Con le piccole la musica non cambia. Napoli sconfitto, rimonta del Catania. Ma quell’espulsione…

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Sesto risultato ultime consecutivo, quinto ottenuto in rimonta. Non può essere di certo un casualità. Il Catania vince al Massimino e raggiunge in classifica a quota 14 proprio il Napoli, una squadra che conferma le difficoltà contro le squadre di seconda fascia.

Walter Mazzarri schiera le seconde linee, prova Santana nel ruolo di interno di centrocampo. Esperimenti che non vanno a buon fine, con un Napoli che – dopo un inizio di partita migliore di qualsiasi aspettativa – si scioglie come neve al sole col passare dei minuti.

Servono infatti solo 23 secondi a Edinson Cavani per tornare al gol dopo cinque partite senza reti. Perfetto l’assist di Dossena, straordinario il tempismo del Matador che si inserisce sul primo palo e batte un incolpevole Andujar. Il Catania però di questi tempi, dicevamo all’inizio, non è certo squadra che si demoralizza quando va sotto di un gol. E’ come quei pugili che danno il meglio solo dopo un duro colpo. Rialza la testa e comincia a macinare gioco, anche in virtù di una superiorità in mezzo al campo che col trascorrere del tempo diventa sempre più palese. Ricchiuti stravince la sfida con un Santana chiaramente fuori posizione, Gomez ha recuperato dai guai fisici e in campo mette in mostra una forma strepitosa.

Proprio da un tiro del trequartista argentino arriva infatti il gol del pareggio. Zuniga respinge il tiro col braccio, l’arbitro lascia proseguire anche perché come un falco Marchese si scaraventa sul pallone e batte De Sanctis da attaccante consumato.

Esplode il Massimino: incita i suoi ragazzi che giocano sempre meglio e, forse, condiziona anche le decisioni del direttore di gara. Probabilmente eccessiva l’espulsione a fine primo tempo a Santana per doppia ammonizione: due falli, due cartellini, e Napoli costretto a giocare per tutta la ripresa in dieci uomini.

Il secondo tempo per gli azzurri sembra essere il perfetto trailer di un film horror. Servono pochi secondi a Ricchiuti per servire a Bergessio un assist al bacio. L’attaccante argentino, secondo gol consecutivo, non perdona di testa e dà il via a un monologo rossoazzurro che dura quasi mezz’ora. Il Napoli accusa il colpo, Mazzarri si sbraccia e prova a corriere ai ripari: dentro Dzemaili, Maggio e Hamsik. E’ però il Catania ad avere le occasioni più pericolose: due sono di Gomez, le più limpide, ma in ambo le circostanze i padroni di casa non riescono ad arrotondare il risultato. Poi ci sono le innumerevoli conclusioni dalla distanza: ci provano Almrion, Izco e non solo.

Il Napoli prova a rialzarsi superata la mezz’ora. Con Lavezzi, dopo la triangolazione con Cannavaro, sfiora il pareggio. Nel finale la generosità dei ragazzi di Mazzarri è impressionante: non basta, vince il Catania e il Napoli conferma che, contro le piccole qualcosa proprio non funziona…

[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttonapoli.net]