Il Cagliari spreca tutto nel finale Il Lecce segna due volte negli ultimi minuti ed è 3-3

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C’è decisamente qualcosa che non funziona nel Cagliari in questo finale di stagione. Contro il Brescia era stato un calo fisico e un’assenza di cattiveria, contro il Lecce invece è stata pura follia.

Una partita che sembrava già vinta e che invece si trasforma in un pareggio che per il Lecce è preziosissimo. Donadoni non cambia di una virgola la formazione che ha pareggiato col Brescia, De Canio preferisce l’ex Jeda a Corvia. Trenta secondi, tanto basta al Cagliari per dimostrare che la voglia di giocare c’è davvero. La conclusione da fuori di Biondini si spegna sul fondo, ma il segnale è chiarissimo. Il Lecce è imballato e i sardi giocano molto meglio. Conti gira benissimo sul cross di Cossu, ma Rosati ha il riflesso giusto e manda in angolo. I salentini si svegliano al quarto d’ora e si rendono pericolosi dalla bandierina, prima con un colpo di testa di Jeda deviato sul fondo dalla difesa ospite, e poi con Fabiano che manda a lato ma commette anche fallo.

Ma è il Cagliari che gioca meglio e trova il vantaggio con Robert Acquafresca. Il destro al volo del centravanti piemontese sul cross di Lazzari è un capolavoro sul quale Rosati non può niente. Il Lecce comincia a premere alla ricerca del pareggio ma sbatte contro l’ottima difesa ospite, con Astori e Canini letteralmente insuperabili nell’uno contro uno. La partita è verissima e lo dimostra l’acceso diverbio tra Acquafresca e Gustavo, appena entrato al posto di Ferrario. Il fallo è dell’attaccante del Cagliari, ma la reazione del difensore leccese merita lo stesso trattamento: giallo per entrambi. I tentativi dei salentini aprono spazi per il contropiede dei sardi che potrebbero raddoppiare con Cossu, ma il tiro del fantasista, dopo una bellissima azione personale, è centrale. Sale il nervosismo e Oliveira viene graziato da Banti, che punisce la sua manata al volto di Conti con un calcio di punizione ma senza il cartellino. Spettacolare Nainggolan, così come Cossu: il primo costruisce, il secondo conclude con un destro dal limite preciso e potente sul quale Rosati si supera in angolo.

Nella ripresa De Canio sposta Mesbah in avanti e l’algerino lo ripaga immediatamente, appoggiando in rete l’assist di Di Michele per il gol del pareggio. È tutto un altro Lecce. Di Michele è una fuoria, il Cagliari è irriconoscibile. Donadoni prova a dare maggiore velocità alla fascia destra inserendo Pisano per Perico, e più dinamicità al centrocampo con l’ingresso di Missiroli al posto di Lazzari. Mosse che cambiano la partita. Il Cagliari ritrova il vantaggio con un colpo di testa di Conti su calcio d’angolo di Cossu e dilaga con Acquafresca che vola in contropiede e batte Rosati per la terza volta. Il Lecce però continua a crederci: De Canio manda in campo Corvia per uno spento Jeda, Gustavo va vicinissimo al 2-3, ma Agazzi compie un autentico miracolo sul colpo di testa del difensore brasiliano. Il Cagliari risponde con un destro dal 20 metri di Biondini che termina a lato di pochi centimetri, poi la partita si addormenta. A risvegliarla, a tre minuti dal novantesimo, ci pensa Fabiano, che trova il 2-3 con un colpo di testa su calcio d’angolo. Agazzi ancora una volta la tocca, ma stavolta non riesce a evitare il gol. Salentini che ci provano fino alla fine, Cagliari che spreca un contropiede clamoroso con Cossu e Ragatzu e subisce il pareggio venti secondi oltre il terzo minuto di recupero. Segna Corvia a concludere una partita assurda. Per il Cagliari un’altra occasione sciupata in modo sciagurato.

[Gabriele Lippi – Fonte: www.tuttocagliari.net]