Quello che fino a pochi mesi fa sembrava un conflitto senza fine si sta trasformando nel più inatteso dei ménage à trois: UEFA, i club promotori della Superlega (Real Madrid e Barcellona) e A22 Sports Management (la società della Superlega) stanno trattando segretamente da quasi otto mesi per dare vita a una Champions League completamente rinnovata e, nelle intenzioni, molto più grande.
L’indiscrezione, emersa dal quotidiano spagnolo Mundo Deportivo e che trova forti riscontri, disegna uno scenario clamoroso: non c’è più scontro, ma collaborazione. L’obiettivo comune non è più quello di creare una competizione alternativa e scismatica, ma di rivoluzionare la massima competizione europea già esistente, con l’entrata in vigore prevista per la stagione 2027/2028, alla scadenza degli attuali diritti televisivi.
Il cuore della proposta elaborata da A22, che l’UEFA starebbe prendendo seriamente in considerazione, è una profonda modifica del formato per innalzare la qualità e il numero degli incontri di cartello. Si parla di mantenere il meccanismo di accesso legato ai campionati nazionali, ma di dividere le 36 squadre qualificate in due raggruppamenti (o gironi) basati sul Ranking UEFA.
La vera innovazione è qui: le prime 18 del Ranking giocherebbero tra loro una serie di otto partite nella prima fase, garantendo un altissimo concentrato di big match fin da subito. Le restanti 18, invece, si affronterebbero in incontri più equilibrati, mantenendo vivo l’interesse anche per le squadre minori. Il tutto culminerebbe in una fase a eliminazione diretta, con le migliori otto che andrebbero direttamente agli ottavi e le successive sedici a giocarsi l’accesso tramite un turno di playoff. Una formula pensata per massimizzare lo spettacolo e i ricavi, accontentando l’esigenza delle élite di sfidarsi più spesso.
L’altro punto focale della trattativa, come si legge nel titolo, è legato alla trasmissione delle partite. Il grande asso nella manica della Superlega è la sua piattaforma di streaming, denominata “Unify”. L’interesse che l’app ha suscitato a Nyon, sede UEFA, è molto alto.
La proposta prevede un modello “freemium” che segnerebbe una svolta epocale nel modello di business del calcio europeo. Le partite verrebbero trasmesse in tutto il mondo su Unify con una doppia opzione: una versione gratuita (finanziata dalla pubblicità geolocalizzata) per garantire la massima diffusione e una versione Premium (a pagamento e senza interruzioni) per gli abbonati. Questo modello garantirebbe un controllo diretto sulla distribuzione del prodotto calcio, potenziando in maniera esponenziale l’audience globale.
La pace, dunque, sembra essere dietro l’angolo. Dopo anni di battaglie legali e dichiarazioni infuocate, l’interesse economico comune e la sentenza del Tribunale di Giustizia UE hanno convinto le parti a sedersi allo stesso tavolo. L’esito di queste trattative non porterà alla Superlega che avevamo conosciuto, ma a una Super Champions che ridefinirà il futuro del calcio continentale.
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