“Il futuro degli stadi in Italia”: esito del convegno a Roma

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foto coni stadi

ROMA – Si è svolto oggi, presso il Salone d’Onore del CONI a Roma, il convegno “IL FUTURO DEGLI STADI IN ITALIA”, organizzato dalla Lega Serie A per fare il punto sulla situazione attuale degli impianti che ospitano le gare della Serie A TIM, evidenziare le esigenze di modernizzazione riscontrate sino ad oggi e presentare le opportunità e le facilitazioni previste dalla Legge Stadi.

Alla presenza del Presidente e dell’Amministratore Delegato di Lega Serie A, Lorenzo Casini e Luigi De Siervo, l’evento si è aperto con i saluti istituzionali da parte di Silvia Salis, Vicepresidente Vicario CONI. L’avv. Federico Orso, Prof. a contratto di Diritto Amministrativo dell’Università di Firenze, ha parlato della “Nuova Legge sugli stadi” entrata in vigore il 1° gennaio 2023, mentre il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha illustrato la “Crescita del sistema Calcio” evidenziando la centralità delle infrastrutture nel progetto di rinnovamento e sviluppo del calcio italiano. A seguire Andrea Cardinaletti, Consulente di Lega Serie A per le infrastrutture, ha presentato il progetto del “L@b infrastrutture”, che mira a supportare i Club anche facilitando il dialogo con le Istituzioni.

La mattinata di lavori si è chiusa con la partecipazione del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, che ha spiegato “La visione del Governo” sul tema oggetto dell’incontro, e di Roberto Pella, Vicepresidente Vicario ANCI, intervenuto per sottolineare l’importanza degli impianti sportivi in ottica di rigenerazione urbana.

Tra i relatori anche Roberto Rossi di EnelX Italia, Giovanni Colombo di Plenitude (Eni) e Mario Giordano di Signify, oltre a Marco Casamonti dello Studio di Architettura Archea, che hanno fornito il loro punto di vista come operatori di settore illustrando casi di successo in tema di impiantistica, consumo energetico e illuminazione.

“Ero molto più paziente quando ero dall’altra parte dei tavoli, da Ministro sto diventando intransigente. Siamo un Paese pieno di contraddizioni, ma spero sia finito il tempo delle scuse e degli alibi. Non c’è niente da inventare, dobbiamo prenderci delle responsabilità, io per primo – ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi -. Dal Presidente Meloni mi è stato affidato un incarico che mi può mettere davvero nelle condizioni di essere al fianco del sistema calcio. Dobbiamo farlo, ma se c’è una parola che non è stata usata è quella decisiva, la forza della volontà, della sistematicità e della competenza. Ma non c’è solo un Ministro, c’è un Governo che vuole assumersi le responsabilità e una logica di multidisciplinarietà con club e territori per mettere ogni interprete di fronte ai propri doveri. Gli stadi sono infrastrutture sociali, sono strumenti di riqualificazione urbana, creano posti di lavoro e rispecchiano tutte le caratteristiche per i finanziamenti comunitari. Invece stiamo ancora qui a porci la questione della concorrenza e delle priorità”.

“I grandi eventi sono il motore strutturale del nostro Paese” – ha detto Silvia Salis Vicepresidente Vicario del CONI – “Oggi è importante ospitare una grande manifestazione per tutto il mondo dello sport. Gli stadi possono produrre una legacy importante e il fatto di lasciare, dopo un grande evento, un Paese diverso, più inclusivo, è un’opportunità da non perdere. Sono certa che con l’impegno di tutte le componenti, che qui sono riunite, potremo sperare di realizzare ancora nuovi importanti eventi che offrano opportunità di rilancio dell’economia, ma anche un effettivo maggiore sviluppo della cultura sportiva per assicurare presenze sempre più consapevoli nei nostri impianti sportivi dove sia bandita la violenza di ogni tipo”.

“Insieme ai vivai, l’impiantistica rappresenta l’asset principale per lo sviluppo del calcio italiano. Sono i due temi che fanno acquisire valore al concetto di crescita, declinato nel mondo del calcio solo in termini economici – ha commentato il Presidente della FIGC Gabriele Gravina –. Ma è nel più ampio concetto di sviluppo sostenibile che dobbiamo lavorare per ammodernare gli stadi esistenti e costruirne di nuovi. Come abbiamo scritto nel progetto di candidatura per l’organizzazione di UEFA Euro 2032, devono essere luoghi di incontro aperti, moderni e perfettamente integrati nel contesto sociale e urbano, solo così potremo parlare di vera legacy territoriale”.

“La Lega Serie A ribadisce l’importanza e la necessità di dotarsi di stadi moderni e all’avanguardia, che possano garantire ai tifosi presenti sugli spalti di vivere un’esperienza unica e alzare la qualità dello spettacolo televisivo – ha dichiarato il Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini -. Abbiamo avviato una serie di iniziative di concerto con i nostri Club, la Figc, il Governo, l’Anci e tutti gli stakeholder dello sport, al fine di facilitare il dialogo con le Istituzioni e favorire la condivisione di esperienze e know-how. Il convegno di oggi è stato molto utile per indicare la strada da percorrere per rilanciare il calcio italiano. Mi auguro che si possano concretizzare rapidamente i molti progetti portati anche oggi sul tavolo”.

“L’impianto sportivo, specie su scala locale, svolge un ruolo di primo piano per un’autentica rigenerazione urbana – ha spiegato Roberto Pella, Vicepresidente Vicario ANCI -. Gli interventi migliorativi degli stadi nelle principali città italiane, la conversione degli spazi viabilistici, la riqualificazione dei quartieri in cui sono inseriti renderanno gli impianti accessibili e integrati nel contesto in cui sorgeranno o saranno ammodernati, con nuove funzioni orientate ad implementare il benessere e la salute dei cittadini. ANCI, insieme a Lega Serie A, si impegna a far parte di questo Laboratorio per contribuire allo sviluppo di questo approccio negli stadi e nelle infrastrutture sportive del nostro Paese”.

“Oggi inizia la stagione del fare che dovrà determinare il processo di sviluppo delle infrastrutture, non più rimandabile – ha detto Andrea Cardinaletti, Consulente di Lega Serie A per le infrastrutture -. La ricetta della Lega Serie A inizia respingendo ogni alibi e alimentando, attraverso la forte volontà delle nostre Associate, il processo che vede uniti tutti gli attori. Governo, Figc, Lega Serie A e Comuni sono chiamati ad uno sforzo comune nel segno della concretezza”.