Catania, Top e Flop: Frison tra le note positive nonostante i gol subiti

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La beffarda sconfitta contro il Milan è la quinta gara consecutiva in cui il Catania non riesce a vincere, record negativo stagionale, ma ha mostrato rispetto alle precedenti gare alcune note positive che fanno ben sperare, in vista delle ultime cinque gare di campionato.

Partiamo dalla prima nota positiva, che riguarda anche il top-player di giornata, ovvero l’esordiente portiere Alberto Frison, che ha sfruttato la squalifica di Andujar e si è subito trovato di fronte una partita in cui è stato severamente impegnato più e più volte. La sua votazione media è del 6,6, grazie a splendidi interventi sia nel primo tempo e sia nel secondo tempo che hanno tenuto a galla i suoi.

Molto attento tra i pali, si è distinto sulle conclusioni molto ravvicinate di Boateng ed El Sharaawy, ma anche sui tiri da fuori area di Balotelli e Flamini; in totale il Milan ha tirato 20 volte nello specchio del portiere rossazzurro che si è sempre fatto trovare pronto, risultando all’unanimità il migliore dei suoi.

Dispiace per le due respinte che sono capitata sui piedi di Pazzini, ma la sua prestazione è stata sicuramente positiva, ed avrà modo di ripetersi nelle due prossime gare contro Siena e Sampdoria, visto che Andujar tornerà a disposizione dalla gara casalinga contro il Pescara.  L’anno prossimo Alberto spera di trovare più spazio ed anche il Catania ha interesse a valorizzarlo per poter contare su di lui nelle stagioni successive, insomma le premesse viste domenica sera fanno intuire che la strada è quella giusta.

Sul podio di giornata anche Bergessio e Barrientos, con il Pitu che ha disputato un primo tempo in sordina, non riuscendo ad aiutare in fase di ripiegamento il compagno di fascia Izco sulle sgroppate rapide ed insidiose del duo De Sciglio – El Sharrawy.

Di conseguenza Maran nella ripresa lo ha spostato in mezzo al campo e lì Barrientos è entrato sicuramente di più nel vivo del gioco, partecipando attivamente alle poche ripartenze che il Catania è riuscito a proporre; spicca in maniera principale l’assist illuminante che ha portato al gol del momentaneo 1-2 di Bergessio. Giocate come queste valgono da sole il prezzo del biglietto.

Oltre i tre giocatori citati sopra, anche Legrottaglie è stato valutato positivamente sia per la marcatura, la terza stagionale che bissa quella dell’andata, sia per una prestazione attenta in cui la sua esperienza ed il senso della posizione hanno guidato l’inedito reparto difensivo.

Proprio dall’inusuale reparto difensivo (ricordiamo che per squalifiche ed infortuni, i soli Legrottaglie e Marchese erano abitualmente titolari in quei ruoli), spiccano le insufficienze con Marchese e Rolin su tutti che hanno avuto un voto complessivo di 5,5.

Partiamo da Marchese che è rimasto troppo schiacciato a causa degli attacchi di Abate, Flamini e Boateng che soprattutto nella prima frazione hanno tenuto un ritmo tambureggiante; è stato molto difficile per lui riuscire a guadagnare campo e metri ed in pratica non ha mai superato la linea di metacampo.

Votazioni invece discordanti sulla partita di Rolin, che nel primo tempo si è immolato sulla conclusione a botta sicura di Boateng; il difensore uruguaiano ha mantenuto molto alta la concentrazione, nonostante gli attacchi arrivassero da più parti, e nella ripresa si è trovato in affanno in qualche situazione, ma ha dimostrato di poterci stare in gare come queste e prosegue la sua crescita in vista della stagione futura in cui troverà sicuramente più spazio.

I singoli di giornata

Gazzetta dello sport. Podio per Bergessio, Frison, Barrientos Il peggiore: Marchese, Almiron

Tuttosport. Podio per Frison, Bergessio     Il peggiore Marchese, Rolin, Castro

La Sicilia. Podio per Barrientos, Frison,Legrottaglie     Il peggiore Rolin,Almiron,Castro

Corriere. Podio per Bergessio, Frison, Barrientos    Il peggiore Rolin, Almiron, Marchese

Repubblica. Podio per Frison, Legrottaglie     Il peggiore Castro, Marchese

Classifica Generale

Maran – 6,3235

Lodi – 6,2625

Gomez – 6,2461

Izco – 6,225

Nulla cambia in vetta, bene Maran che ha saputo leggere le varie situazioni di gara cambiando modulo in corso d’opera, ma come ormai consuetudine affidandosi molto poco alla panchina a dimostrazione di come lui veda “dodici – quattoridici titolari” e nulla più, non “fidandosi” di altri giocatori in organico.

