Confermato lo 0-3 a tavolino tra Cagliari e Roma

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É la notte tra il 22 e il 23 settembre 2012. A dominare la scena sono comunicati, vertici notturni, tam tam su internet. Risale ad allora l'”invito” di Massimo Cellino, che genera una bufera lunga sei mesi. I fatti, in pillole: il presidente rossoblù scrive sul sito ufficiale del Cagliari Calcio un comunicato-invito per i tifosi in possesso dei biglietti per Cagliari-Roma (venduti nonostante il regime di porte chiuse imposto dalla Prefettura): “andate a Is Arenas perché la situazione non si sblocca e per noi la struttura è agibile”, si legge nella sostanza. Il Prefetto, per paura di problemi di ordine pubblico generati dalla presenza della folla davanti ai cancelli chiusi, dispone il “differimento della partita a data da destinarsi”.

Caos totale. Le notizie si diffondono velocemente (sono le 2 del mattino), qualcuno apprenderà i fatti soltanto al risveglio. É il caso della Roma, che prende le valigie e lascia la Sardegna dove era arrivata poche ore prima per giocare la partita. Cellino diventa bersaglio senza se e senza ma per gli strali di avversari, presidenti, opinionisti e politici. Immagine della Sardegna ritoccata in negativo e primo risalto “extra-isolano” per lo stadio delle liti e dei tribunali: Is Arenas di Quartu Sant’Elena.

Al Cagliari e ai suoi tifosi viene data speranza di poter giocare la seconda partita stagionale contro i giallorossi. Arriva infatti dal Tar il verdetto che sconfessa la decisione della Prefettura e la conseguente vittoria assegnata d’ufficio ai giallorossi dalla Corte di Giustizia Federale. Il pronunciamento del Tar arriva pochi giorni dopo la sfida dell’Olimpico, valida per il ritorno, in cui Sau e compagni rifilarono un sonoro 4-2 all’ultima Roma targata Zeman.

Pronunciamento del Tar impugnato dalla Prefettura, fiduciosa sulla conferma della decisione assunta a suo tempo dal titolare di Piazza Palazzo, Giovanni Balsamo (ora sostituito dall’ormai famoso Alessio Giuffrida). É dunque l’Alta Corte di Giustizia a chiudere ogni pagina di un racconto che, prima del precipitare degli eventi relativi alle indagini sui lavori di Is Arenas, ha rappresentato uno dei passaggi più neri della storia del Cagliari.

[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]