LODZ – Tredicesima vittoria su tredici match disputati, 27esimo successo consecutivo in match ufficiali (nuovo record assoluto) e, soprattutto, semifinali di Volleyball Nations League conquistate. L’Italia batte gli USA 3-0 (25-22; 25-21; 28-26) nella sfida inaugurale delle Finals all’Atlas Arena di Lodz ed aggiunge una nuova pagina trionfale a questo primo scorcio di estate 2025. Le ragazze del CT Julio Velasco si sono confermate forti, solide e con quella capacità di venir fuori dai momenti difficili del match tipici delle grandissime squadre. Come l’anno scorso a Bangkok per gli USA c’è stato poco da fare in un match in cui le azzurre hanno messo in campo nuovi importanti progressi fisici e tecnici confermando con i fatti lo status di squadra N°1 del ranking mondiale. Ora testa alla semifinale in programma sabato 26 luglio contro la Polonia.
Per il primo match da dentro o fuori dell’anno, Velasco sceglie il sestetto con Orro palleggiatrice, Egonu opposto, Degradi e Sylla schiacciatrici, Fahr e Danesi centrali, e De Gennaro libero. Dall’altra parte gli USA del CT Sullivan, partono con Poulter in regia, Madisen Skinner opposto, Avery Skinner e Franklin schiacciatrici, Rettke e Igiede al centro, e Rodriguez libero. L’avvio è tutto di marca USA: le sorelle Skinner partono con il piglio giusto mentre le azzurre impiegano qualche istante di troppo a calarsi nel match (0-3). Egonu rimette in scia l’Italia con due attacchi chirurgici ma gli Stati Uniti continuano a martellare con Skinner (Madisen sugli scudi) particolarmente ispirate (4-6). Un errore di Franklin ed un murone di Fahr rimettono il match in parità che però dura poco a causa degli errori in attacco di Sylla ed Egonu che rimettono le statunitensi avanti 7-10. Velasco ferma tutto con un timeout dal quale le azzurre escono con rabbia e determinazione trovando con Fahr ed Egonu la forza per piazzare il primo vantaggio azzurro del match (11-10). Azione dopo azione il gioco dell’Italia cresce spegnendo il forcing USA: Sylla pulisce tutto sottorete mentre Orro piazza un ace provvidenziale. Poi inizia l’Egonu show fatto di colpi di classe e potenza. L’opposta azzurra non concede scampo portando l’Italia avanti 19-15. Quando dalla panchina si alzano Antropova e Cambi per il consueto doppio cambio, sembra calare la notte per Skinner e compagne che però con un ultimo break tutto orgoglio nel finale di set risalgono la china da 21-18 a 23-22. Poi però ci pensa Antropova con un attacco a tutto braccio ed Egonu con una diagonale da applausi a far calare il sipario sul primo set 25-23.
Come nel primo parziale sono le statunitensi ad uscire meglio dai blocchi anche nel secondo. Rettke al centro e Skinner in banda mettono paura (0-2) ma Egonu prima con un attacco di tocco e poi con un ace, rimette subito in pari il match (3-3). De Gennaro mostra al pubblico dell’Atlas Arena il perché è considerata il miglior libero al mondo mentre Danesi al centro aumenta i giri del motore tenendo l’Italia a contatto (8-8). Quando poi Egonu inizia a martellare, ecco che per coach Sullivan non resta che ricorrere alla panchina sul 15-13. Lo stesso fa Velasco giocandosi la carta del doppio cambio ma nonostante le giocate di Fahr e Antropova, sono gli USA a piazzare la zampata con Skinner e Franklin (17-18) costringendo il CT azzurro al cambio Sylla-Nervini ed al timeout. Fahr e Antropova tengono l’Italia in scia (19-19) e poi, con un fruttuoso turno in battuta dell’opposta azzurra, nuovamente avanti 21-19. È la svolta del set chiuso con prepotenza da un attacco di Nervini, il muro di capitan Danesi (23-20) e Degradi (25-21).
