Internazionali BNL d’Italia 2025: il bilancio della 82esima edizione

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bilancio internazionali 2025
bilancio internazionali 2025 – Credits: Foto FITP

Presenze record, incremento del fatturato della biglietteria, dell’impatto sociale e di quello economico generato

ROMA – L’atteso rientro del numero uno al mondo, Jannik Sinner. Lo splendido sorriso di Jasmine Paolini, prima italiana dopo 40 anni a vincere il titolo nel singolare femminile, sotto gli occhi del Presidente della Repubblica e di un pubblico in delirio proveniente da ogni parte del mondo. L’emozionante annuncio dell’elezione di Papa Leone XIV sui maxischermi del Foro Italico.

Il tutto, in un site sempre più grande ed accogliente, che per la prima volta si è spinto fino allo Stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea. Cartoline indimenticabili di un evento già entrato nella storia, ancor prima che la finale maschile tra Sinner e Alcaraz incoroni il nuovo Re di Roma.

L’82esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia sta per volgere al termine e – come da consuetudine – è andata in scena al Foro Italico la conferenza stampa di chiusura che ha visto protagonisti il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, e il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. Un incontro con la stampa per tracciare un bilancio dell’evento – in costante crescita come confermato da tutti gli indicatori – e delle sue prospettive future. Angelo Binaghi, Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel: “Voglio dedicare un pensiero a due persone centrali nell’organizzazione di questo torneo, che in questi 20 anni hanno permesso alla manifestazione di raggiungere risultati così straordinari. Il primo è Nicola Pietrangeli: è la prima volta in 25 anni che non siede qui di fronte a me. Come sapete ha dei postumi per un banale infortunio. Gli facciamo gli auguri di pronta guarigione perché possa essere presto di nuovo al nostro fianco. Il secondo, va a Diego Nepi, che è stato il motore e lo è ancora negli ultimi 20 anni di questa manifestazione. Purtroppo, non può essere con noi perché colpito dall’influenza. Gli facciamo gli auguri perché possa rimettersi al più presto. Il nuovo Papa, il centrale stracolmo che acclama il Presidente della Repubblica, il successo di Jasmine, sono emozioni che ricorderemo e che ci porteremo dietro per tutta la vita. Da un punto di vista tecnico, siamo riusciti a dimostrare di essere capaci di raggiungere straordinari risultati in tutte le parti del mondo e anche a casa nostra, a Roma, col grande tifo che tante volte ci aveva condizionato negativamente. E quindi, anzitutto, un grande successo di squadra… ma Jasmine è stata commovente.

Il merito, prima che qualcuno cerchi di impossessarsene, è della famiglia, dei genitori, delle persone che l’hanno fatta crescere, del suo staff e mi permetto di ricordare anche Renzo Furlan. Da un punto di vista organizzativo, con Sport e Salute, abbiamo riscontri molto positivi: abbiamo migliorato l’esperienza notevolmente, lo si percepisce camminando tra la gente per i viali del Foro Italico. Il site raddoppiato ha funzionato, è molto più bello di prima, più spazioso. Siamo riusciti ad adattarlo a questa passione straripante degli italiani nei confronti del tennis. Abbiamo anche adottato piccoli accorgimenti che hanno funzionato: per la prima volta, ad esempio, abbiamo avuto le aree relax che sono state molto apprezzate. Abbiamo fatto una prova, direi positiva, introducendo le esibizioni di grandi artisti, di grandi cantanti che hanno reso l’esperienza molto più piacevole e particolare per il pubblico. Vorremmo anche provare a studiare un nuovo prodotto, che possa coniugare il massimo livello di spettacolo del nostro sport, del tennis, con due eccellenze del nostro Paese: il cibo e la canzone italiana.

Vorrei poi ringraziare la RAI: è stata una grande soddisfazione al di là dei risultati stratosferici, vedere il tennis tornare sul primo canale della TV pubblica come la Nazionale di calcio. Per quel che riguarda i dati di questa manifestazione, per fare una sorta di sintesi, abbiamo già superato i 390.000 spettatori paganti e ancora mancano nel conteggio quelli di oggi. La crescita è straordinaria ma inizio a pensare che siamo quasi al limite. In questo caso, la copertura e l’ampliamento del Centrale saranno importanti: devo ringraziare il Presidente Mezzaroma, nostro partner, che finalmente ha dato la spinta decisiva per questo progetto, dopo 15 anni di annunci puntualmente disattesi. Abbiamo visto il bellissimo rendering del progetto del nuovo impianto che produrrà delle spinte positive di vari tipi: non solo la copertura, non sono solo i 2.000 posti in più a disposizione, ma la creazione di notevoli volumetrie, degli spazi coperti che a questo Torneo sono sempre mancati. Con la biglietteria registriamo 35 milioni di euro di incasso. Un incasso che cresce sempre velocemente e che, grosso modo, è analogo a quello delle Nitto ATP Finals, seppur ci siano delle differenze.

