Catania, mercato: prima di “sparare”, pensa

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Pronti a partire col mercato? Peccato che il mercato non sia ancora aperto e, per quanto i media facciano credere brulichi nascosto per tutta la stagione, non partirà ancora per un bel po’ di tempo, almeno fino a Giugno, almeno finché il 30 Giugno non scadranno molti contratti professionistici, e finché a Luglio non si aprano ufficialmente le contrattazioni.

Frey, Gillet, Tissone, Bianchi, Eder, Diamanti, Almiron, Pozzi, Gastaldello, Ghezzal, Guberti, Foggia, Vantaggiato, Caraglio, Menegazzo e chi più ne ricorda, o ne ha, più ne metta.

Parlare di nomi e notizie riscaldate? Inutile, com’è inutile inseguire scoop fuori stagione: o avariati o immaturi. Finito il campionato, prima di pensar ai nomi da inseguire, qualunque società di calcio, società seria, valuta anzitutto i nomi che ha in rosa. Pone un obiettivo, fa la conta del materiale umano, ne pesa l’adeguatezza alle mire stagionali, quindi stende un progetto che prevede tanti innesti quanti rimozioni quindi, solo se necessario, ulteriori sacrifici per impreziosire l’organico al fine di minimizzare il margine di “rischio” d’insuccesso.

Proviamo a far proprio quello che, in questi giorni, è di attualità in casa Catania: tirar le somme su stagione e protagonisti, trarne le debite conclusioni in funzione dei progetti futuri.

Andranno certamente via: Carboni, Terlizzi, Schelotto, Silvestre, Lopez, Andujar.

I primi due per scelta societaria, avendo raggiunto un limite d’età (entrambi ’79) per cui è stato ritenuto più opportuno puntare su giovani da far crescere piuttosto che affidarsi all’esperienza di veterani come loro. E’ stato così per Brevi, Lucenti, Sottil, Silvestri, Tedesco, Baiocco, e non meraviglia più. Schelotto è di proprietà dell’Atalanta, ed all’Atalanta ritornerà e resterà a meno che non sopraggiungano nuove talmente sconvolgenti da stravolgere le scelte degli orobici, che hanno sempre monitorato le prestazioni dell’italo-argentino, dal vivo, in casa ed in trasferta.

Silvestre e Lopez non è un mistero rappresentino il principale bacino economico da cui attingere per il mercato in entrata. Tante squadre s’accapigliano e s’accapiglieranno per ottenere il loro cartellino, un conguaglio complessivo che potrebbe essere stimato in oltre 20mln di euro, visto che la società non è comunque intenzionata a sottostimare Lopez nonostante gli appena 10 goal siglati in stagione tra campionato e coppa Italia.

Andjuar ha fatto il suo tempo a Catania; il giocatore coltiva l’ambizione di approdare in un club che possa garantirgli le coppe europee, o comunque maggior pubblicità per sostenerlo alla conquista della maglia da titolare in nazionale; i tifosi e l’ambiente in generale l’ha sempre sopportato senza però riuscir mai ad entusiasmarsi. Storia di un amore mai nato la cui fine non porterà lacrime.

Somme: Se il ritorno di Llama, augurandoci che la seconda operazione lo ristabilisca in forze e determinato come nell’annata di Mihajlovic, potrà sopperire all’addio di Schelotto, bisognerà necessariamente rinfoltire con innesti di valore la retroguardia, che conta ad oggi: Augustyn, Bellusci e Spolli, un titolare, una riserva, un’incognita. Ci si può augurare che la sfortuna che attanaglia Bellusci molli finalmente la presa, e permetta al ragazzo di trovar continuità, ma in serie A è bene cautelarsi, comunque. Quindi l’attaccante, almeno uno con caratteristiche simili a quelle di Lopez. Bianchi, Caraglio, Caracciolo? Nomi da prendere come esempi, prototipi, nulla di più attualmente, come Tissone per il centrocampo.

Potrebbero andar via: Campagnolo, Kosicky, Alvarez, Potenza, Izco, Morimoto.

Il finora secondo portiere ha chiesto chiaramente fiducia per il prossimo anno, sollecitando altrimenti la cessione. Il terzo portiere è parimenti in cerca di continuità che a Catania non potrà trovare. La conferma dei due è impossibile come la conferma anche d’uno solo è improbabile. Cessione per Campagnolo, prestito per Kosicky. Alvarez ha tante offerte, è a Catania da un bel po’ di tempo e si sa, l’addì Lo Monaco ritiene che dopo un determinato lasso di tempo giocatori perdono motivazioni, si assuefanno all’ambiente, ed è meglio perciò vengano ceduti, un concetto espresso testualmente anche nel corso di questa stagione e che tra gli altri coinvolge anche Izco e Potenza, tra i più longevi in maglia etnea. Morimoto ha bisogno di giocare, l’ha detto il presidente Pulvirenti, lo si pensava fin dallo scorso Gennaio, quando però si è deciso di non indebolire ulteriormente l’attacco causa anche il transfer ritardatario di Bergessio. Anche l’allenatore, il presente od il futuro, vorrà però dir la sua sul giapponese.

Resteranno certamente: Spolli, Capuano, Bellusci, Biagianti, Gomez, Lodi, Ledesma, Llama, Martinho, Ricchiuti.

Le ultime prestazioni di Ledesma sono state convincenti, e visto che il giocatore non è negli anni scorsi riuscito ad esprimersi al meglio, potrebbe essere il prossimo l’anno della consacrazione e presto anche del rinnovo.

Incerti: Pesce, Marchese, Bergessio, Sciacca, Augustyn.

I primi due vorrebbero rimanere a Catania, la società valuta. Il riscatto di Bergessio è valutato dal Saint Etienne 4mln di euro, la società contratta. Per il catanese d.o.c.g. Si è più volte parlato di un prestito, e di tante squadre interessate, si vaglieranno le possibilità di concerto col ragazzo che comunque non dovrebbe allontanarsi dall’orbita Catania. Discorso simile per Augustyn, nelle poche apparizioni concesse il polacco non è apparso saper padroneggiare il ruolo o la tensione della gara.

Rientreranno alla base dal prestito: Catellani (attaccante Sassuolo), Barrientos (attaccante Estudiantes), Donnarumma (attaccante Gubbio), Moretti (centrocampista Ascoli).

Si valuterà se far tornare dal prestito: Bortel (difensore, Spal), Nigro (attaccante Nocerina), Gazzola (centrocampista Ascoli), Antenucci (attaccante Torino).

Dunque, potrebbero andar rifondati attacco ed area di porta, con tutti e tre i facenti funzioni per settore a rischio addio. Si riparte dalle certezze: Capuano – Spolli in difesa; Biagianti – Ricchiuti – Lodi a centrocampo; Gomez – Catellani in avanti. In base alle valutazioni che il mercato prima, il ritiro poi suggerirà, bisognerà agire sul mercato per un numero da uno a tre terzini, da uno a tre centrali difensivi, da due a tre centrocampisti, da uno a due esterni offensivi, da due a tre attaccanti, stante un modulo simile al 4-3-3 per vocazione offensiva.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]