Cassano: “Soprattutto ringrazio il dottor Tavana, che mi ha salvato la vita. Vogliamo il tricolore “

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Lunga intervista di Antonio Cassano ai microfoni di Studio Sport. Di seguito tutte le dichiarazioni.

Sull’intervento… “Paura? Si, soprattutto quando dovevo operarmi. Quattro giorni prima dell’operazione ho avuta molta paura. Non per me ma per i mie icari, mio figlio, mia moglie, il problema sarebbe stato far soffrire loro, che è la cosa che detesto di più. Posso soffrire io ma non gli altri. Non ci ho capito niente? Sono trent’anni che non ci capisco niente. Per un giorno e mezzo facevo fatica a parlare e ricordarmi le cose. Adesso tutto è passato e questa è la cosa più importante. Sto bene e torniamo a nuova vita”.

Sui tanti messaggi ricevuti… “Mi ha fatto tanto piacere: dal Barça al Real, Mourinho, Capello, Del Neri, Iniesta…mi ha chiamato il Mondo intero. Ho capito quanto sia stimato l’uomo Cassano prima che il calciatore. Appena sbaglierò un paio di passaggi, però, tutto tornerà come prima, ma ci sono abituato. Io voglio essere amato dalla gente che mi tifa, gli altri mi fischiano perché hanno paura ma è normale. Tutti, però, hanno rispettato il mio problema e questo mi ha fatto molto piacere”.

Sul ruolo del Milan… “Non so se altri club mi avrebbero curato come hanno fatto qui al Milan. Ringrazio il presidente Berlusconi, Barbara, in particolare Galliani, che mi è stato molto vicino e mi chiamava due-tre volte al giorno nel momento più duro. Soprattutto ringrazio il dottor Tavana, che mi ha salvato la vita: se non mi avesse preso per i capelli sarebbe stata dura restare al Mondo. Prandelli è stata un’altra persona molto importante e fondamentale nel mio recupero: l’ha sempre detto a tutti e a me che mi avrebbe aspettato fino alla fine”.

Sul suo ritorno in campo… “I piedi sono sempre quelli, sono buoni, il problema può essere la forma: se torno come prima, più forte di prima bene, ma se mi accorgo che non sto più bene me ne vado a casa, perché voglio che la gente si ricordi del miglior Cassano”.

Su Messi e sul Barcellona… ”È dura giocare contro Messi quando è in giornata. Mourinho dice che è difficile battere il Barcellona, solo perché sono più forti degli altri, sono imbattibili. Poi delle polemiche non mi importa niente. Si possono battere solo se arriva un’altra eruzione vulcanica che li costringe a quaranta ore di pullman”.

Sulla lotta scudetto… “Chi vince il campionato? Il Milan, non stiamo mica pettinando le bambole. Se la Juve le vince tutte come dicono, e anche noi le vinciamo tutte, complimenti a loro ma lo vinciamo noi”.

[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]