Ad esempio, per quel che riguarda la tipologia di pubblico, percentualmente la componente estera alle Nitto ATP Finals è molto più alta di quella che c’è a Roma, un torneo che è visto come una festa del tennis del nostro Sistema Italia, i nostri tesserati, le nostre scuole, le nostre società sportive. Open Economics, che abitualmente lavora anche col periodo sportivo e con il Ministero dello Sport, ha stimato l’impatto sociale degli Internazionali BNL d’Italia. Parliamo di 357 milioni di euro che sono sfrutto, in gran parte, di una minor spesa sanitaria indotta dalla maggior pratica sportiva, sia nei confronti di chi pratica già, che viene indotto a praticare di più, sia nei confronti di chi si accosta per la prima volta al tennis spinto da questa manifestazione. Studi scientifici riconosciuti in tutto il mondo, attestano che il tennis migliora la salute di chi lo pratica regolarmente, allungandone di oltre nove anni la vita. Tutto questo, come detto, determina la cifra considerevole di cui abbiamo parlato ma soprattutto uno SROI (7,2) – cioè il valore del ritorno dell’investimento – che è assolutamente uno fra i più elevati in questo tipo di manifestazioni.

Lo SROI misura per ogni euro investito in questa attività, qual è il ritorno in termini di benefici sociali per la comunità. Aggiungo che una componente che andrebbe studiata è quella educativa, perché un conto è vincere con giocatori o giocatrici di un certo tipo, altro conto è vincere con Jasmine, Lorenzo, Jannik, campioni in campo ma campioni anche e soprattutto fuori dal campo. Ragazzi che sono un esempio per le nuove generazioni, che hanno un messaggio educativo di particolare valore soprattutto per i nostri giovani. Questo impatto sociale è particolarmente grande durante le manifestazioni che noi organizziamo in Italia ma naturalmente è un impatto che, in misura minore, viene svolto durante tutto l’anno nei tornei, nelle vittorie, nelle performance dei nostri giocatori durante l’intera stagione. Credo, dunque, che se non ci fosse questa odiosa esclusiva delle tv a pagamento, il nostro sport potrebbe determinare un beneficio molto ma molto più grande per il nostro Paese. Per quello che concerne l’impatto economico, ci siamo posti come obiettivo quello di raggiungere e superare il miliardo di euro nel giro di qualche anno. Sicuramente ci riusciremo nei prossimi anni perché i prezzi vengono adeguati regolarmente in base al tasso d’inflazione.

Stiamo parlando di 900 milioni di euro che vengono creati dal nulla, senza una lira di contenuto pubblico, senza creare neanche una lira di debito per lo Stato. L’avanzo di gestione che condivideremo naturalmente con Sport e Salute, da parte nostra, andrà secondo le tre direttrici che abbiamo già tracciato: il valore dei diritti televisivi servirà per acquistare i diritti televisivi e svolgere le funzioni di servizio pubblico col nostro canale SuperTennis. Le risorse che riusciamo ad attrarre dall’estero, in particolare tutti i biglietti che vengono acquistati dall’estero li utilizzeremo per il progetto “Racchette in Classe” per promuovere il tennis e il padel nella scuola dell’obbligo. Quest’anno spenderemo circa 20 milioni di euro in questo progetto. Le altre risorse, quelle che non attraiamo dall’estero, le utilizzeremo sulla terza e la quarta direttrice: la prima convenzione per lo sviluppo degli impianti che consente di ottenere dei prestiti senza spese, a tasso zero e con garanzie ridotte o addirittura nulle per tutte le società in regola che vogliono fare nuovi campi, nuove coperture o addirittura per le nuove società nei comuni in cui non siamo presenti.

