Delio Rossi: “Non siamo dei fenomeni ma nemmeno quelli visti domenica”

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logo-sampdoriaMaresca? “Ho in rosa, compreso Maresca, 31 giocatori e al massimo possono giocare in 11. Significa che in 20 possono stare fuori e io posso attingere da questi 20. Con Maresca non c’è nessun problema, se ritengo che sia idoneo giocherò altrimenti no”.

Sansone al posto di Eder? “Di sicuro qualcuno giocherà. Le idee ce le ho, adesso vediamo come metterle in campo”.

La lettera dei tifosi? “Cosa devo dire ai tifosi? Loro, dopo una prestazione del genere, ci hanno sostenuto con la morte nel cuore. Posso solo impegnarmi a far sì che queste cose non succedano più”.

Cagliari-Samp a Trieste? “Domani è una partita fra Cagliari e Samp, il resto son tutte chiacchiere”.

Dubbi a centrocampo? “Io di solito vorrei confermare la squadra, perchè dopo partite come quelle è giusto che abbiano anche la possibilità di riscattarsi”.

Il calendario? “Sappiamo che siamo iscritti a questo campionato e in un campionato ci sono queste squadre. Te la giochi con squadre forti e anche se avessimo vinto non sarebbe cambiato nulla”.

Le parole del Presidente? “Nel momento stesso che firmo per una società sono il capro espiatorio, so che questo ruolo ti porta degli oneri e degli onori e se le cose vanno male so che sono di più gli oneri”.

Da Costa? “Non vorrei che ci fossimo focalizzati sul discorso del portiere. Se in una partita con 13 giocatori perdi 12 duelli è chiaro che non vinci le partite. Non abbiamo giocato da Sampdoria. Il derby è una partita che ti dà tanto ma ti toglie tanto e quindi non ci sto a buttare l’acqua sporca col bambino”.

Il presidente lo ha sentito? “L’ho sentito telefonicamente dopo il derby e ho detto ciò che ho detto a voi. Il Presidente è il massimo esponente della società e io sono dipendente e devo fare il meglio per questa squadra”.

Cambi? “Cambiare dopo una partita del genere significa trovare dei capri espiatori e trovare dei capri espiatori non mi sta bene”.

La squadra ha dato segnali diversi? “Non ho avuto la sensazione neanche prima del derby. I segnali una squadra li deve dare in partita, oltre che in allenamento. Penso che non sicuramente non siamo dei fenomeni ma neanche quelli visti domenica”.

Come sta la squadra dopo questa settimana? “La partita è stata sotto gli occhi di tutti. Mi sembra che il sottoscritto ci abbia messo la faccia e abbia chiesto scusa. Penso che le persone però vadano giudicate non dalle parole, ma da quello che mostrano in campo”.

[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]