Genoa-Lazio 2-0: il tabù al Marassi non è interrotto

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logo-lazioLa Lazio non piace al Genoa, è così ormai da tre anni. Una regola che trova l’ennesima conferma stasera: a Marassi i biancocelesti collezionano la sesta sconfitta consecutiva contro i rossoblù. Un tabù che sembrava poter essere interrotto, alla luce di un primo tempo giocato a viso aperto da entrambe le squadre. Nella ripresa, invece, le mosse di Gasperini e una Lazio spuntata in attacco e molle in difesa regalano la vittoria al Grifone. Cade così anche il trend positivo con le gare in trasferta. Il sesto posto, l’ultimo buono per l’Europa League, rimane a cinque punti. Ma le rivali (Atalanta a +1, Sampdoria che si rifà sotto) aumentano: domenica contro il Parma, uno scontro diretto da ultima spiaggia.

FORMAZIONI – Esordio rimandato per Postiga, non è lui il sostituto di Klose nell’undici titolare biancoceleste. Reja s’inventa la carta Mauri, con il capitano nel ruolo spagnoleggiante di falso nueve. Questa la principale novità nelle scelte del tecnico goriziano, che abbandona l’idea del 3-4-3 provato in rifinitura e conferma il canonico 4-3-3. Konko e Radu esterni, BiavaNovaretti (preferito ancora a Cana) centrali formano il pacchetto arretrato. A centrocampo, l’assenza di Biglia suggerisce la soluzione Onazi-Gonzalez scudieri di Ledesma. Candreva e Keita sono le frecce a supporto – come detto – di Mauri. In casa Genoa nessuna sorpresa rispetto alla vigilia: Gasperini concede il debutto in campionato all’ex biancoceleste Bizzarri, l’altro ex Sculli affianca Gilardino in attacco.

PRIMO TEMPO – Il match non parte con i migliori auspici per la Lazio: dopo appena 50 secondi, Sturaro non centra la porta di piattone da pochi passi. Altri due minuti e Motta di testa chiama all’intervento Berisha. Cercano di scuotersi i biancocelesti, ci prova Candreva al 4′ con un tiro dalla distanza a impensierire Bizzarri. Il terreno del Marassi è scivoloso, per i laziali in particolare assomiglia a un campo di calcio saponato: Un campo veramente brutto!“, sintetizzerà poi Radu all’intervallo. Reggono bene però i tacchetti di Mauri, quando al 16′ fa partire un destro che lambisce la parte alta della traversa. Dopo le sfuriate del primo quarto d’ora, i successivi 15 minuti regalano pochi acuti: i ritmi rimangono sempre alti, ma le difese aumentano la concentrazione. É Onazi al 31′ a riaprire la danza delle conclusioni, con una botta dalla distanza bloccata da Bizzarri. Tre minuti dopo, l’estremo difensore argentino si supera su Keita: il tiro del numero 14 viene deviato da Motta, l’ex laziale respinge sulla linea con il piede. Le squadre in campo continuano a fronteggiarsi a viso aperto, con continui cambi di fronte: al 43′ Gilardino si gira tutto solo in area, il tiro è debole e termina tra la braccia di Berisha. E’ l’ultima azione degna di nota della prima frazione.

SECONDO TEMPO – L’intervallo non smorza la carica agonistica delle due rivali, il gol del vantaggio è meta ambita per entrambe. Gonzalez vuole bissare la rete di domenica contro il Milan, ma la conclusione debole è facile preda di Bizzarri. Al 61′ Mauri cade in area rossoblù: a stenderlo è Centurion (entrato nella ripresa insieme a Fetfatzidis), ma per Peruzzo non è rigore. Il replay conferma il fallo del genoano sul numero 6 laziale. Dal penalty negato alla beffa: al 64′ Sculli sforna l’assist dell’ex per Gilardino, che sullo scatto brucia Novaretti e Gonzalez e batte Berisha. I padroni di casa pescano il vantaggio, ma non si fermano: al 68′ ancora Gilardino va vicinissimo al raddoppio, il portiere biancoceleste dice no da pochissimi metri. Al 69′ arriva il turno di Postiga: il portoghese sostituisce Keita, nella sera del suo esordio assoluto con la Lazio. Alla mezz’ora, girandola di cambi: nel Genoa esce Sculli per Cabral, Reja risponde con Felipe Anderson al posto di Gonzalez.

Le sostituzioni giovano ai padroni di casa: all’83’ Cabral manda in porta Fetfatzidis, il greco tenuto in gioco da Konko centra l’angolino basso alla destra di Berisha. Quattro minuti dopo, il portiere albanese nega al folletto genoano la doppietta personale. Reja tenta il tutto per tutto, dentro Perea per Mauri. Ma la partita ormai ha scelto che strada prendere. Al 90′ Ledesma contesta una decisione di Peruzzo: l’arbitro prima lo ammonisce, poi estrae il rosso davanti alle proteste reiterate. Nei tre minuti di recupero, c’è spazio solo per l’ammonizione a Novaretti. Perde la Lazio a Marassi, un capitombolo nato tutto nella ripresa. La sconfitta del Parma contro la Juventus lascia i biancocelesti a cinque punti dal sesto posto, ma con l’Atalanta che li sopravanza al settimo e la Sampdoria minacciosa a soli due punti.

[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]