Per quanto riguarda le risorse che provengono dall’interno, verranno utilizzate per la prima volta da quest’anno, per azzerare le quote federali, le tasse per tutte le nostre società sportive che quindi potranno reinvestire queste mancate spese nello sviluppo della loro attività sportiva, in particolare l’attività giovanile e nella realizzazione di nuovi impianti che sono sempre più necessari. Credo di essere di conseguenza in totale sintonia con quella che è la linea del Governo che noi apprezziamo e che vogliamo naturalmente seguire in tutti gli obiettivi e proposte di sviluppo dell’attività sportiva che fa proprie. Passando ai dati delle società sportive: dopo circa 20 anni in cui il sistema sportivo tennistico italiano era strutturato su circa 3000 società, è partita una nuova curva verso l’alto che rappresenta circa il 50% in più rispetto alla media di questi vent’anni. Credo che sia la logica conseguenza dell’altra curva, quella del tesseramento che ha di fatto saturato gli impianti. Solo quest’anno, anno su anno, abbiamo 350 società in più. Questo significa che il nostro sistema, ogni anno è come se creasse un altro sistema grande come una media federazione in Italia.

Per quel che riguarda i tesserati atleti, registriamo 57.000 tesserati nuovi. La parte del leone, la fa ancora il padel, che però parte naturalmente da numeri più bassi, mentre l’implemento del tennis – pur essendo in termini percentuali più bassi – è il maggiore che noi abbiamo mai riscontrato nella storia della nostra federazione in termini assoluti. Comincia a crescere molto velocemente anche il pickleball cosa che ci fa pensare che in prospettiva anche questo sport possa servire a far crescere ancora di più il nostro sistema. Non può, dunque, che esserci grande entusiasmo. Credo di non dover aggiungere altro se non cercare di richiamare tutto il nostro sistema, in primo luogo me stesso, a tenere i piedi senza saldi per terra perché al di là di queste grandi soddisfazioni e magari di quelle che potremo avere in futuro, noi dobbiamo continuare a lavorare ancora più di prima perché abbiamo il dovere di sfruttare questo momento nel miglior modo possibile per rendere il tennis, il padel e il pickleball più popolari di prima. Questa è la chiave del successo per consentire a questo momento straordinario, questa grande estate, non più primavera del tennis italiano, di poter durare il più possibile”.

Massimo Mezzaroma, Presidente di Sport e Salute: “È stata una edizione straordinaria e unica. Sia perché abbiamo vissuto in diretta l’elezione di Papa Leone XIV, sia per la presenza dopo tanti anni del Presidente Mattarella, sia perché abbiamo ampliato il site grazie alla visione dell’amministratore delegato Diego Nepi che ringrazio. Abbiamo lavorato su una pagina bianca, cambiando paradigma. La visione ha riscosso il successo che tutti speravamo di avere. Il parco del Foro Italico sta diventando un luogo di sport e multidisciplinare, come dimostrato dalla foto iconica del 14 maggio con la contemporaneità della finale di Coppa Italia e del match tra Musetti e Zverev. Stiamo lavorando per far sì che questo luogo sia sempre più polivalente. In questo senso si inquadra l’investimento per la riqualificazione, ridefinizione architettonica e copertura del Centrale rappresenta un ulteriore investimento.

Era atteso da molti anni e a fine 2027 ci porterà ad avere un impianto che consentirà di aumentare la capacità di ospitare eventi di 18 diverse discipline sportive, per non parlare di concerti e altro, in un luogo che ha cercato anche di richiamare elementi architettonici del Foro Italico con un investimento di circa 60 milioni, che sia aggiungono ai quasi 100 investiti dal Governo per il Parco del Foro Italico. Un’altra grossa scommessa che abbiamo deciso di intraprendere è stata quella dello stadio dei Marmi “Pietro Mennea”, i cui lavori di disinstallazione dei campi sono già iniziati e l’impianto sarà pronto per il Golden Gala del 6 giugno. Il 10 giugno inizieremo un’ulteriore opera di riqualificazione delle gallerie sotterrane e la predisposizione del museo dedicato a Pietro Mennea. Ringrazio tutti, a partire dalla FITP a tutte le donne e uomini di Sport e Salute, sino ai tanti collaboratori e volontari. Un particolare grazie ai ragazzi che, abbinando sport e lavoro, hanno fatto un’esperienza fantastica e ogni giorno hanno accolto con un sorriso le migliaia di appassionati”.