Di Natale: “Da Udine non mi muovo. Muriel può diventare come Sanchez”

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Il campionato si avvicina e l’Udinese ritrova il suo capitano. A pochi giorni dal ritorno dalle meritate vacanze post Europeo, Antonio Di Natale ha parlato in conferenza stampa di tutte le novità che riguardano il mondo bianconero, della nuova stagione che avanza, dell’esperienza in Nazionale e degli obiettivi personali.

Quest’anno nello staff tecnico ci sono anche tre donne, è un fatto curioso?
“C’è un bellissimo staff, tanta gente nuova che ci dà una mano. Cerchiamo tutti insieme di fare crescere i giovani, sono tanti e hanno bisogno dell’aiuto di tutti”.

Come valuti l’esperienza in Nazionale?
“È andata bene. Nella prima partita con la Spagna mi sono rifatto del rigore sbagliato negli Europei del 2008. È stata una grande esperienza, se non ci fosse stata la Spagna avremmo vinto noi, ma è stato comunque un grande Europeo”.

Senti la stanchezza?
“Mi ha stancato più mio figlio a casa che l’Europeo”.

Curiosità: al fantacalcio sei l’attaccante più costoso, ti fa piacere?
“Me l’ha detto stamattina anche mio figlio. Ha aggiunto che non mi compra perché costo troppo e ha ragione. Io non so nemmeno come si gioca”.

Cosa ti ha spinto a continuare a giocare e firmare fino al 2014?
“La città di Udine, il mister e il presidente hanno voluto che continuassi. Sono arrivato con la voglia di fare bene gli ultimi due anni e finire qui la carriera. Speriamo di divertirci”.

Con Muriel potrai finalmente ricostruire una coppia sulla scia di quella formata con Sanchez?
“Il colombiano ha fatto un grandissimo campionato a Lecce, ha tantissima qualità, ma ha bisogno di lavorare. È giovane, in uno o due anni può diventare come Sanchez. È arrivato in ritiro con qualche chilo in più, ma è giovane e qui può solo migliorare”.

Un messaggio ai tifosi?
“L’ambiente è tranquillo, abbiamo bisogno solo di lavorare. I tifosi aspettano il salto di qualità e in due partite ci giochiamo l’ingresso in Champions League. Ce la metteremo tutta per fare bene. In ritiro ci seguono tantissimi supporters e ci fa molto piacere”.

Il nuovo contratto scade nel 2014, non giocherai nel nuovo stadio?
“Ho tante cose da fare ancora fuori dal calcio. Mi piacerebbe fare il dirigente e insegnare ai bambini della mia scuola calcio”.

Il Milan ti ha cercato questa estate?
“È la verità. Da Udine, però, non mi muovo nemmeno se viene a bussare il Real Madrid. Voglio finire la carriera qui e fare ancora tanti gol”.

Come è stato il rapporto con il ct Prandelli?
“Non lo conoscevo, ma ho visto che è bravissima persona. Punta sui giovani e il calcio italiano ha bisogno di lavorare sul settore giovanile”.

Ormai ti hanno assegnato anche il ruolo di chioccia, all’Europeo sembravi un senatore.
“È normale, ero il più vecchio con Gigi Buffon e De Sanctis. È pure giusto. Il mister mi ha detto di dare una mano a tutti e io mi sono messo a disposizione”.

Udine diventerà la tua città anche dopo il ritiro?
“Empoli e Udine sono la mia famiglia. Voglio ringraziare l’Udinese, se ho fatto due Europei e un Mondiale è merito della città e della società”.

Che idea ti sei fatto del caso calcio-scommesse?
“Mi dispiace per i miei colleghi coinvolti e mi dispiace per Simone Pepe che è un bravo ragazzo”.

Qualche nuovo arrivo ti ha sorpreso?
“Non ho ancora visto nessuno. Da tre giorni corro solo, ma sono tanti i ragazzi che possono fare bene”.

Domenica giochi?
“No, ma sto bene fisicamente, meglio dell’anno scorso”.

Obiettivi personali?
“L’obiettivo è quello di arrivare a 150 gol con l’Udinese, sarebbe una bella soddisfazione, ma ciò che conta di più sono i risultati di squadra”.

Punti a superare il record di Del Piero di 188 gol?
“Sarà difficile, ma ci posso provare. Devo partire bene nelle prime 10 partite e posso riuscirci. Sarebbe bello raggiungere Del Piero, è stato un campione. Dispiace sia andato via”,

Affronterete molte big all’inizio del campionato, calendario tosto?
“Mi sa che è più tosto per loro”.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]