Invernizzi: “Conosco Bertani da quando aveva 15 anni. Era un predestinato a fare carriera”

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Nell’ultima puntata di Sampdoria sempre con te, il programma radiofonico di sampdorianews.net in onda su Radio 103 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 19 alle 20, ospite di lusso l’ex difensore della Sampdoria Giovanni Invernizzi, attualmente allenatore del Bogliasco in serie D.

La Sampdoria a inizio anno sembrava in difficoltà. I due pareggi con Padova e Livorno non avevano convinto, poi è arrivato questo 6-0 al Gubbio.  Stai con chi la ritiene una vittoria importante o con chi al contrario non considera un test attendibile il match con il Gubbio?:“Sto con chi dice che è una vittoria importante, anche perché qualsiasi tipo di vittoria è importante. A maggior ragione quella di domenica. Magari ci sono stati episodi sfavorevoli per il Gubbio, però c’era bisogno di vincere e convincere, di mettere dentro tanta fiducia nella squadra e nell’ambiente. Una vittoria che ci voleva per dare uno scossone in positivo”.

La partita con il Gubbio può aver aiutato la Sampdoria a calarsi nella mentalità della serie B?:“Io ho visto le prime due partite con Padova e Livorno. Magari la Samp non si era espressa benissimo, non aveva fatto vedere grandi cose, però si vedeva già che aveva acquisito la mentalità della serie B. Ha cercato di giocare come una squadra di categoria inferiore, badando al sodo, anche se logicamente tante cose non venivano. Certo, vincendo in quel modo con il Gubbio capisci davvero che cos’è la serie B”.

Questione fischi a Maccarone. Come si affronta una situazione simile da giocatore e come un allenatore può recuperarlo?: “Purtroppo Maccarrone è il più penalizzato dalla scorsa stagione. Di quelli rimasti è l’emblema della retrocessione, perché era arrivato a Genova con grandi aspettative, ma non ha mai convinto ed è sempre stato in difficoltà. Il tifoso della Sampdoria se lo ritrova in campo e rivede gli spettri della passata stagione, tanto più che Maccarone non riesce ancora a dimostrare il suo valore. Secondo me ce n’è di valore in questo ragazzo. Un allenatore può recuperarlo standogli vicino, utilizzandolo a spizzichi e bocconi e sperando che una volta che lo mette in campo si sblocchi e faccia magari un grande gol o una grande prestazione. Bisogna dosarlo un po’ e non darlo in pasto a situazioni che gli possono far fare ulteriori brutte figure. Certo, bisogna vedere come recepisce il giocatore. A me sembra un ragazzo sensibile che ha dei valori. E’ rimasto dopo la retrocessione, si è esposto, ci ha messo la faccia. Mi auguro per lui e per la Samp che possa tornare il Maccarone che tutti conosciamo”.

Come giudichi il mercato della Samp? Giusto tenere qualche senatore o era meglio rifondare completamente la squadra con giocatori di categoria?:“Se l’ossatura prevede giocatori come Palombo, Gastaldello e Pozzi diventa fondamentale ripartire da questi giocatori che sono rimasti, e lo hanno dimostrato, con grandi motivazioni. Logico costruire intorno a loro un mix con giocatori di livello, di categoria, giocatori fisici anziché tecnici. Credo che la società abbia fatto il massimo per quelle che erano le possibilità attuali e per quello che le situazioni richiedevano”.

Bertani ha stupito tutti in queste prime tre giornate di campionato. Com’è possibile che un giocatore di queste qualità non sia ancora arrivato in serie A a 30 anni? C’è qualcosa che non va nel calcio attuale in questo senso?:“Bertani lo conosco da quando aveva 15 anni e giocava negli Allievi del Como. L’ho affrontato quando allenavo gli Allievi della Samp. Mi ricordo di un ragazzino con una vivacità, un tecnica e una velocità incredibile. Era un predestinato a fare carriera, lo dicevano tutti. Forse è stato penalizzato dai tanti stranieri in serie A e da chi magari non se la sente di rischiare un giovane promettente. Poi lui all’inizio aveva girovagato un po’ e non aveva fatto benissimo. Si vede che poi l’espressione migliore delle sue qualità è venuta con la maturità. Però ci può arrivare fra un anno in serie A, non è che noi siamo dispiaciuti…”.

[Mattia Magraviti – Fonte: www.sampdorianews.net]