Durante su Hernanes: “Nei derby si esalta… Il paragone con Lamela? Irrispettoso… “

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ROMA – Al momento del suo arrivo in Italia, quando si presentò all’aeroporto vestito in stile “Toni Manero”, il Profeta fece la sua prima profezia annunciando ai suoi nuovi tifosi un suo gol in quella che a Roma è da sempre la partita più importante: il derby. Effettivamente un gol lo fece in un derby, ma si trattava della Coppa Italia e comunque non servì a niente visto che alla fine vinse la Roma. Quest’anno la musica deve cambiare e il brasiliano vuole riuscire a portare a casa quella che sarebbe la sua prima vittoria in una stracittadina romana.

UN GIOCATORE TUTTO CASA E FAMIGLIA – Sta bene Hernanes, ha iniziato un po’ in sordina ma sta tornando il giocatore che ha impressionato alla sua prima apparizione del nostro campionato eguagliando subito il record di reti per un centrocampista fino a quel momento detenuto da Pavel Nedved. Ne è sicuro anche un suo amico ed esperto agente di mercato come Sabatino Durante, intervenuto in Esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi, che ha avuto modo di parlarci prima della partita con la Fiorentina: «L’ho sentito e mi ha detto che sta benissimo fisicamente. L’anno scorso è arrivato sapendo perfettamente che prima o poi avrebbe perso i colpi visto che arrivava con 60 partite sulle gambe. Quest’anno mentalmente e fisicamente sta benissimo. È felice a Roma, sta bene con il gruppo, sta bene con i tifosi».

Un rapporto quello con i supporter biancocelesti davvero particolare visto che il talento di Recife è senza alcuna ombra di dubbio il giocatore che più di tutti si intrattiene a firmare autografi e a fare foto con i suoi fan: «Da questo punto di vista è incredibile. Quando gira per strada parla con tutti, si ferma con i ragazzini. È una persona semplice. Lo si vede anche per il modo in cui si veste e io ogni tanto ci scherzo su e gli dico “ma perché non ti compri qualche maglietta firmata?” e lui mi guarda e mi dice “ma che? Io vado dall’ambulante sotto casa almeno si guadagna un po’ di soldi pure lui”. Lui è così, nel bene e nel male questo è Hernanes. Una persona tutto casa e famiglia». E tra le sue specialità, oltre al paso doble e al futbol bailado, c’è anche la cucina visto che il numero otto della Lazio è bravissimo anche nell’arte culinaria: «Lui vive in un mondo suo, quando torna a casa pulisce, cucina, lava i piatti. È una persona normalissima e quando sta a casa con gli amici lo si vede spesso cucinare dei buonissimi dolci». Un giocatore sicuramente fuori dagli schemi Anderson Hernanes che finalmente, a suon di grandi prestazioni, è riuscito a riconquistare un posto nella Seleçao mancato per troppo tempo: «È felicissimo e sono molto felice anche io. Non si poteva lasciare fuori dalla nazionale un giocatore che segna 11 gol alla sua prima apparizione nel campionato italiano».

DERBY DA VINCERE ASSOLUTAMENTE – E dopo la pausa per le nazionali la Lazio dovrà rituffarsi nel campionato per preparare al meglio un derby assolutamente da non perdere per invertire una tendenza negativa che dura da troppo tempo. Hernanes di stracittadine ne ha già giocate anche in Brasile e le sue prestazioni sono sempre state eccellenti: «Quando era al San Paolo ne ha vissuti tanti contro il Palmeiras e contro il Corinthians, anche se il derby paulista per eccellenza è proprio quello tra queste due ultime squadre visto che la rivalità tra le tifoserie è molto accesa. Lui i derby li sente molto, e ha sempre fatto prestazioni maiuscole. Avverte l’importanza di questa partita e avverte il fatto che da quando è alla Lazio non ha mai vinto, né in campionato né in coppa». È possibile che contro la Roma ci sia anche la sfida nella sfida con il gioiellino della Roma Erik Lamela, che in passato è stato anche cercato dalla Lazio: «Lamela non è Hernanes, perché Hernanes è un centrocampista offensivo, mentre l’argentino è un 9 e mezzo. Può anche giocare in un centrocampo a tre a sinistra, però è adattato. Secondo me non ha i tempi per giocare centrale di centrocampo, o almeno non li ha adesso che ha 19 anni. Lui è il sostituto naturale di Totti, un centravanti che sa fare anche assist. Paragonarlo a Hernanes però mi sembra un po’ offensivo nei confronti del brasiliano perché Lamela è un ’92 che non è stato decisivo con la sua nazionale under 20, anche se probabilmente avrà anche avuto qualche problema alla caviglia, e non è stato decisivo neanche con il River visto che in 30 partite ha fatto appena 3 gol. il paragone mi sembra un po’ eccessivo. Il ragazzo ha delle qualità ma è tutto da scoprire.

