De Sisti a VN: ”Montolivo migliorerà con D’Ago, ma…”

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L’inchiesta di Violanews.com sulla convivenza a centrocampo fra Montolivo e D’Agostino giunge a termine con il parere di un pezzo storico della storia della Fiorentina come Giancarlo De Sisti.

“Picchio” per la Fiorentina è stato regista, bandiera e allenatore di successo, nove stagioni in maglia viola, Campione d’Italia nel 1969 come giocatore, secondo nella beffarda stagione 1981-1982 da allenatore, senza dimenticare l’Europeo vinto con la Nazionale e il Mondiale perso in finale nel ’70 sempre con la maglia azzurra. Insomma, sicuamente un parere competente. Ecco le sue parole a Violanews.com.

Partiamo dalla domanda di base, Montolivo e D’Agostino possono giocare insieme nel 4-3-3?

“Sì, l’allenatore si dovrà dar da fare per fare in modo che non si pestino i piedi, ma due giocatori così bravi con i piedi l’intesa prima o poi la trovano sempre, anche se sono due registi. Bisognerà però che si impegnino e si sacrifichino un po’ per la squadra, inoltre ci deve essere la disponibilità di entrambi a giocare per il bene del collettivo lasciando da parte i personalismi. In queste condizioni credo addirittura che Montolivo possa trarre beneficio da questa convivenza, essendo più libero di avanzare e cercare l’assist con D’Agostino che per natura gioca qualche metro dietro”.

Sembra che Mihajlovic li userà nel 4-3-3, ma ci sono moduli migliori per coniugare i due registi?

“Il 4-3-3 va bene, ma il calcio propone anche altre soluzioni. Ad esempio li vedrei bene anche in un 4-2-3-1, con D’Agostino a sinistra nei due di centrocampo e Montolivo centrale dietro la punta. Ma è solo un’idea. In ogni caso che Mihajlovic ha chiesto D’Agostino sono sicuro che saprà già come impiegarlo “.

Partiamo dal 4-3-3, per completare in centrocampo serve un giocatori di corsa, un uomo di geometrie o un interditore?

“Zanetti è ideale, è un giocatore stupendo, peccato solo che sia spesso infortunato. Vargas non ce lo vedo bene personalmente, lo lascerei sulla fascia, ma non dimentichiamo che Mihajlovic è un tecnico molto coraggioso oltre che bravo, quindi c’è da aspettarsi di tutto”.

CONCLUSIONI – Dalle 3 interviste esce una risposta praticamente univoca la nostro quesito, Montolivo e D’Agostino possono giocare insieme nel modulo di Mihajlovic. Quel che serve sembra sia solo la voglia di collaborare, ma fra tutti gli intervistati c’è fiducia. Addirittura Montolivo potrebbe guadagnarci, nel senso che giocando con un compagno con caratteristiche simile potrebbe privilegiare un gioco di palleggio e avvicinarsi di più alla porta per cercare l’ultimo passaggio, che spesso è mancato nell’ultima stagione, soprattutto per vie centrali. Ci sono comunque anche altre soluzioni per far convivere i due, oltre al 4-3-3 (che Marino definisce ottimale per questi due giocatori), ad esempio in un 4-2-3-1 con D’Agostino che ricopre uno dei due ruoli del centrocampo e Montolivo che può o affiancarlo o andare a giocare sulla trequarti. Emergono differenze anche nel modo di interpretare le caratteristiche ed il ruolo di Montolivo. che passa nelle nostre interviste da mezz’ala (come ama definirsi) a regista, per arrivare a centrocampista completo.

Per concludere sembra si possa escludere che Vargas possa essere un terzo di centrocampo affidabile, le preferenze in quel ruolo virano su Zanetti in primis, ma anche su Donadel e, udite udite, su un secondo Montolivo da affiancare al primo (in totale controtendenza con i dubbi del quesito posto). Il “tormentone” è comunque il concetto che due giocatori bravi il modo di giocare insieme lo trovano sempre. Insomma, sembra ci possano essere motivi più serii per preoccuparsi rispetto al possesso di due grandi centrocampisti.

[Francesco Cianfanelli – Fonte: www.violanews.com]