Inter, l’angolo tattico: bene Alvarez, a sprazzi Kovacic

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logo-interQuesta sera l‘Inter affrontava l’Atalanta nell’anticipo della decima giornata di campionato. I nerazzurri tornano a casa con un punto che non soddisfa del tutto Mazzarri.

Mazzarri schiera il classico 3-5-1-1, ma rispetto alle aspettative della vigilia cambia il minimo sindacale rispetto alla sfida col Verona. Handanovic ritrova il posto tra i pali, con Samuel vera novità come leader della difesa completata da Juan e Rolando. In mezzo riconfermato Alvarez da mezz’ala sinistra, allo stesso modo Kovacic parte da trequartista alle spalle di Palacio, nonostante la prova appena sufficiente mostrata con gli scaligeri.

Colantuono cambia invece carte in tavola e stravolge all’ultimo minuto la formazione iniziale. Dalla difesa a 4 i bergamaschi passano a tre, con il trio Canini, Stendardo e Yepes. In mezzo Cigarini e Carmona hanno il peso del centrocampo sulle spalle, mentre sugli esterni Raimondi e Brivio sono chiamati all’uno contro uno con Jonny e Nagatomo. Davanti la vera sorpresa, l’ex di turno, Livaja, che torna titolare insieme a Denis, con alle spalle Moralez da rifinitore.

L’Atalanta parte subito forte, cercado di recuperare palla e ripartire con la velocità di Moralez. I pericoli arrivano soprattutto con le sovrapposizioni a sinistra, dove Nagatomo fa fatica a recuperare sugli avversari, lasciando delle voragini. Sui calci da fermo (ogni piccolo tocco è fallo per gli orobici secondo Rizzoli) i bergamasci riescono a sfiorare più volte il vantaggio, con una batteria di saltatori di primo livello.

I nerazzurri provano solo qualche soluzione di uno-due tra Alvarez e Kovacic, i più tecnici e che si cercano molto in avvio. Gli uomini di Mazzarri sembrano poi aver sbagliato tutti i tacchetti e fanno fatica a stare in piedi, favorendo le solite ripartenze.

Dopo l’1-0 di Alvarez, sugli sviluppi di un cross dalla destra (di un Kovacic abbastanza ispirato) gli uomini di Colantuono tornano a gestire la gara. I nerazzurri di Bergamo vanno piùvolte vicini al gol con calci da fermo e cross dalle fasce. Alla fine proprio così Denis trova la rete del pari, con Samuel impreciso in chiusura e la catena di sinistra disattenta in chiusura sul cross di Moralez.

Il secondo tempo inizia con l’unico cambio carrizo per un sofferente Handanovic probabile problema muscolare), ma tatticamente i due schiramenti rimangono invariati.

Colantuono chiede a Stendardo di uscire molto alto a prendere Kovacic. L’Inter vorrebbe gestire il possesso di palla, ma non riesce sempre a partorire bune trame, con un Guarin molto impreciso (soprattutto in fase conclusiva).

I nerazzurri non riescono ad allargare il pallone, ma si affidano alle giocate di Kovacic e Alvarez, col croato che si abbassa per sviluppare la manovra. L’Atalanta ci prova per lo più di rimessa, tentando di procacciare dei calci da fermo. Colantuono inserisce Marilungo per Livaja, restando con le due punte. Mazzarri prova a vincerla, inserendo Icardi per un impreciso Guarin. Kovacic passa mezz’ala destra e palacio alle sue palle. La partita diventa più divertente, con le squade che si allungano e Icardi ha la grande occasione di portare in vantaggio l’Inter, colpendo il palo.

Colantuono inserisce Baselli per Cigarini e Moralez con Migliaccio, passando a un più difensivo 3-5-2. Nonostante il cambio difensivo è dagli sviluppi dell’ennesimo calcio da fermo che arriva la palla gol per l’Atalanta.

Mazzarri come mossa della disperazione butta nella mischia Taider per Jonathan (meno propositivo che nel primo tempo). L’Algerino va a fare la mezz’ala destra con Alvarez che passa a fare l’ala da quella parte e Kovacic a sinistra. Il forcing nerazzurro non porta però a pericoli significativi e la gara termina in pareggio.

Kovacic va meglio al secondo tentativo, ma il suo ruolo è ancora da inquadrare, per essere un trequartista si abbassa molto a prendere palla. L’inizio non è buono come atteggiamento, soprattutto nella catena di sinistra Juan-Nagatomo. Colantuono sorprende i nerazzurri e riesce ad essere pericoloso con le armi che ha, i cross e il gioco sugli esterni. Un punto che resta un boccone amaro da buttare giù per l’Inter, all’ennesimo stop esterno, con un po’ di mal da trasferta.

[Luca Pessina – Fonte: www.fcinternews.it]