Con i lavori in pieno svolgimento (si punta alla consegna entro la fine del 2025), la struttura da 16.000 posti sarà il cuore pulsante dei Giochi, ospitando il torneo di hockey su ghiaccio. Ma è il suo destino post-Olimpico a far sognare il mondo dello sport business.
Progettata con la flessibilità come mantra, l’Arena di Santa Giulia non è una semplice struttura temporanea, ma un investimento a lungo termine gestito dal colosso dell’entertainment CTS Eventim. L’impianto, con i suoi 77.000 metri quadrati e i suoi otto livelli di sviluppo, è stato pensato per intercettare i grandi eventi sportivi che finora hanno spesso ignorato l’Italia per mancanza di strutture adeguate.
Il modello di riferimento sono le grandi arene statunitensi, con una forte enfasi sull’esperienza premium, dagli skybox alle lounge esclusive. Una struttura capace non solo di ospitare, ma di attrarre i tornei di punta. Si parla già di grandi ambizioni: una volta smontate le tribune per l’hockey, l’Arena sarà in grado di ospitare le finali di pallavolo e, soprattutto, entrare prepotentemente nella corsa per i grandi eventi tennistici, con il sogno di ospitare un giorno le ATP Finals o la Coppa Davis.
L’Arena, situata in un punto strategico e connessa al centro da collegamenti rapidi, promette di non essere solo una cattedrale per il ghiaccio, ma la casa definitiva per tutti quegli sport che necessitano di un’impiantistica all’altezza delle grandi capitali europee. Milano alza l’asticella e si propone ufficialmente come la nuova meta imprescindibile per lo sport internazionale.
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