Europei 2016: Italia, attacco spuntato: chi segna?

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Zaza (1), Pellè (5), Immobile (1), Eder (2) e Insigne (2), 11 reti in cinque. L’Italia si presenta al cospetto di Belgio, Svezia e Repubblica d’Irlanda con le pistole ad acqua. Mai prima d’ora, la Nazionale aveva presentato un attacco tanto anemico.

CINQUE PISTOLE A SALVE – Zaza, Immobile, Eder, Insigne e Pellè hanno segnato, tutti insieme, 56 meno di Robbie Keane, 51 gol meno di Ibra, e 4 meno di Lukaku solo per rimanere agli attaccanti di spicco di Repubblica d’Irlanda, Svezia e Belgio, avversarie degli azzurri. I cinque attaccanti (!?!) azzurri, poi, non vengono da una seconda parte di stagione esaltante. Insomma, ci sono tutte le cifre per non sperare bene. Conte ha scelto un attacco che, numeri alla mano, fa paura al contrario, decidendo di lasciare a casa gente in forma come Pavoletti e Belotti che, al contrario venivano da na stagione esaltante.

SCARAMANZIA – Non resta che sperare nella scaramanzia. Le uniche due volte in cui l’Italia si è presentata con un attacco sotto i 20 gol (18 nel 2000 e 19 nel 1990) la squadra arrivò seconda e terza. Peccato che allora i nomi degli attaccanti erano Inzaghi, Del Piero, Montella, Totti e Delvecchio (nel 2000), Mancini, Vialli, Carnevale, Serena e Baggio, Schillaci (nel mondiale casalingo). Visto quello che, in carriera non hanno fatto i nostri cinque azzurri, tutti non proprio dei giovanotti, e i nomi degli altri “anemici”, un po’ il magone scende.