero affare. Squadra più forte? Sì. Ibarbo è un giocatore estremamente intelligente, l’importante è non snaturarlo troppo; Thiago Ribeiro riporterà un po’ di calcio poesia, El Kabir salta l’uomo con molta facilità e nel tridente fisso di Ficcadenti, considerata anche la sua propensione ad accentrarsi, contribuirà a disorientare le difese (nei due tridenti, fisso e mobile ora c’è un bel potpourri di caratteristiche…). Punto interrogativo su Gozzi ed Ekdal, troppo “pulito” nel centrocampo a tre di Ficcadenti che deve coprire le incursioni dei terzini. Rui Sampaio per ora promosso solo per l’entusiasmo del suo “Viva Cagliari” urlato a Milano. Le cessioni? Lazzari nel nuovo modulo non sarebbe più stato indispensabile, Ribeiro costa un quarto di Acquafresca. Senza dimenticare l’importante riscatto di Astori. La morale? Il mercato l’ha fatto Ibarbo, che doveva giocare per forza in attacco e per forza esterno del tridente: da qui l’attacco “bomba” e il centrocampo e difesa quasi invariati.

 

Ignazio Caddeo (Sardegna 24) – 6,5
E’ mancato il colpo ad effetto. Si è parlato per settimane di Parolo, che invece non è arrivato. Penso che Ibarbo, Rui Sampaio e Thago Ribeiro possono essere le sorprese rossonlù. A centrocampo Ekdal è una garanzia, mentre sono cuorioso di vedere all’opera El Kabir. In attacco trovo giusto dare un’occasione a Larrivey. In difesa il non aver ceduto Astori e l’aver riscattato Ariaudo è come aver messo a segno due colpi di mercato importanti.

Nicola Muscas (Radio Press) – X
Il mercato del Cagliari? Voto X, come le incognite di cui è farcita la rosa. Ibarbo, El Kabir, Thiago Ribeiro, Rui Sampaio sono dei promettenti signor nessuno. Ma del resto lo furono anche Matri, Acquafresca, Lazzari, Biondini. Solo che stavolta Cellino ha alzato la posta della scommessa, non solo giovani ma anche esotici, con tutto quel che comporta il doversi ambientare in un calcio diverso. Una politica su cui l’Udinese, ad esempio, ha costruito le sue fortune, e a noi non resta che dare alla squadra il beneficio del dubbio.

[Redazione Tutto Cagliari – Fonte: www.tuttocagliari.net]