Fiorentina, il punto: il felice ritorno al 4-3-3

292

logo-fiorentina4-3-3, uno dei moduli offensivi per eccellenza, il dogma di Zeman, la prima idea di Vincenzo Montella, ma anche l’ultima. Contro l’Inter il tecnico campano ha rispolverato lo schema provato per quasi tutto il ritiro estivo, prima di passare stabilmente alla difesa a tre. Un ritorno alle origini che non poteva essere più positivo, che porta benefici, ma che rischia di rimettere in discussione anche alcuni giocatori. Per alcuni si tratti di piccoli cambiamenti, spostamenti di pochi metri che destano qualche curiosità, per altri invece c’è anche il rischio di perdere posti in gerarchia.

Chi sicuramente sorride è Adem Ljajic, che ritrova il suo ruolo originario, quello nel quale da Belgrado aveva fatto innamorare il Manchester United prima e Corvino poi. Ma la fascia sinistra diventa un luogo più confortevole anche per Llama, che a Catania giocava proprio nel tridente offensivo, e che nel 3-5-2 sembrava un pesce fuor d’acqua. Cuadrado forse dà il meglio partendo da più lontano, ma sicuramente con questo nuovo modulo avrà modo di rifiatare di più. Sempre sulla destra potrebbe ritagliarsi uno spazio Mati Fernandez, “proposto” da centrocampista laterale già in altre occasioni, ma che con qualche metro in meno di distanza dalla porta si può trovare più a suo agio. E Tomovic? Ha impressionato a sinistra ad inizio stagione, ma da terzino destro ha di sicuro più esperienza (e meno responsabilità).

Chi potrebbe risentire del nuovo modulo è Facundo Roncaglia, che nasce centrale, diventa terzino destro al Boca, ma nella difesa a tre ci stava come in un vestito cucito su misura. Scendono inoltre le quotazioni di Compper, che sempre da terzo di difesa a sinistra poteva ritagliarsi un posto importante. Ora la concorrenza per il tedesco si fa più insidiosa, anche perché i posti al centro sono solo due (anche se si candida al ruolo di vice-Pasqual). Ma chi risente più di tutti del 4-3-3 sono i centravanti, Toni e Larrondo in primis. Se al centro del tridente giocherà Jovetic per gli altri ci saranno solo le briciole, a meno che non si provi per l’ennesima volta Jojo a sinistra, riproponendo una scelta che ai tempi di Mihajlovic aveva fatto discutere a lungo, e che lo stesso montenegrino aveva a più riprese ammesso di non apprezzare. A Montella l’onere di sciogliere tutti i nodi che ogni modulo porta con sé. Certo che se i risultati sono quelli di ieri ci sarà poco da preoccuparsi.

[Francesco Cianfanelli – Fonte: www.violanews.com]