Chievo Verona-Lazio 0-0: Bizzarri ferma i biancocelesti

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logo-lazioUn pareggio che accontenta solo il Chievo. Al Bentegodi va in scena uno 0-0 ricco di occasioni, emozioni, gol sfiorati e grandi parate. Con l’ex Bizzarri tra i protagonisti assoluti. In un campionato che ha confermato finora i vari tabù negativi della Lazio, s’infrange uno dei pochi trend positivi: la squadra di Pioli manca l’ottava vittoria consecutiva in casa dei gialloblù. I capitolini tornano da Verona con un solo punto, come già avvenuto contro l’Hellas. E con la pancia decisamente brontolante.

FORMAZIONI – Eccolo, Radu al centro. Le ufficiali confermano la scelta (obbligata) di Pioli: il partner di De Vrij è proprio il romeno. Che quindi torna nel cuore della difesa a più di un anno di distanza dall’ultima volta. Braafheid, conseguenza naturale, viene confermato sull’out mancino. A centrocampo, il Tata Gonzalez vince il ballottaggio con Onazi. In attacco, sia capitan Mauri che Djordjevic tornano dal primo minuto. La Lazio scende in campo col lutto al braccio, per la scomparsa della leggenda Sentimenti IV, e con il simbolo dell’AIL (Associazione Italiana contro la Leucemia-linfomi e mieloma) sulle maglie. In casa Chievo,, Maran risponde con un  4-4-2 dal sapore tradizionalista: Izco e Birsa a sgroppare sulle fasce, Hetemaj a fornire spunti per la coppia Paloschi-Meggiorini. Tra i pali, il grande ex Albano Bizzarri.

PRIMO TEMPO – La Lazio ha fame di riscatto, i ritmi alti dei primissimi minuti lo confermano. I biancocelesti attaccano subito a testa bassa, il Chievo prova a replicare col pressing alto. Il primo vero squillo laziale arriva al 12′, ed è una delizia per gli occhi: lancio di Candreva per Mauri, il numero 6 appoggia al volo per l’accorrente Parolo. Gran botta al volo del nazionale azzurro, peccato sia precisa soltanto quanto basta a sfiorare il palo. I padroni di casa non rimangono però a guardare: al 20′ Birsa scodella una punizione in area biancoceleste, Zukanovic anticipa tutti ma la sua deviazione è debole. Altra punizione qualche secondo più tardi, stavolta per la Lazio: Biglia prova a bissare la perla contro il Torino, ma la conclusione a giro è leggermente alta. Al minuto 25, De Vrij cerca invece il primo gol in campionato. In che modo? Con un bolide da distanza siderale, che Bizzarri blocca, sì, ma in due tempi. Da un versante all’altro, il Chievo si fa temibile in due occasioni: prima con un potente tentativo di Frey (alto sopra la traversa), quindi con un fendente di Birsa su cui Meggiorini manca di poco la zampata vincente. Nel mezzo, Biglia è costretto a ricevere le cure mediche per un vistoso taglio sul sopracciglio. Al 30′ la Lazio sfiora di nuovo il gol del vantaggio: il solito Candreva scarica in mezzo per Parolo, anche in questa occasione il numero 16 lambisce il palo. La partita è frenetica, le occasioni piovono da una parte e dall’altra: al 35′ è il Chievo a far scorrere un doppio brivido sulla schiena di Marchetti, prima con Paloschi poi con Gamberini. Cinque minuti più tardi, è invece Candreva a impegnare Bizzarri con una sassata dal vertice destro dell’area di rigore. E’ l’ultima vera nota importante del primo tempo: le squadre tornano negli spogliatoi sullo 0-0.

SECONDO TEMPO – Il match riprende a ritmi decisamente più lenti rispetto alla prima frazione. Nel primo quarto d’ora non succede nulla di nulla, eccezion fatta per il primo giallo della partita: Cesar stende Djordjevic, Banti sanziona il difensore clivense. Al 61′ Pioli mette mano alle sostituzioni. E sorprende tutti: fuori Candreva, dentro Felipe Anderson. E’ la prima volta in campionato che il tecnico laziale richiama in panchina l’esterno di Tor de’ Cenci, con la squadra non in vantaggio: contro il Palermo il cambio arrivò al 57′, ma solamente dopo la prima rete di Djordjevic. La Lazio è visibilmente statica, poco creativa. E il Chievo prova ad approfittarne con Izco, che da distanza ravvicinata calcia a lato del porta di Marchetti. Al 67′ anche Maran si decide per la prima staffetta, con Meggiorini che lascia il posto a Pellissier. Cinque minuti più tardi, i biancocelesti tornano a impaurire Bizzarri. Gonzalez lancia per Parolo, sponda per Mauri che scaglia un missile violento verso l’ex compagno di squadra: il numero uno argentino si salva in tuffo. Per il capitano laziale, si tratta dell’ultima chance della partita: al 74′ Pioli decide che è arrivata l’ora di Keita. All’82’ è proprio il talento spagnolo a servire Djordjevic, ma il serbo non trova il colpo vincente da pochi metri. Il numero 9 è poi protagonista dell’ultimo cambio in casa Lazio: Pioli gioca la carta Klose. All’86’ si fa vedere Braafheid, altra conclusione potente che termina sopra la traversa. Ma è all’89 che gli ospiti vanno davvero vicini al gol partita: cross perfetto di Gonzalez, colpo di testa imperioso di De Vrij… miracolo di Bizzarri. Al Bentegodi finisce così con il Pichon uomo-partita. Una Lazio che viaggia a intermittenza torna a Roma con un punto che soddisfa poco poco.

[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]