Pochi invece i palloni giocati da Lodi, che in partite come queste in cui la squadra è costretta a lottare e soffrire in fase difensiva, entra meno nel vivo del gioco; i pochi tocchi sono comunque di qualità, vedi l’assist per il gol di Legrottaglie.  Anche il Papu Gomez si è visto molto poco, perdendo il duello con il dirimpettaio Abate dotato di più corsa e fisicità, nell’unica occasione in cui ha trovato spazio per inserirsi è riuscito a servire un assist al bacio per il solo Bergessio che ha fallito clamorosamente la palla del possibile tre a tre.

Approfondimento

Dopo aver dedicato la prima parte dell’articolo all’ottima prestazione di Frison, ci concentriamo sul Lavandina Bergessio che finalmente, dopo quasi due mesi, è riuscito a tornare al gol, imbeccato perfettamente da Barrientos, e finalizzando con un bellissimo tocco sotto a battere Amelia. La sua ultima marcatura e sufficienza risaliva infatti alla gara balorda persa in casa contro l’Inter.

Nel complesso l’attaccante argentino ha mostrato di trovarsi molto bene di fronte agli ampi spazi che ovviamente i giocatori del Milan offrivano essendo in costante proiezione offensiva, ed in tutte le ripartenze è riuscito a mettere in difficoltà il duo Bonera – Mexes. A tal proposito, come detto sopra, brucia ancora la palla del possibile 3 a 3, in cui aveva anticipato entrambi gli avversari e di fronte ad Amelia ha calciato in maniera sporca permettendo la deviazione del portiere rossonero.

La stagione di Gonzalo è stata molto lunga ed intensa, visto che ha “tirato la carretta” come di dice in gergo, saltando appena 6 gare sulle 34 sin qui disputate, ed è normale che giocando in un ruolo molto dispendioso ed isolato contro i vari difensori avversari, abbia avuto molti alti e bassi. Per di più l’assenza di una vera alternativa credibile nel suo ruolo, ha fatto sì che in alcune partite venisse schierato anche in non perfette condizioni fisiche.

Il suo bottino attuale è di 9 marcature, quindi presumibilmente supererà la doppia cifra a dimostrazione di una stagione sicuramente positiva, nella quale resta l’amarezza di una maggiore prolificità in termini di realizzature a causa di vari e comprensibili ( data la gran mole di lavoro che svolge ogni gara) errori sotto porta. Il prossimo anno, comunque servirà un altro attaccante d’area di rigore per poter sfruttare ancora di più le sue caratteristiche.

Arbitro

L’episodio del mancato fallo fischiato sull’intervento di Boateng su Gomez, è l’episodio recriminato da tutto l’ambiente rossazzurro, visto che da lì è partita l’azione del gol decisivo di Pazzini. Il fallo era netto ed andava fischiato indipendentemente dal mancato fair play dei giocatori rossoneri, nel complesso comunque l’arbitro ha lasciato molto correre nella seconda frazione, permettendo molto capovolgimenti di sosta senza un attimo di respiro da ambo le parti. Non era chiaramente rigore su Balotelli in occasione del 4-2, e la sua direzione non raggiunge la sufficienza in quasi tutti i quotidiani.+

Mondocatania

Il nostro collega premia su tutti Marianito Izco che pur non essendo al meglio della forma (e ciò non sembrava), si è sacrificato nel ruolo di terzino destro difensivo (ruolo in cui era stato impiegato per necessità pochissime volte dai precedenti allenatori), provando ad arginare come possibile l’ottimo El Sharrawy. Appena ha avuto un metro di campo libero, non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione ed ha propiziato l’azione del vantaggio momentaneo di Bergessio. Insomma che dire, la bandiera/capitano del Catania non smette mai di stupirci e sorprenderci.

[Giovanni Famulari – Fonte: www.mondocatania.com]