Catania, il punto: tanti contro..

230

Pro – Diversi i PRO nonostante i 0 punti. Buona la gestione del primo tempo, buono l’arrembaggio nei minuti iniziali del secondo tempo. Tutto buono, tranne gli ultimi 15 minuti, quelli decisivi al fine del risultato (purtroppo, conta ciò). Altri PRO vanno ricercati nel pensare che con squadre meno ciniche di Inter e Roma questo genere di partite si sarebbero concluse con un risultato di vittoria o quanto meno di pareggio. E allora forza: contro il Chievo non ci sono scusanti che reggano. Tre punti per ricacciare via quella zona retrocessione che si sta facendo paurosamente vicina.

Contro – Un buon numero di PRO, ma un buon numero anche di CONTRO. In questa speciale (e sciagurata) sezione ci mettiamo l’atteggiamento dopo l’1 a 1 e dopo il 2 a 1 dei neroazzurri, l’atteggiamento di Giampaolo e certa Stampa (anzi..Salastampa). Iniziamo con ordine: l’atteggiamento della squadra. Pessimo, tutti bloccati dopo il pareggio come se già si aspettassero che l’Inter, da un minuto all’altro, avrebbe segnato il gol vittoria. La difesa, poi, va in bambola: farsi sfuggire per ben due volte lo stesso giocatore (tra l’altro riconoscibilissimo in quanto unico pelato del centrocampo interista) è da veri polli. Se si aggiunge che Cambiasso è pur sempre un centrocampista (anche se col vizio del gol) e che quindi non ha il “passo” del cobra d’aria da rigore, i risultati si fanno catastrofici. Urge una domanda: si rispolvererà per l’ennesima volta Terlizzi?

Passiamo al secondo CONTRO: Giampaolo. Secondo il mio modesto parere un allenatore che, invece di esultare al gol, si presenta al quarto uomo con Spolli pronto per il cambio incute timore alla squadra. In quel momento (secondo sempre il mio modestissimo parere) i giocatori che vedono Spolli (quindi un difensore) pronto ad entrare hanno il sacrosanto diritto di pensare che la squadra si dovrà chiudere ermeticamente in difesa e, quindi, di prestare il fianco ai forti attaccanti interisti. Un senso di paura. Dall’altro lato, Giampaolo ha dato un input agli stessi giocatori neroazzurri, come a dire “Guarda adesso potete farvi sotto, noi non vi pungeremo più”. Il fatto che sia successo tutto ciò, può far si che la mia teoria non sia così tanto sbagliata (ma, sinceramente, spero che sia una teoria sbagliata la mia). Terzo CONTRO: la Stampa di Salastampa. In questa trasmissione si tende sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno. Il che, poi, non è così sbagliato. Ma quando si nega l’evidenza, le palline di natale cominciano a girare (e anche il canale televisivo…ma ieri c’era di peggio in tv…vedi Barbara D’Urso!). E dai e dai con il confronto con la classifica dello scorso anno: quello fu un anno particolare! Diciamo, allora, che servirebbe più equità nei giudizi.

Su – Al 20esimo del secondo tempo avrei messo SU almeno sette/undicesimi della formazione catanese. A fine partita, faccio fatica a salvarne qualcuno (sarò troppo incavolato o sarà la febbre che mi sta salendo?). Ok, ok, mettiamo SU Martinho. Il giovane brasiliano entra nel secondo tempo e da’ una scossa a tutta la squadra. Pregevoli gli assist per Maxi Lopez (ma l’argentino non era in vena domenica). Pregevole il suo dinamismo. Se imparasse a tenere questo ritmo di gioco per almeno 70 minuti, lui, Gomez e Mascara farebbero letteralmente impazzire le difese avversarie. Ci rimane la sua buona prestazione. Bravo Raphael.

Giù – Ci vanno gli esterni difensivi: Capuano ed Alvarez. I due non forniscono una grande prestazione facendo rimpiangere perfino il buon Potenza (o per gli storici, qualche esterno di “lusso” come Giallombardo e Sabato). Hanno brutti clienti da marcare come Eto’o, ma difensori di serie A devono farsi trovare pronti anche contro grandi campioni. In mancanza di loro, non si andrà da nessuna parte. Lo Monaco facci un regalo dal mercato?

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]