Il Cagliari espugna il Ferraris: obiettivo 13 non al totocalcio, ma per la nostra salvezza

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Avrebbe dovuto essere la partita del riscatto, della voglia di non farsi risucchiare nella zona calda della classifica, della determinazione, dei segnali da trasmettere all’intero ambiente: la squadra c’è, la società ha operato nel migliore dei modi, l’allenatore ha in mano il bandolo della matassa. Stasera, più che mai, il condizionale è obbligatorio, perché di gioco, carattere nessuna traccia, soltanto tanta confusione dentro e fuori dal campo, un ridimensionamento sotto gli occhi di tutti e una classifica sempre più preoccupante.

Di Carlo sceglie Biabany al fianco di Maccarone, solo panchina per Macheda, a centrocampo Mannini e Poli vengono preferiti a Koman e Tissone, in difesa debutta Gilberto Martinez al fianco di Volta. Sull’altro fronte Donadoni, rimasto privo di Matri, si affida ad un unico punto di riferimento offensivo rappresentato da Acquafresca, con Cossu e Lazzari di supporto, mentre il trio Conti – Biondini – Nainggolan garantisce diga davanti alla difesa, dinamismo e costanti inserimenti.

La gara è bloccata, il bel gioco resta a casa al caldo, si lotta a centrocampo, proviamo a fare la partita, ma sugli esterni non sfondiamo, Biabany non è un attaccante di ruolo bensì un cursore di centrocampo, il suo feeling con Maccarone è, come naturale che sia essendo appena arrivato, assai limitato, in difesa patiamo in particolare sulle corsie esterne. Le occasioni sono rarissime e sono il frutto di singoli episodi: al 23’ Mannini, su un’azione nata da un corner battuto da Guberti dalla sinistra, si libera in area con un intervento falloso non segnalato dal direttore di gara e, a tu per tu con Agazzi, spara sopra la traversa.

Il Cagliari tiene bene palla, assume presto il pallino del gioco a centrocampo, ma fatica a rendersi pericoloso in avanti e riesce a sbloccare il risultato con un eurogoal di Nainggolan che, dopo essersi liberato con eleganza di Zauri, Guberti, Poli e Palombo, scaglia un palombella dalla lunga distanza che trafigge Curci. Non arriva la nostra reazione, la squadra è confusa, disorientata, sfilacciata e prevedibile, i sardi provano ad approfittarne con Cossu, in ritardo però sul traversone di Perico.

Ad inizio ripresa ci si aspetterebbe una Sampdoria trasformata, una vera Sampdoria, ci prova Biabany, che prima spara addosso ad Agazzi da favorevole posizione, poi viene letteralmente abbattuto dall’estremo difensore sardo in uscita disperata al 53’ al limite dell’area, i nostri ragazzi chiedono il rosso diretto, l’arbitro, tra le proteste, opta per il giallo. È proprio Agazzi a subire le conseguenze più serie ed è costretto a chiedere il cambio, al suo posto Pelizzoli.

Se i pericoli creati dall’attacco doriano si riassumono in un’altra conclusione dell’ex interista, un tentativo a lato da limite, il Cagliari fa male in ogni occasione decide di schiacciare sull’acceleratore: Curci salva su Lazzari, Zauri s’immola invece sulla botta a colpo sicuro di Cossu dal limite, Acquafresca viene anticipato sul più bello da Martinez dopo che Cossu aveva fatto impazzire Zauri sul fondo, Nenè, subentrato nel finale ad Acquafresca, si divora un goal già fatto a pochi centimetri dalla linea di porta.

Di Carlo prova la carta Macheda al posto di Mannini, un tridente che dura pochi minuti a causa dell’inserimento di Dessena per Maccarone, nei minuti finali c’è spazio anche per Koman, gli lascia il posto Guberti, ma non si vede più nulla, o meglio si continua a non vedere nulla. Al triplice fischio finale piovono fischi e proteste verbali in tribuna, disappunto dai distinti, mentre la gradinata Sud continua ad incitare i ragazzi. Ognuno può scegliere se fischiare, cantare o applaudire, ma una cosa è certa: la classifica piange, la squadra è stata notevolmente indebolita, mancano 13 punti per salvarsi e se si comincia a fallire anche le partite casalinghe a portata di mano, diventa davvero difficile.

TABELLINO:

SAMPDORIA-CAGLIARI 0-1

RETE: Nainggolan 37’p.t.

SAMPDORIA (4-4-2): Curci; Zauri, Volta, G. Martinez, Ziegler; Mannini (18’s.t. Macheda), Palombo, Poli, Guberti (39’s.t. Koman); Biabiany, Maccarone (28’s.t. Dessena). (Da Costa, Laczko, Tissone, Zaza). Allenatore: Di Carlo.

CAGLIARI (4-3-2-1): Agazzi (9’s.t. Pelizzoli); Perico, Canini, Astori, Ariaudo; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu, Lazzari (26’s.t. Missiroli); Acquafresca (35’s.t. Nenè). (Pisano, Magliocchetti, Agostini, Ragatzu). Allenatore: Donadoni.

ARBITRO: Peruzzo di Schio.

AMMONITI: Poli, Macheda (S); Agazzi, Ariaudo, Nainggolan (C).

NOTE: serata fredda, spettatori 20 mila circa, tra cui una ventina di ospiti. Angoli: 5-5. Recupero: 1′, 5′.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]