Garcia: “Il sentimento di ingiustizia non si può cancellare dai pensieri”

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logo-romaRudi Garcia non ha ancora digerito la sconfitta con la Juventus. Intervistato dal quotidiano romano Il Tempo, il tecnico francese è stato interrogato sul clima contro gli arbitri: “Sono sempre lo stesso ma perdere com’è successo a Torino contro la Juventus è difficile da accettare. Forse non ci riuscirò mai fino alla fine della stagione o della mia vita. Non è tanto il rammarico aver preso tre gol in quel modo – ha proseguito -, ma è il sentimento di ingiustizia che non si può cancellare dai pensieri.

E lo stato d’animo, in alcuni momenti della stagione, è fondamentale. Alla sudditanza non ci ho mai creduto, sono convinto che gli arbitri facciano il loro mestiere con onestà totale. Ma come fanno loro a giudicare in mezzo secondo mentre tutti davanti alla tv vedono 10 moviole? Allora o togliamo i replay, oppure li aiutiamo con la tecnologia, almeno sui gol fantasma. Con i 6 arbitri in campo non ho mai visto un miglioramento e così resterà fino a quando potranno prendersi più responsabilità”, riporta anche tuttomercatoweb.com.

In seguito, anche Il Messaggero ha riportato altre parole del tecnico francese:

Soddisfatto per come stanno andando le cose?
“L’unica cosa che non mi è piaciuta di questi cinque mesi è stato il primo tempo di Napoli. L’obiettivo finale non cambia: dobbiamo vincere almeno un titolo”.

Il mercato è appena iniziato, può spostare gli equilibri?
“Non ho chiesto nessuno alla società, sono contento della rosa che ho. È raro che la sessione invernale cambi le cose. Sneijder? Non dico che non possono arrivare grandi campioni, ma poche volte chi arriva fa grandi cose. Nainggolan è stata un’eccezione”.

La Roma ha bisogno di un grande centravanti?
“Abbiamo bisogno di giocatori più forti ogni anno, ma dipende dalle disponibilità, anche se il budget non è tutto. Il modello è l’Atletico Madrid e io non sono uno che piange per avere Messi e Cristiano Ronaldo. Quanto al centravanti, ne abbiamo almeno due con caratteristiche diverse: sul capitano non c’è più nulla da dire. Destro? Ha giocato in Nazionale, spero vi faccia ritorno. Può aiutarci come lo scorso anno. Va via? No, resta”.

Avete iniziato a pensare ad una Roma senza Totti?
“Non posso più chiedergli 15 gol a stagione, ma finché non si fermerà non mi pongo domande sulla Roma senza di lui. Mi auguro che la sua uscita sia all’altezza del suo talento. Vinciamo quest’anno e i prossimi e consentiamogli di fermarsi come merita. È intelligente e sa gestirsi, saprà lui quando si dovrà fermare”.

[Marco Rossi Mercanti – Fonte: www.vocegiallorossa.it]