Genoa, Juric: “Il derby è una partita a sè non dobbiamo vedere la classifica”

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Ivan Juric non è certo conosciuto per la sua pacatezza. Come quando sradicava il pallone dalle gambe degli avversari senza diritto di replica e con la sua corsa arava il manto del Ferraris da una parte all’altra del campo,  l’ex centrocampista rossoblù non usa mezza misure nel parlare del delicatissimo derby tra Genoa e Sampdoria in programma per domenica sera al Ferraris. Pianetagenoa1893.net ha infatti intervistato in esclusiva l’ex mastino che non ha esitato un solo secondo nel definire la squadra di Delneri come favorita nel confronto con i cugini blucerchiati, con buona pace degli amanti della cabala.

Che cosa vuol dire derby per un giocatore del Genoa?
Il derby, anzi, i derby di Genova fanno parte dei miei ricordi più belli. Ne abbiamo vinti davvero tanti nei miei anni passati con la maglia rossoblù. Ho ancora in mente la tensione che si respirava in città. Una tensione vissuta però con un grande spirito di civiltà: è questo l’aspetto più bello del derby della Lanterna. Girando per Genova o semplicemente sugli spalti dello stadio, è comunissimo vedere gruppi di amici o coppie di fidanzati di fede calcistica diversa che guardano la partita insieme tifando ciascuno la propria squadra.

Come si prepara il derby in casa Genoa?
Lo preparavamo in modo molto particolare, diversamente dalle altre partite del campionato.

Cioè?
Mi ricordo che aumentavamo l’intensità del lavoro già due settimane prima della stracittadina, per poi diminuire il carico nella settimana successiva per arrivare più brillanti alla partita.

E invece quali sono i segreti per prepararsi psicologicamente al meglio?
Non c’è nessun segreto particolare. Ricordo bene l’attesa della settimana del derby: la testa va unicamente a quella partita e non si pensa ad altro. Bisogna caricarsi il giusto, senza esagerare, altrimenti si va in agitazione. Occorre restare sereni e pensare bene a quello che si sta per fare. E noi lo abbiamo fatto abbastanza bene visti i risultati.

Ha in mente un aneddoto particolare avvenuto in una delle sfide contro la Sampdoria?
Tutti i derby hanno un ricordo particolare a modo loro. Forse la partita risolta dal gol di testa di Diego Milito è stata la più esplosiva: il Genoa non vinceva da tanto una stracittadina e grazie a quella memorabile prestazione abbiamo ristabilito la supremazia rossoblù in città.

Qualche tempo fa, i lettori di Pianetagenoa hanno eletto il derby vinto per 3-0 dal Genoa come la miglior partita della gestione Preziosi. Lei è dello stesso avviso?
Si, ma quella non è stata una partita come tutte le altre. Giocammo praticamente a senso unico. E andò ancora bene alla Sampdoria che finì 3-0: avremmo potuto fare molti altri gol.

Il momento delle due genovesi è al di sotto della più cupa delle aspettative. Che partita dovremmo aspettarci?
Quando si parla di derby non bisogna guardare la classifica o il momento delle due squadre. E’ una partita a sé. Devo dire però che il Genoa possiede giocatori superiori sulla carta: quella a disposizione di Delneri è una buona squadra. E’ un momento tutt’altro che positivo, è vero, ma vedendo la rosa sono sicuro che i rossoblù torneranno presto in carreggiata.

Qual è il singolo che potrà essere decisivo per il Genoa?
Se recupera, io dico Marco Borriello. È un grande attaccante. Se non gioca, invece, punto su Immobile.

E’ arrivato il momento del pronostico..
Facile: 2-0, gol di Rossi e Immobile.

[Daniele Zanardi – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]