Cellino: “Manca il rispetto, sono arroganti, vogliono scegliere anche l’arbitro?”

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È un Massimo Cellino incontenibile. Il presidente del Cagliari ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello sport dove attacca pesantemente la Juventus, alla vigilia della sfida di Trieste. Ecco le parole del numero uno rossoblù: “Non contiamo nulla. Ho letto che Beretta ha chiamato la Juve per definire l’orario della nostra partita, ma nessuno ha avvertito l’esigenza di informare me. Anche la sede dell’ultima gara col Genoa è stata cambiata in extremis. Così la squadra ha viaggiato in pullman per Trieste perché sapevamo di dover giocare alle 15. Ora invece la notturna ci crea problemi e disagi a non finire. Neanche l’albergo ci tiene a dormire…E perchè non l’hanno fatto? Forse per il veto delle tv? Ce lo dicano, allora, che fanno tutto tra loro. Ma si ricordino che la serie A è a 20 squadre. E le uniche note liete di questo finale vengono dall’orgoglio di Cesena, Novara e Parma”.

E la protesta del patron del Cagliari continua: “Questi cambi potevano essere organizzati per tempo. Ma soprattutto manca il rispetto, sono arroganti. Visto che ci sono, vogliono scegliere anche l’arbitro? Allora aggiungo che per mesi hanno strillato sugli arbitri e alla lunga quest’atteggiamento ha condizionato l’ambiente tanto per portarsi avanti. Purtroppo è un anno brutto per il nostro calcio. Siamo partiti male con uno sciopero dei calciatori che poteva essere evitato e tanti problemi insoluti. Purtroppo i mandati in scadenza ai vertici di Coni e Figc fanno il resto. Così il calcio è fragile, in balìa della politica”

Cellino ha poi parlato della questione stadio: “Ho sbagliato a fidarmi del sindaco di Elmas. Avevo un progetto ora irrealizzabile e devo emigrare da Cagliari senza certezze per il futuro. Sto lavorando alla soluzione di Quartu, ma non ci sono i tempi. Entro il 30 giugno va indicato lo stadio per il prossimo campionato e mi sa che sarà ancora Trieste. Sono stanco e deluso. Ma ora basta. I giocatori non stanno rispondendo alle attese e mi sono stufato. O chiudono alla grande nelle ultime due gare o cambio tutto. Delio Rossi? Io punto su Ficcadenti, ma stimo Rossi. Lo porterei di corsa a Cagliari”.

E dopo le parole de la Gazzetta, anche il Corriere riporta le proteste di Cellino: “Giocare alle 20,45 non è la stessa cosa che giocare alle 15: c’è il problema del rientro di chi partirà dalla Sardegna per seguire la partita. Se proprio si doveva posticipare, meglio le 18, Poi queste cose non si possono decidere all’ultimo momento. Ci trattano come dei comprimari. Considerato come ci trattano, i tre punti glieli lascerei lì, quasi quasi non mi presenterei in campo. La considerazione che hanno di noi è prossima allo zero. Non sono arrabbiato, sono offeso perché considero quello che hanno fatto un atto di maleducazione. La Lega deve smettere di comportarsi in questo modo. E, d’altro canto, è difficile pensare che le cose possano andare diversamente visto che Beretta da via Rosellini non passa nemmeno…”

[Giampaolo Gaias – Fonte: www.tuttocagliari.net]