Delio Rossi: “Nella ripresa eravamo un po’ calati davanti ed eravamo costretti a partire sempre da dietro”

214

logo-sampdoriaSoddisfatto a metà, Delio Rossi commenta così il pareggio ottenuto in casa col Torino. Un pareggio difficile da decifrare, con il respiro di sollievo per il punto acciuffato nel finale, mediato dalla rabbia per la rete negata a Nicola Pozzi all’ultimo secondo del primo tempo. “Ho passato l’intervallo a calmare i giocatori: non è stato facile – racconta il tecnico in sala stampa -. Oggi abbiamo anche rischiato di perderla e la stavamo pagando. Penso che, per come avevamo giocato,  il 2-0 all’intervallo ci stava. Poi loro nella ripresa ci hanno messo in difficoltà”

A tenere banco tra i giornalisti c’è inoltre il cambio di modulo deciso da Rossi, con Sansone dietro le due punte Gabbiadini e Pozzi. “Uno non cambia per il gusto di cambiare; cambia in base alla risultanza delle partite – spiega -. Noi non subivamo tanto ed eravamo abbastanza piatti davanti: bisognava cambiare, ma per farlo bisognava anche lavorare. Sotto questo punto di vista dobbiamo migliorare, ma ho visto che la squadra per larghi tratti ha tenuto bene”.

“Nella ripresa eravamo un po’ calati davanti ed eravamo costretti a partire sempre da dietro. L’episodio del 2-0? Credo sia difficile fare l’arbitro, ma nel momento in cui lo fai, devi applicare il regolamento. Il regolamento dice che nel momento stesso in cui mancano 20’’ e c’è un ammonizione,  non puoi dire che dopo il calcio di punizione la partita è finita. Io penso però che dobbiamo andare oltre. Del resto, anche nel caso del rigore che ci hanno dato alla fine, ho avuto la sensazione che ci fosse, ma ora rivedendolo, mi rendo conto che non avrei fatto i salti di gioia ad averlo contro”.

Ma qual è la ricetta per tornare alla vittoria? Delio Rossi la vede così e spiega: “Io penso che devi in un certo qual senso affidarti al lavoro. Non c’è bisogno di terapeuti o santoni: devi credere in quello che fai e soprattutto essere ostinato. Non siamo una squadra che sa gestire le situazioni. E questo si è visto. Il mercato di gennaio? Parlare adesso lo trovo sciocco, perché mancano 31 partite alla fine. Noi dobbiamo vivere e pensare domenicalmente. So di avere dei ragazzi che hanno qualche problemino, ma so che possono e hanno i mezzi per fare meglio. Il mio pensiero è trovare la giusta alchimia: non penso certo al mercato”.

[Stefano Orengo – Fonte: www.sampdorianews.net]