Di Vaio gonfia la rete ma non basta: 1 a 1

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Finisce con un pareggio tutto sommato giusto la sfida del Sant’Elia fra Cagliari e Bologna. Padroni di casa con l’inedito tandem d’attacco Ibarbo-Larrivey ed Ekdal al posto dell’infortunato Biondini a centrocampo. Nel Bologna Pioli, orfano dei mastini Perez e Mudingayi, si affida a una linea mediana inedita composta da Casarini, Krhin e Pulzetti. In attacco panchina per Di Vaio, Acquafresca unica punta con Ramirez e Kone a supporto. Primo tempo piuttosto noioso, gara spezzettata da molti fischi arbitrali, il più delle volte per contatti veniali a centrocampo.

Nel finale le occasioni più pericolose, una per parte: al 37’ Ramirez sfiora l’incrocio dei pali difesi da Agazzi con una splendida punizione peraltro deviata dalla barriera cagliaritana, mentre al 43’ Ibarbo, perfettamente imbeccato da Conti, arriva a tu per tu con Gillet e lascia partire un piatto destro che si stampa sul palo. Si va dunque al riposo sullo 0-0. Nella ripresa le squadre cominciano gradualmente ad allungarsi e lo spettacolo almeno un po’ ne trae beneficio. Al 10’ Larrivey viene lanciato a rete da Ibarbo ma da posizione piuttosto defilata dalla sinistra non può fare altro che calciare addosso a Gillet in uscita. Il Bologna prova a mettere pressione agli avversari con le ripartenze di Kone e Ramirez ma al 19’ è sempre Larrivey a cercare la via del gol, stavolta con una rovesciata che si spegne alta sopra la traversa.

Nel frattempo Di Vaio prende il posto di Acquafresca e uno stanco Larrivey cede il posto in avanti a Thiago Ribeiro. Al 25’ grandi proteste dei padroni di casa per un tocco di Portanova in area di rigore ritenuto involontario dall’arbitro Valeri, il quale peraltro qualche minuto prima aveva graziato Nainggolan risparmiandogli la seconda ammonizione in occasione di un fallo tattico abbastanza evidente. Al 26’ inizia lo show di Di Vaio, finalmente vivace, lucido e propositivo come ai bei tempi: servito da Kone all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore, il capitano felsineo controlla e senza pensarci troppo scarica un gran destro che Agazzi devia con difficoltà in angolo. Dal successivo corner nasce un batti e ribatti con Ramirez che scaglia un pallone rasoterra nel mezzo e Conti che lo rinvia goffamente sui piedi di Di Vaio, il quale non si fa pregare e lo appoggia in rete con un delicato tocco sotto sull’uscita di Agazzi. Bologna in vantaggio al 27’, tutta la squadra in festa per il ritorno del suo leader che non segnava su azione da ben diciotto partite.

La gioia però dura poco perché il Cagliari si rituffa in attacco e al 34’ ottiene un rigore piuttosto dubbio per una presunta spinta di Cherubin ai danni di Daniele Conti. Il difensore viene ammonito mentre lo stesso numero cinque dei sardi si presenta sul dischetto e spiazza Gillet: 1-1. Nel finale le ultime grandi emozioni: al 41’ fantastica azione del Niño Ramirez che salta in un colpo solo due difensori, arriva da solo davanti al portiere avversario ma, sbilanciato, calcia incredibilmente alto. Sul fronte opposto, proprio al 45’, Ibarbo ci prova con un velenoso tiro a girare che chiama Gillet al miracolo. Finisce quindi in parità una partita fra due squadre alla disperata ricerca di punti per provare a staccarsi dalla zona calda della classifica. Visti i risultati delle dirette concorrenti (vittorie di Novara e Cesena) il punto serve certamente più al Cagliari che al Bologna, che comunque può guardare al futuro con un po’ più di fiducia. Il gioco ancora latita e molti errori talvolta banali permangono, ma da questo pomeriggio emergono anche note positive: senza Perez e Mudingayi il centrocampo ha comunque retto dignitosamente, così come la difesa che ha trovato in Antonsson un centrale di assoluto affidamento. Per parlare dell’attacco invece basta leggere il tabellino e il nome del marcatore, Marco Di Vaio. Al momento questo suo ruolo ‘alla Altafini’ appare la soluzione migliore, per lui e per la squadra, con la speranza però che il capitano possa presto ‘spalmare’ questa sua freschezza su novanta minuti e non solo su venti. Domenica al Dall’Ara arriva il sorprendente Siena di Sannino ma per il Bologna è già venuto il tempo di non guardare più in faccia nessuno. Servono punti e serve nuovo entusiasmo per il fedelissimo pubblico del Dall’Ara.

[Simone Minghinelli – Fonte: www.zerocinquantuno.it]