Chiusura -48h: Lopez resta, Lodi? Cosa serve al Catania?

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CATANIA – Meno di quarantotto ore al termine fissato dalla Lega Serie A per dar compimento a cessioni ed acquisizioni di giocatori. Il calciomercato sta per chiudere i battenti ed il Catania? Dopo gli arrivi di Legrottaglie, Almiron e Bergessio l’addì Lo Monaco pensa a sfoltire, soprattutto a centrocampo ed in difesa, dove però non si esclude un ennesimo colpo: Galeano più che Mori. Via Marchese ed Augustyn. Lodi tentato dalla Fiorentina. Facciamo il punto reparto per reparto..

Nicola Legrottaglie, prossimo 35enne (ad Ottobre) approda al Catania garantendo quella dose di esperienza che Montella aveva richiesto per conferir maggior solidità alla zona centrale della difesa, dove Bellusci non ha convinto (“ragazzo di prospettiva ma che deve migliorare in concentrazione”, Montella dixit), Augustyn ancora meno, e Potenza restava unico baluardo di sicuro affidamento da affiancare a Spolli.

L’arrivo dell’esperto difensore ex Milan, ex Juventus, ex Azzurro, completa numericamente e tatticamente l’assetto difensivo del Catania. A destra: Alvarez e Potenza di ruolo, Bellusci adattato. A sinistra Alvarez, Marchese, Capuano di ruolo, Llama adattato. Centrali: Spolli, Legrottaglie, Potenza, Bellusci, Augustyn. Non più ristrettezze quindi, semmai abbondanza, con alcuni giocatori già in partenza, vedi Marchese, ed altri che potrebbero andar via, come Augustyn (Reggina, Empoli e Vicenza l’hanno richiesto), se dal mercato dei difensori l’addì Lo Monaco vorrà prelevare anche il giovane Galeano, dell’Independiente, che ha ripreso il posto prima occupato da Mori, dell’Empoli.

Più che l’arrivo di Legrottaglie insomma, a modificare le strategie etnee si è rivelata determinante la volontà di Montella nel preferire Potenza come centrale piuttosto che come terzino destro; ed è probabile che, nel corso della stagione, il difensore faccia la spola, alla bisogna, tra centro e fascia destra, con Legrottaglie pronto a coprirlo al fianco di Spolli. Chiuso il capitolo difesa: reparto che potrebbe esser perfezionato ma che resterà, così stando le cose, pur sempre completo.

Quanta folla a centrocampo. L’arrivo di Almiron è sentore della non ancora piena naturalizzazione di Francesco Lodi come centrocampista centrale; se il futuro sarà di certo Lodi il presente più prossimo sarà con buona probabilità proprio dell’ennesimo argentino approdato al Catania. Intanto Paglialunga attende di riabilitarsi totalmente per misurare le sue qualità col campionato italiano. Al mediano metodista Montella chiede: esperienza, capacità di interpretare in modo equilibrato e soddisfacente fase difensiva ed offensiva. Il ruolo più complicato e che, in ordine gerarchico vede: Biagianti, Almiron, Lodi, Paglialunga. Ma proprio l’arrivo di Almiron potrebbe far “saltare” Biagianti dal centro a destra, e quindi Moretti (finora provato in quel ruolo) dalla destra alla panchina. Centrocampista destro: Biagianti, Moretti, Izco, Sciacca. Non meno affollata la corsia sinistra: Ricchiuti, Ledesma e potenzialmente sia Biagianti che Moretti che anche Sciacca.

Ci dimentichiamo di Delvecchio, messo nella cesta da tempo ma ancora in attesa che qualche squadra lo porti via. In partenza certamente almeno un altro se non altri due elementi: Ricchiuti sembra imprescindibile perché dotato di caratteristiche uniche per l’organico del Catania. Ledesma certamente rinnoverà, come sostenuto dall’addì Lo Monaco, che sull’argentino ha puntato forte. Margini di cessione quindi per Izco e Sciacca più che per Moretti. Il primo, a Catania da tempo, non è mai riuscito ad imporsi come titolare, il secondo potrebbe seguire la rotta dei tanti giovani mandati a maturare in serie B. Pensare ad un ulteriore rinforzo (vedi Kone) appare numericamente insensato a meno di una cessione eccellente sul fronte sinistro. Intanto le parole di Lodi dopo la gara di Brescia “La mia gara migliore (non ha giocato, ndr) ed anche l’ultima” prendono significato tutt’altro che ironico alla luce dell’interesse manifestato nelle ultime ore dalla Fiorentina (complice anche l’arrivo di Almiron, ndr).

Tandem esterno, lasciamo a parte il discorso prima punta. Gome imprescindibile, d’accordo tutti. Resta un solo posto a disposizione contesto tra, in ordine gerarchico: Catellani, Lanzafame, Barrientos, Keko e Llama, che pur non di non venir “sprecato” nella bagarre Montella ha deciso di provare terzino; tanto per render l’idea dell’imbarazzo comportato dallo sceglier solo uno, tra così tanti ed in gamba. Difficile che anche solo uno di questi vada via, ancor più complicato però, immaginare dove Barrientos, che per caratteristiche è il meno similare tra tutti, possa trovar spazio se non in un modulo che preveda il rifinitore dietro la punta, e che certo non è il 4-3-3, dove agli esterni si chiede più velocità che qualità (abbinate non guastano). Simile più a Ricchiuti, potrebbe esser retrocesso a centrocampo (provato a Milazzo in quel ruolo).

Tre prime punte sono troppe, ma in un gioco dove le metà non contano il Catania può, in questo momento, dir d’aver “solo” due punte e mezzo: Bergessio e Lopez. Suazo c’è, di nome, a riabilitazione compiuta sapremo se ci sarà anche di fatto. Allora, seguendo l’ottimismo dell’addì sul pieno recupero dell’honduregno, ma solo allora (si spera entro Gennaio) si potrà ragionare su chi possa servir più in campo che non in bilancio.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]