Diakitè, zero minuti, volto imbronciato e la pista Atletico Madrid per gennaio

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Quello in corso doveva rappresentare l’anno della definitiva consacrazione, si sta rivelando la stagione dell’accantonamento in pianta stabile, non solo dall’undici dei titolari, ma spesso anche dall’elenco dei convocati. Zero minuti giocati all’attivo ed un volto imbronciato in attesa della svolta, è il grigio ritratto di Mobido Diakitè. La Lazio di Reja vola sulle ali dell’entusiasmo, ma il gigante parigino non può godersi in pieno la testa della classifica.

Vorrebbe dare seguito alla sua crescita, sovvertendo gerarchie tecniche apparentemente inscalfibili, enfatizzate dal ritorno alla difesa a quattro che di fatto lo relega in sala d’attesa alle spalle di Biava, Dias, Stendardo e Radu (sta giocando da terzino,ma tornerà utile anche da centrale). Anche la fascia destra, con Lichtsteiner e Cavanda, è intasata, per “Diaki” non sembrano esserci vie d’uscita. Lui non alza la voce, non vuole scalfire il momento d’oro della squadra, continua a lavorare sul campo in attesa di una chance. La data giusta per mettersi in mostra dovrebbe essere il 27 ottobre, quando all’Olimpico arriverà il Portogruaro a giocarsi il passaggio del turno in Coppa Italia.

In quella circostanza vorrà dimostrare di essere uno da Lazio, tenterà di lanciare un segnale al tecnico goriziano, ma soprattutto alla società. In estate aveva manifestato la volontà di prendere in considerazione il trasferimento. Andare altrove per spiccare il volo, per poi magari planare nuovamente nella Capitale, con rinnovate credenziali. “Incedibile”, tuonò Lotito, che rifiutò ogni tipo di soluzione alternativa. “E’ uno dei cinque centrali che si giocano tre posti, punto molto su di lui”, spiegò il presidente all’agente. Ora il quadro tattico è mutato, la difesa biancoceleste è tra le meno perforate della serie A e alla porta del difensore sta tornando a bussare la tentazione del mercato. Il manager Ulisse Savini e Lotito ne hanno parlato telefonicamente la scorsa settimana. Il numero uno laziale ha chiesto pazienza, lui per primo non vuole svalutare un patrimonio della società. Se la situazione non dovesse cambiare, se Diakitè continuerà a restare ai margini, nella prossima sessione invernale del mercato verranno esaminate proposte ed opportunità.

L’ultimo rumors in ordine temporale è suggestivo, quasi inaspettato, arriva da Madrid, sponda Atletico. Lotito avrebbe iniziato a discuterne con i “colchoneros” che sarebbero pronti a trattare Diakitè (e Foggia) sulla base di un prestito oneroso. Entro la fine di ottobre, degli emissari biancocelesti sarebbero pronti a volare a Madrid per approfondire la questione: “Sebbene abbia buoni contatti in Spagna, l’interesse dell’Atetico lo apprendo solo dai giornali – spiega Ulisse Savini a lalaziosiamonoi.it – . E’ inutile dire che è un interesse che ci lusinga e che ci affascina”. Inevitabile, non potrebbe essere altrimenti, ma per il momento la traccia non è stata calcata, meglio andare sul concreto, continuando a pensare a tinte biancocelesti: “Detto questo, per adesso i nostri pensieri sono rivolti totalmente alla Lazio – sottolinea Savini – , L’unico obiettivo del momento è conquistarci un posto da titolare, perché la Lazio viene prima di tutto”. Dichiarazioni distensive, di attesa, che sottolineano la volontà di evitare polemiche, ma anche di trovare il prima possibile una soluzione al problema.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]