Lo hanno comprato a 20 milioni, mentre la Lazio ha comprato un fuoriclasse a circa 10 milioni. Al momento io credo che l’affare l’abbia fatto la Lazio. Io gli riconosco delle qualità, ma quello che ha fatto vedere finora non giustifica nemmeno un quarto della cifra che è stata spesa per portarlo a Roma. Che poi dopo abbia qualità tecniche e fisiche è fuori dubbio, ma quando si ha a che fare con ragazzi di 19 anni non si deve mettere pressione né dire che si tratta di fenomeni. Un fenomeno è un ’92 che si chiama Neymar, un fenomeno è un ’92 che si chiama Lucas. Lui non è fenomeno anche se è stato acquistato come tale. Se poi lo diventerà forse saranno giustificati i soldi spesi ma, al momento, non sono assolutamente giustificati».

GIUSTA LA CESSIONE DI ZÀRATE, E NON È DETTO CHE NON POSSA TORNARE – Altro grande acquisto della Lazio è stato quello di André Diàs, un giocatore consigliato a più riprese in tempi non sospetti proprio dallo stesso Durante che ha confermato di avere rapporti frequenti con la dirigenza biancoceleste: «Prima ancora che la Lazio lo prendesse, io ho sempre detto che il più grande difensore centrale del Brasile si chiamava André Diàs e tutti quelli che gli giocavano a fianco erano bravi soltanto perché brillavano di luce riflessa. Alex Da Silva, Breno, lo stesso Miranda si sono dimostrati dei flop, mentre lui è sicuramente tra i migliori difensori della Serie A. Il rapporto con la Lazio c’è, è un colloquio costante e chiaramente ho già parlato di alcune cose, però dipende anche dalle strategie delle società e capire chi possa essere utile al gruppo.

C’è un rapporto aperto, credo di stima reciproca». Un dialogo iniziato anni fa, quando da agente di Pandev si ritrovò all’interno di una delle vicende più spinose dell’era Lotito: «Ho avuto problemi seri con lui perché è uno che eviterei sempre nelle trattative, è un “cagnaccio” ed è difficile stargli dietro però alla fine, sebbene abbia fatto qualche errore come nella vicenda Pandev quando il giocatore andò via a parametro zero, credo che abbia fatto più cose positive che errori. Io non capisco questa non contentezza dei tifosi per quello che ha fatto la Lazio. L’anno scorso è arrivata al quinto posto e vedendo le qualità credo che la Lazio abbia fatto bene in tutti questi anni».

Una delle cose che non sono state perdonate al patron biancoceleste è forse stata la cessione di Mauro Zàrate nell’ultimo giorno di mercato: «Zàrate è un talento, nessuno lo può mettere in dubbio. Però se un allenatore cerca di fargli capire che si gioca in undici e lui non lo capisce in anno, non lo capisce in due, forse è meglio che cambi un po’ aria. Anche un certo Diego Armando Maradona giocava per la squadra, perché oltre ad avere qualità eccezionali era anche l’uomo che cementava il gruppo, che dava quel qualcosa in più. Credo che la scelta di cambiare aria sia una cosa positiva per la Lazio e anche a Zàrate gioverà andare in un’altra piazza. Anche in questo avvio all’Inter però non mi sembra che il giocatore abbia dimostrato questa maturità. Poi comunque il prestito non dà l’obbligatorietà del riscatto ed è possibile che torni a Roma e faccia meglio di quello che ha fatto in precedenza. Io capisco che i tifosi si fossero affezionati, ma alla fine contano i risultati e anche quest’anno la Lazio credo stia facendo bene».

KLOSE SFIORÒ IL PERUGIA, HERNANES-TOTTENHAM? NO… PER ORA – Al posto di Zàrate sono arrivati due attaccanti di livello internazionale come Cisse e Klose, e proprio sul bomber tedesco l’agente di mercato ha raccontato un inedito aneddoto risalente ai tempi in cui era dirigente del Perugia di Gaucci: «Nel mercato in generale credo che la Lazio si sia comportata bene. Avendo davanti Klose e Cisse probabilmente con degli esterni capaci di fare molti cross forse la squadra potrebbe migliorare, però una campagna acquisti in generale non è mai perfetta. Secondo me hanno fatto quindi molto bene.

Klose è un grande acquisto, un giocatore che seguo da molto tempo e che ho avevo cercato di portare a Perugia quando era a parametro zero con il Kaiserslautern. Poi però per vari motivi però non se ne fece nulla. Tornando ai tifosi credo che una eventuale vittoria del derby cambierebbe molte cose, il derby è sentito e serve per cambiare gli umori. Mi rendo anche conto però che la pressione è tutta dalla parte della Lazio visti i precedenti». Sempre per rimanere in tema di mercato negli ultimi giorni stanno riprendendo corpo le voci di un interessamento del Tottenham per Hernanes, un’ipotesi questa ancora irrealizzabile a causa della normativa delle Federcalcio inglese: «Sempre stessa storia, per ora lì non ci può andare. Se poi dopo continuerà a collezionare partite in Nazionale si vedrà. Però trattare con Lotito non è facile, non so quanto possa chiedere. Credo che Hernanes piaccia a molte società, ma intanto non ci sono le motivazioni per andare via da Roma perché il giocatore sta bene e non ci sono le condizioni regolamentari affinché possa andare in Inghilterra.

Mi sembra quindi tutto molto prematuro. In quella zona di campo poi nel Tottenham c’è Modric. Poi se dovesse andare al Chelsea tecnicamente quello potrebbe essere il posto di Hernanes però credo che la cosa per ora non si ponga nemmeno».

[Marco Ercole – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]