Era un fenomeno, ora è un caso. Asta per Zarate!

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Che cosa sia successo a quel fenomenale attaccante, in grado di seminare avversari come fossero birilli prima di mortificare ogni portiere che avesse anche solo l’intenzione di evitare ai suoi fendenti di infilarsi inesorabilmente alle loro spalle; è davvero difficile da spiegare.

Sembra quasi che Mauro Zarate abbia perso quella magia che contraddistingueva ogni sua giocata, e che lo aveva eletto a pieno titolo come uno degli idoli incontrastati dell’Olimpico biancoceleste. Il numero 10 laziale, ad oggi, è un giocatore normale, troppo frenetico sia nella spasmodica e spesso inconcludente ricerca del dribbling, che ancor di più nella consuetudine di conclusioni impacciate ed imprecise, lontane anni luce dai fendenti imparabili che invece avrebbe nelle sue corde.

I motivi, secondo quanto riportato anche dalla Gazzetta dello sport, riguardano principalmente delle motivazioni piuttosto scarse alla base della sua stagione, acuite da una maniera di allenarsi tutt’altro che inappuntabile, e che sarebbe la causa principale del sostanziale malcontento dei compagni e dell’allenatore nei suoi confronti. “Gioca chi lavora duro” ha addirittura tuonato Dias, aprendo sostanzialmente i giochi ad un suo possibile addio.

E’ infatti inevitabile che a giugno molte squadre si facciano sotto per Maurito, specie quelle che ancora credono di poter recuperare un talento tanto cristallino quanto controverso, che merita però almeno un tentativo per essere riportato all’altezza di quanto le sue immense qualità gli consentirebbero.

[Gianluigi Longari – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]