Chi fermerà il Milan? Rossoneri primi, affonda il Genoa…

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Sei successi e un pareggio nelle ultime sette giornate. E’ un Milan in forma strepitosa quello che si presenta a Marassi per l’anticipo della 14esima giornata di Serie A. Di fronte un Genoa ancora alla ricerca di gioco e continuità che contro i campioni d’Italia deve fare a meno di Palacio, Bovo e Antonelli. Non mancano le sorprese di formazione in casa rossoblù: panchina per Caracciolo, in campo il numero 2 Pratto al fianco di Jankovic. Spiacevole sorpresa dell’ultimo minuto per Massimiliano Allegri che deve fare a meno per un attacco influenzale di Alexandre Pato. Al suo posto in campo il connazionale Robinho con l’intoccabile Ibrahimovic al suo fianco.

IBRA-NOCERINO, IL GENOA TREMA – Monologo rossonero. Non ci sono parole migliori per parlare dell’inizio della gara al Ferraris. La differenza tecnica e di convinzione mostrata tra le due squadre è palese. Il Genoa si difende come può, il Milan attacca e dà l’impressione di poter segnare da un momento all’altro. Terminale offensivo più pericoloso non proprio un bomber, anche se Antonio Nocerino ha già dimostrato nelle scorse settimane di conoscere benissimo la via della rete: l’ex Palermo ha un’occasione colossale già dopo pochi secondi quando sull’assist di Ibrahimovic si trova tutto solo davanti a Frey ma viene anticipato da Rossi. Il centrocampista rossoblù perde invece la marcatura pochi minuti dopo: Nocerino avanza indisturbato verso la porta avversaria, solo un grande intervento di Frey evita la rete. Tra le due occasioni del mediano rossonero, le due conclusioni di Robinho e il tiro sull’esterno della rete d Boateng. Nemmeno i lacrimogeni – che hanno decretato la sospensione della gara per qualche minuto – sembrano esser riusciti a cambiare il volto della sfida: poco prima della mezz’ora Nocerino conclude verso la porta avversaria per la terza volta sfiorando il gol.

GENOA, SALE IN CATTEDRA VELOSO – Il Genoa però è come un diesel e – dopo il liscio in area di Ambrosini che rende vana una clamorosa occasione – comincia a farsi vedere dalle parti di Abbiati. La prima vera conclusione dei padroni di casa nasce in realtà da una leggerezza difensiva di Thiago Silva: l’errore del difensore brasiliano permette a Mesto di concludere da ottima posizione. E’ poi Miguel Veloso a ridare geometrie alla mediana rossoblù verso la fine della prima frazione. Il centrocampista portoghese ci provba prima su calcio piazzato, poi con un tiro dalla distanza: bravo Amelia in entrambe le circostanze.

L’EPISODIO CHE CAMBIA LA GARA – Ritmo sonnacchioso a inizio ripresa. Il Milan non comincia i secondo 45 minuti così come fatto nella prima frazione, il Genoa sta a guardare e la gara non mette di certo in mostra il suo volto più bello. Solo un episodio potrebbe cambiare le sorti della sfida, episodio che puntalmente arriva poco dopo il decimo minuto di gioco: Kaladze – già ammonito per fallo su Boateng – stende in area Ibrahimovic. Rigore e seconda ammonizione per il georgiano. Sul dischetto si presenta lo stesso svedese che calcia con violenza e sblocca la gara.
Il gol spiana la strada al Milan che da quel momento può amministrare la partita senza particolari problemi. Robinho si divora il secondo gol su assist di Aquilani, poi Rossi – con l’unica occasione pericolosa del secondo tempo – va vicino al gol con un colpo di tacco finito a lato.

E’ UN MILAN INARRESTABILE… – Nel finale i rossoneri hanno il tempo per chiudere la partita. Perfetto assist di Boateng per Nocerino che – dopo un primo tempo bello e sfortunato – trova il suo quinto gol in campionato. Gara virtualmente chiusa, il Milan non subisce reti per la quarta partita consecutiva. Primo posto in classifica per la banda di Allegri in attesa delle sfide di Udinese e Juventus. Per il Genoa è invece la seconda sconfitta consecutiva, la zona retrocessione fa un po’ più paura.

[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]