Duvan Zapata: dal feeling con la tifoseria al sogno nel cassetto

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Sampdoria logo

L’attaccante colombiano, richiesto in Bundesliga, in una recente intervista rilasciata a una rivista sportiva genovese ha parlato del suo feeling con la tifoseria blucerchiata ma anche dei suoi rapporti con il Presidente e con la squadra. E ha espresso un sogno nel cassetto

GENOVA – Nei giorni scorsi alcune voci di mercato avevano parlato di un sondaggio effettuato dal Borussia Dortmund per Duvan Zapata, l’attaccante classe ’91 arrivato alla Sampdoria la scorsa estate. A fugare ogni indiscrezione ci ha pensato Carlo Osti. Il direttore sportivo del club blucerchiato, alla vigilia dell match contro la Fiorentina, ha negato qualsiasi offerta proveniente dalla Germania e parlato di un “gruppo che arriverà fino a giugno”.

Un sospiro di sollievo per la Genova di sponda blucerchiata che in pochi mesi ha eletto Zapata tra i personaggi più amati. Tra lui e la Gradinata sud si è creata presto una alchimia istintiva. Anomala perché la tifoseria blucerchiata ama i colori della maglia ma difficilmente finisce per riversare il proprio amore sul singolo giocatore. Di questo particolare legame il colombiano ha parlato in una intervista rilasciata recentemente, in esclusiva, a “Sampdoria Club”.

Si tratta di un feeling che è nato fin da subito e in modo molto naturale -ha dichiarato il giocatore- Quando sono arrivato ho subito messo in chiaro che avrei dato sempre il massimo per questa maglia e che mai sarebbe mancato il mio impegno. Sono queste le mie migliori caratteristiche e credo che sia questo che i tifosi abbiano apprezzato più di tutto”.

Di lui al tifo blucerchiato è piaciuta l’originalissima idea di festeggiare ogni rete segnata riproducendo l’emblema della Sampdoria: il marinaio che fuma la pipa. Una idea che è nata grazie ad un amico genovese trasferitosi a Udine (dove Zapata ha giocato due stagioni) che quando sono uscite le voci dell’interessamento della Samp gli ha spiegato cosa fosse quel simbolo. Da lì la voglia di riprodurlo ad ogni suo gol. Ma forse, più di tutto, è piaciuto il carattere un po’ introverso, poco sudamericano ma più vicino alla realtà caratteriale genovese.

Le sue impressioni sui primi sei mesi a Genova

Zapata ha parlato anche del suo rapporto con Ferrero, con Giampaolo e con i compagni di squadra. Delle emozioni che solo il derby sa suscitare e dei suoi obiettivi.

Del Presidente ha detto che gli ha sempre dimostrato tanta fiducia. E che gli sarà sempre grato per averlo voluto fortemente e per aver versato tanti soldi al Napoli pur di averlo. Del rapporto con il tecnico ha sottolineato il rispetto. Mentre di quello con Quagliarella ha evidenziato il fatto che tra di loro “non esiste competizione ma solo voglia di aiutarsi a vicenda per il bene della squadra e mai del singolo”. Il ricordo che ha del derby è quello di un “qualcosa” che non è nulla rispetto a quanto si arriva ad immaginare: “emozione allo stato puro”.

L’obiettivo personale? Quello di continuare a fare bene, divertendosi, per provare a portare la maglia della Samp il più in alto possibile. Ma anche per mettersi in luce in vista di un Mondiale alle porte al quale gli piacerebbe partecipare da protagonista.