Fiorentina: attacco da reinventare

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logo-fiorentinaÉ dura la vita dell’allenatore quando imposti una stagione puntando su una coppia d’attacco formata da due super bomber, e ti ritrovi senza nessuno dei due. Vincenzo Montella non è però uno che si lascia scoraggiare dalle avversità e così ha saputo sopperire alla grande all’assenza di un certo Mario Gomez, così come un anno fa era riuscito a far dimenticare Berbatov, rilanciando Toni e facendo esplodere Ljajic. Certo, senza il Pepito capocannoniere del campionato, diventa tutto tremendamente più difficile, ma almeno per qualche partita la Fiorentina dovrà arrangiarsi con quello che c’è in casa, sperando che nel frattempo dal mercato (acquisti) e dall’infermeria (Gomez) arrivino presto novità positive. Rebic, Matos, Ilicic, Cuadrado, Joaquin, Wolski, Vargas e Iakovenko: da questi otto nomi, tra cui solo i primi due attaccanti “veri” (ma inesperti) e l’ultimo ormai ai margini della squadra, c’è da plasmare il reparto offensivo da opporre al Torino e probabilmente anche a Catania. E forse col Genoa.

Abbondanza di esterni e carenza di centravanti. Ecco perchè una delle soluzioni a cui sta pensando Montella è quella già provata, in parte, contro il Chievo, cioè con un “falso nueve” di stampo spagnolo e due laterali pronti a buttarsi nello spazio. In Coppa lo ha fatto Wolski, per caratteristiche potrebbe farlo benissimo Ilicic, destinato a partire dal 1′ col Torino. In questo caso con Cuadrado  (intoccabile) da una parte, si aprirebbe una corsa all’ultima maglia disponibile tra Matos e Joaquin, con Rebic terzo incomodo. Del resto sia il brasiliano che il croato, pur essendo più attaccanti degli altri, amano partire da posizione più defilata, preferibilmente da sinistra. Possono però adattarsi a giocare anche da centravanti, Matos ad esempio l’ha fatto più volte quest’anno e potrebbe essere questa un’altra soluzione per le prossime settimane, specialmente in caso di 3-5-2 (con lo stesso Ilicic o volendo proprio Rebic al suo fianco). Un potenziale d’attacco, inutile dirlo, decisamente più abbordabile per le difese avversarie con cui provare a stupire una volta di più. Sperando che l’emergenza duri il meno possibile.

[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]