Catania, Maran: “Voglio solo ragazzi che abbiano voglia di sudare la maglia. Partiremo col 4-3-3”

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CATANIA Assaggia per la prima volta l’atmosfera della sala stampa che l’ospiterà lungo il corso del campionato. Rolando Maran, nuovo tecnico del Catania, è a rapporto dai giornalisti prima di chiamare a rapporto i suoi 32 giocatori. È il ritiro che inizia, con esso anche la routine settimanale di chi il calcio lo fa e di chi il calcio lo racconta, o più semplicemente lo segue. Routine sono anche le domande che i tifosi, mediante la rubrica “Fai la tua domanda a..” hanno la possibilità di porgere ai protagonisti delle conferenze.. per cominciare bene, non perdiamo le buone abitudini, insomma.

Mantenere tutti i giocatori è un buon proposito, 32 sono troppi, dove il Catania ha di più e dove ha meno?
(Domanda suggerita da Fabrizio)
“Trentadue è un numero troppo elevato di calciatori. Voglio prender visione di tutti, far le mie valutazione al di là di nomi e ruoli. Un conto e vedere, un altro è allenare. Cominceremo a lavorare dal terzo giorno in maniera più specifica. Anzitutto rimarrà solo chi avrà piacere e voglia di rimanere. Voglio solo ragazzi che abbiano voglia di sudare la maglia. Partiremo col 4-3-3. Un allenatore ha il dovere di metter i giocatori nelle condizioni di dare il massimo. Durante la preparazione prenderemo anche in considerazione altre soluzioni, contingenti, che in corso d’opera si possano utilizzare, speriamo il meno possibile, per risolvere situazioni particolari.

La prima amichevole sarà Sabato prossimo. Ho chiesto alcuni test, di organizzare si occuperà la società. Vorrei giocare parecchio al di là di questa prima settimana. La partita è un allenamento importante. Valuteremo se fare allenamenti a porte aperte o chiuse. La decisione non è stata presa.

Doukarà? È l’unico che non conosco. Far goal non è mai facile, e lui ne ha fatti tanti. Ho voglia di conoscer tutti per poter risponder meglio a queste domande. Come si fa a non esser motivati a giocare nel Catania? Basta che i giocatori abbiano un quarto dell’entusiasmo che ho io. Il mio compito deve esser quello di far bene. In questo contesto, se diventeremo squadra in fretta, ci divertiremo.

Le ambizioni verso una grande squadra sono naturali ma una volta che son qui devono dare il massimo, non dovrebbe esserci bisogno di ulteriori motivazioni. Se così non sarà, vale il discorso degli scontenti fatto prima. Dobbiamo mantenere la categoria. Sarà uno dei campionati più difficili degli ultimi anni. Bissare quanto di buono fatto l’anno scorso non sarà facile. Iniziamo a rimboccarci le maniche sin da subito.

Martinho l’ho visto un pò meno. Moretti e Sciacca sono molto interessanti, hanno dimostrato gran valore. Tutti i giocatori, se son bravi a rimettersi in discussione, a volersi riconfermare, non potranno che far bene”.

Uno dei crucci dello scorso anno è stato Bergessio. Ha già una soluzione?
(domanda suggerita da Pietro)
“Bergessio è l’attaccante che tutti vorrebbero. È un potenziale in più. Tutta la squadra ha fatto molto bene lo scorso anno. Aver tanti giocatori dello zoccolo duro può esser importante. Dobbiamo esser realistici, manteniamo la categoria, per stabilire una quota punti c’è ancora tempo. Purtroppo il mercato dura anche troppo. Dobbiamo esser bravi a lavorare con qualunque giocatore. Dirò le mie idee al momento giusto, alla società. Frison ha delle potenzialità incredibili. Ha dimostrato di esser tra i più bravi della serie cadetta, ha le potenzialità per riconfermarsi in A. Da Salifu mi aspettavo grandi cose. Può far molto bene e crescere molto. Ritagliarsi uno spazio nella Fiorentina non è da tutti, adesso è qui, se avrà gamba e testa potrà far bene.

Cerco sempre di seguire molto il settore giovanile. Lo seguirò anche quest’anno. Meglio non far pronostici sulla zona salvezza. Pensiamo a noi. Ci sono neopromesse con grandi ambizioni. Sulla carta tanti giocatori possono esser importanti, tutto va confermato sul campo”.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]