Genoa: chiudere il mercato in modo prudente, oculato, e soprattutto in clamoroso attivo

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Lo Monaco dovrà chiudere un mercato estivo in modo prudente, oculato, e soprattutto in clamoroso attivo. Chiudiamo da dove ci siamo lasciati sette giorni orsono per spiegare l’imminente cessione di Alberto Gilardino, il violino rossoblù che ha preso, durante la sua esperienza genovese, più stecche che altro (anche se a ben vedere il ragazzo ha realizzato quattro reti quattro, nonostante infortunio e pietosa situazione generale).

Ci aspettiamo che la successiva cessione riguardi Frey, chissà dove, e ci sentiamo di avvallare questa scelta perché il buon Sebastian, nonostante una prima parte di stagione fenomenale, è comunque stato protagonista in negativo di un finale di stagione a inverecondo. Aggiungiamo che la cessione dell’attuale portiere, oltre a far risparmiare un sacco di “dindi”, consentirà di puntare forti sul giovane Perin.

Si spera quindi in un Grifone giovane, gagliardo e motivato. E andrebbe benissimo così, sia perché sarà dura fare peggio dell’anno scorso, sia perché taluni ultimi protagonisti hanno veramente spazientito i tifosi.

Intensità e cuore, sarebbe bello che fossero queste le parole d’ordine, il titolo o se preferite il motto della stagione ventura.
Intensità, perché chi indossa l’ultracentenaria maglia del Genoa deve essere consapevole che può scrivere un capoverso, una pagina o un capitolo di storia della più gloriosa società calcistica italiana.

Cuore, perché chi indossa la casacca dei Padri Nobili inglesi diventa portare delle istanze popolari di un popolo e di una città che si identifica totalmente con la propria squadra.

Vorremmo vedere un Vecchio Balordo così: intensità e cuore. Un Genoa tutto intensità e cuore incendierebbe quel popolo rossoblù che si esalta nella lotta, si eccita nelle sfide impari e si sublima nel accompagnare i propri beniamini a scrivere nuove pagine di una lunga storia.

[Federico SantiniFonte: www.pianetagenoa1893.net]