Inter: si torna al 4-4-2

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Problemi di tipo tattico sono all’ordine del giorno in quel della Pinetina. Claudio Ranieri ha deciso di risolvere la situazione tornando all’antico, a quel 4-4-2 in linea che ha dato vita alle sette vittorie di fila in campionato. I sacrificati sull’altare dell’equilibrio tattico saranno perciò Wesley Sneijder e Diego Forlan. Paradossalmente, senza il numero dieci nerazzurro, uno degli unici campioni rimasti ancora in rosa, la squadra di Claudio Ranieri vinceva ed era in lotta per il terzo posto. Ora, con l’ultimo posto Champions disponibile lontanissimo (nove punti di distacco da Lazio e Udinese), il tecnico testaccino ha deciso di tornare all’Inter del derby.

Squadra accorta, con un 4-4-2 dalle linee serrate. Poca sofferenza dietro (solo due i gol subiti durante la striscia di sette successi) e cinismo in avanti. Dopo il derby vittorioso del 16 gennaio scorso, il caos ebbe inizio contro la Lazio. Wesley Sneijder, rientrato in pianta stabile contro la Lazio, veniva subito mandato in campo nel secondo tempo. L’Inter vincerà per 2-1 il match, grazie alla scelta coraggiosa, ma nelle battute finali soffrirà tantissimo la pressione dei biancocelesti, i quali hanno tenuto il pallino del gioco sino al novantesimo.

Il centrocampo nerazzurro soffre, non può reggere il peso di due attaccanti centrali come Diego Milito e Giampaolo Pazzini, men che meno se a ciò si somma anche l’utilizzo di un trequartista. Ranieri ripete l’esperimento del trio Sneijder-Pazzini-Milito a Lecce. Dura solo 45 minuti. Nella ripresa l’ingresso di Alvarez per l’olandese riporta l’Inter al 4-4-2. Sembra andare meglio contro il Palermo, con un rombo mascherato, che vede Sneijder partire dalla sinistra per poi accentrarsi. Solo un fuoco di paglia, i problemi restano e Ranieri trasforma ulteriormente la squadra: contro il Novara si parte con un 4-3-2-1, con Sneijder e Alvarez alle spalle di Milito. Nella ripresa spazio a Pazzini e Forlan e al 4-2-4, schieramento ultra offensivo nella speranza di trovare il pareggio. Col Bologna va ancora peggio: Ranieri sceglie un 4-2-3-1, modulo subito cestinato, visto che Diego Forlan, schierato da titolare sull’out mancino, non offre la copertura necessaria al centrocampo.

A Marsiglia altro ritorno al rombo, con Zarate e Forlan di punta, con il solito Sneijder dietro di loro. La squadra, seppur con grossi limiti di costruzione, non soffre, vuoi anche per la pochezza del Marsiglia e nonostante l’1-0 beffa di Ayew, Ranieri sembra fiducioso tanto da riproporre il modulo a Napoli, nel primo tempo. Nell’intervallo si cambia, si passa al 3-5-2 con l’ingresso di Cordoba e Pazzini per Sneijder e Forlan, modulo atto a preservare il pareggio.

E ora? Claudio Ranieri pare aver deciso. Si ritorna al 4-4-2, a una squadra più coperta, una squadra più concreta, come quella vista dal dicembre a gennaio. Poco spazio alla forma insomma in nome de punti di punti e di vittoria, vittoria che manca da oltre un mese. Sarà un’Inter senza Sneijder e Forlan, due che comunque potrebbero pagare gli impegni con le nazionali. Meglio averli a disposizione più avanti.

[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]