Nel terzo set gli states si giocano il tutto per tutto: Samedy e Igiede provano a forzare i colpi imprimendo nuovo ritmo al gioco mentre dall’altra part sono Fahr, Orro ed Egonu le più produttive nonostante il 9-12. Sylla mette giù un gran colpo mentre Samedy continua a martellare con grande efficienza (10-13). Un paio di colpi di Sylla non bastano ad evitare la fuga a stelle e strisce quando Rettke mette giù l’attacco al centro del +4 (11-15) con Velasco che chiama subito timeout. Nel momento di maggior difficoltà il doppio cambio non produce i dividendi sperati facendo dilatare il gap in favore di Skinner e compagne (15-19). Un nuovo timeout azzurro riporta Danesi e compagne a -2 (18-20) prima di dover fare i conti con un colpo di classe di Skinner (18-21). Antropova non si fa intimidire indovinando la diagonale del nuovo -2 (19-21) ma Franklin mette giù l’attacco del nuovo +3 che sembra rendere impossibile la rimonta. Nel finale di set Egonu riporta l’Italia in parità con due blockout di classe e potenza. Coach Sullivan ferma il gioco ma alla ripresa l’Italia torna al comando (23-22) subendo poi l’ace di Eggleston del 23-24. Egonu annulla il primo setball poi riconquistato da Skinner (24-25) e nuovamente annullato da una giocata di lettura di Degradi. La battaglia infiamma con Egonu che diventa imprendibile anche su palloni complessi (26-26). Franklin spara fuori la pipe dopo tre salvataggi da applausi del libero Rodriguez concedendo la chance alle azzurre di chiudere il match con il muro di Fahr (28-26).
ITALIA – USA 3-0 (25-22; 25-21; 28-26)
ITALIA: Egonu 21, Degradi 6, Fahr 8, Orro 5, Sylla 4, Danesi 7, De Gennaro (L), Antropova 9, Cambi, Nervini 1, Giovannini. N.E.: Fersino (L), Nwakalor, Gray. All. Velasco
USA: Igidie 5, Skinner A. 11, Franklin 8, Rettke 7, Poulter 2, Skinner M. 5, Rodriguez (L), Lanier, Eggleston 1, Samedy 7, Hentz (L) N.E. Butler, Perry, Jimerson, Kaahaaina-Torres. All. Sullivan
Arbitri: Stanislava Simic (SRB) e Marie Catherine Boulanger (BEL)
Durata: 27’, 25’, 31’.
Note: 4000 spettatori
Italia: a 5, bs 6, m 6, et 26.
USA: a 4, bs 4, m 6, et 22.
Julio Velasco: “Riuscire a vincere 3-0 una partita in cui non abbiamo giocato bene soprattutto in attacco dove abbiamo avuto percentuali basse – ha ammesso il CT azzurro – significa che la squadra ha delle risorse importanti. Chiaramente dobbiamo migliorare in vista delle prossime partite anche se di buono c’è che la squadra si è battuta bene, non si è mai demoralizzata quando commettevamo errori riuscendo a superare le difficoltà che abbiamo incontrato nel corso del match. C’era un po’ di tensione perché si trattava della prima partita da dentro o fuori, ma non possiamo accontentarci perché adesso non potremo più concedere tanto alle prossime avversarie che incontreremo qui a Lodz. Non dobbiamo montarci la testa per il fatto che riusciamo a giocare anche quando lo facciamo male. Chiaramente adesso contro le più forti dovremo giocare bene e salire di livello in questi due giorni di preparazione alla semifinale”.
Sarah Fahr: “Da questa partita ci prendiamo l’aver saputo gestire momenti strani e difficili – ha dichiarato a caldo la centrale azzurra -. A questo punto del torneo sappiamo di affrontare tutte squadre molto toste, è logico, ma allo stesso tempo siamo consapevoli di poter e dover fare meglio. Gli States hanno giocato con uno stile particolare, con palle veloci e attacchi a tutto braccio praticamente sempre. Qualche difficoltà c’è stata ma come già successo in altre situazioni in questa VNL abbiamo dimostrato di saperci esaltare nei momenti difficili trovando la forza per venirne fuori. Il nostro obiettivo è la finale, adesso recuperiamo le energie avendo modo di lavorare in palestra per arrivare pronte al prossimo, importante, impegno”.
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