Diamanti: “Roma grande squadra, non dobbiamo essere rinunciatari”

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Un giocatore così, a Bologna non si vedeva da un bel pò di tempo”. Mentre Diamanti sigla il 4a0 per i rossoblu, al 30′ del primo tempo, nell’amichevole contro il Torrile San Polo ieri pomeriggio, dalla bocca di un signore anziano, uno di quelli che ha il sangue rossoblu e da tifoso negli anni ne ha viste davvero di tutti i colori, escono queste parole accompagnate da un sorriso. Il fantasista toscano sembra proprio per molti la punta di diamante di questa squadra, non per il cognome che porta, ma per la classe e il talento che sprigiona in ogni giocata. Senza Ramirez, squalificato, e probabilmente senza Acquafresca influenzato, Pioli affronterà domenica la Roma con un attacco formato dall’unica punta Di Vaio con sulla trequarti proprio Diamanti affiancato dal giovane Taider. Alino, come viene chiamato, ci crede e dà forza a tutto il gruppo: “La Roma è una grande squadra e noi dobbiamo avere un approccio diverso rispetto alla partita disputata in casa: siamo stati un pò rinunciatari, può succedere, ma quella sera c’è da dire che sono stati veramente più forti di noi.

Dobbiamo andare all’Olimpico con coraggio per cambiare le cose, io e Taider ci conosciamo da mesi come tutti: ognuno di noi è pronto per giocare con chiunque affianco”. Colui che si definisce “sempre imprevedibile nella normalità”, è un ragazzo dal carattere forte che passa tutto il tempo libero assieme alla sua famiglia. Vive di ideali e per questo stima molto l’allenatore della Roma, Luis Enrique: “Mi piace tanto, è venuto in Italia con le sue idee, praticando il calcio che piace a lui. Non ha mai mollato, l’ha portato avanti contro tutti e mi piace per questo: tanto di cappello a un tecnico del genere”. Parole di stima anche per Stefano Pioli, che crede molto in Diamanti: “Le partite vanno affrontate come vuole il mister. Dobbiamo correre tanto, sempre: con i giallorossi ci sono a disposizione tre punti come con le altre squadre. Bisogna dare il massimo e pensare al campo”. Il numero 23 del Bologna ha un ottimo ricordo dell’Olimpico: “Il primo anno di Serie A, ho fatto un bellissimo gol su punizione. Spero di farlo anche qui, ma quest’anno ci sono state poche occasioni dal limite. In questo, come squadra, dobbiamo migliorare e cercare di procurarne di più”.

Sugli arbitri il commento di Diamanti è positivo: “Gli arbitri fischiano quello che vedono, è un lavoro difficile il loro come per i guardialinee” mentre non lo è sui punti fermi nelle squadre: “Le bandiere nel calcio non esistono. Totti, ad esempio, è un campione ma non è una bandiera: quando ci sono di mezzo i soldi, dieci milioni di euro, le bandiere non esistono. E’ anche normale che sia così: una bandiera per me è uno che gioca gratis”. Con il suo forte accento toscano, traccia poi un bilancio dei primi mesi qui a Bologna: “Sono molto felice di essere qui per tutto, spero di continuare al meglio. Mi alleno sempre bene, io stimo la società e la società stima me: per il futuro si vedrà”. Per quanto riguarda la situazione in classifica dei rossoblu, commenta: “Le cose sono andate così ma i nostri 20 punti sono meritati: nel girone di ritorno, che è il più difficile, dobbiamo essere più carichi e avvelenati, fare il doppio dei punti”. Ne basterebbero anche 20, Alino. Tutti vogliono la salvezza, squadra compresa: “Pensiamo a concentrarci solo sulla Roma, appena finita la partita penseremo alla Fiorentina e poi alle altre partite. Il lavoro ci sta dando delle soddisfazioni, questo è importante”.

[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]