Genoa, Gasperini: “L’Empoli andava più forte di noi e ha vinto con merito”

242

logo-genoa«L’Empoli andava più forte di noi e ha vinto con merito». Poche ma chiare parole di Gian Piero Gasperini al termine della sconfitta per 2-0 in Coppa Italia che vale l’eliminazione del Genoa dalla competizione. «Siamo stati poco concreti nelle occasioni create nel primo tempo – spiega il tecnico rossoblù ai microfoni della Rai – e abbiamo regalato il vantaggio agli uomini di Sarri. Non avevamo la stessa intensità e le idee dell’Empoli. La sintesi è il secondo gol segnato di tacco. Non era una partita facile e lo sapevamo. Ora pensiamo al campionato: ci aspettano Milan e Roma».

Gasperini prosegue in conferenza stampa: «Non sono mai preoccupato per le sconfitte, né mi esalto per le vittorie. Vedo le partite, le interpreto a mio modo e da ogni aspetto cerco di trarre situazioni per cercare di affrontare la gara successiva. Di utile c’è che De Maio e Sturaro hanno messo 90 minuti nelle gambe, come per Antonini e altri giocatori. Bene Lestienne, sicuramente. Anche a Fetfatzidis è servito giocare. Mussis ha fatto la sua partita. Per il resto sì, ho visto qualche difficoltà. Abbiamo sofferto dietro, in mezzo. E l’Empoli ha giocato meglio di noi. Complimenti a loro: ho visto ragazzi giovani con grande spirito e che non giocano con continuità. Mi sono piaciuti molto».

«Non penso che l’assenza di un centravanti sia stata un problema. Anzi, – prosegue il tecnico del Genoa – nel secondo tempo con Matri e Pinilla le cose sono peggiorate. C’era la possibilità di sfruttare la velocità di Mussis e Fetfa per metterli in difficoltà. Solo Lestienne ci è riuscito in diverse occasioni. Siamo arrivati tante volte vicini alla possibilità di creare un’occasione da gol, ma non siamo stati mai concreti. Tutti e tre potevano creare dei problemi. Siamo venuti per cercare di fare la partite, ma siamo stati due marce sotto rispetto a loro. Anche quando la partita era ancora aperta non siamo mai stati concreti. E poi il gol di tacco: bello da un punto di vista, difficile da accettare dall’altro».

[Daniele Zanardi –