Hernanes illumina la scena: impressionante la percentuale dei passaggi corretti

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L’eco del derby di ieri è ancora forte e non potrebbe essere il contrario. La sfida delle sfide ha confermato le attese, regalando ai spettatori: 5 goal, 2 espulsi e tanto spettacolo. I biancocelesti hanno dominato i cugini grazie ad una prova di grande carattere e grinta, soprattutto hanno vinto grazie ad un centrocampo super. La linea mediana, quella titolare, è il vero punto di forza della squadra di Petkovic, con i suoi movimenti, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Il giocatore che incarna meglio la nuova Petkovisione è sicuramente Anderson Hernanes: il Profeta. Il numero otto brasiliano, come approfondisce oggi la Gazzetta dello Sport, con il “nuovo” ruolo: dirige, imposta, accelera e rallenta la manovra. Insomma è tornato quello che si era visto in Brasile, una centrocampista completo, non a caso quando gira lui, gira anche la Lazio.

I NUMERI – Ieri il Profeta ha illuminato nuovamente la scena, a confermarlo sono i numeri. La prestazione di Hernanes è stata fatta di: 6 tiri, di cui 4 nello specchi, 2 cross, 1 assist, 1 sponda, 1 passaggio filtrante e 5 dribbling, su 6 tentativi. Il dato più impressionate sono i passaggi effettuati dal sudamericano, su 56 tocchi, lui ne sbaglia solo 5. Se gli si vuole trovare un difetto bisogna andare a vedere il numero di palloni recuperati, solo 2, e le palle perse, ben 11. Difetti a parte, è difficile trovare un centrocampista più completo del Profeta nel campionato italiano.

CONTRO TOTTI – La rosa metta a paragone la prestazione del laziale con quella di un altro giocatore di gran classe, il capitano giallorosso Totti, ma i numeri sono tutti a favore di Hernanes. Il romanista, ad esempio, cerca 3 volte di saltare l’uomo, con un dribbling, e per 3 volte gli viene portato via il pallone. Inoltre sbaglia tanti, troppi passaggi: addirittura 11. Certo il terreno dell’Olimpico, battuto dalla forte pioggia, non aiuta le doti tecniche di Totti, ma anche il Profeta è un giocatore dai piedi sopraffini, quindi prima di giustificare il capitano romanista è meglio riflettere. Totti, come tutta la Roma, parte meglio del brasiliano, ma con lo scorrere dei minuti, si spegne. Il dato che da’ la vittoria, personale al numero otto laziale, è il numero dei palloni persi dal Pupone, addirittura 18. Indice che certifica inequivocabilmente, lo strapotere in campo del Profera su Totti.

[Alessio Bernardini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]