Julio Cesar è tornato. Il numero uno nerazzurro fa sentire il suo peso

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Bentornato numero uno! Julio Cesar, ieri, si è reso protagonista di una grande partita con due interventi incredibili. Il primo su Pastore, ipnotizzato dal dischetto. Contronatura il secondo, il riflesso su Balzaretti: il terzino del Palermo è stato bravo a calciare di sinistro al volo a botta sicura e fortunato a trovare la deviazione di Maicon. Poi, però, l’imponderabile: la magia del portiere brasiliano che, sbilanciato, riesce a mettere il piede e respingere il tiro. La sua assenza si è sentita parecchio: Luca Castellazzi, che lo ha sostituito, ha vissuto partite da eroe (mercoledì a Napoli) e partite in cui è stato l’anello debole della catena nerazzurra (a Udine, domenica scorsa). Il portierone carioca è tornato a calcare i campi della Serie A, dopo ben tre mesi di assenza, da quel 29 ottobre a Genova, dove risentì di un problema al bicipite femorale sinistro. Da lì in poi il calvario.

Benitez e i suoi uomini cercano di recuperarlo per la sfida al Milan del 14 novembre, ma Julio Cesar non è ancora pronto e addirittura accusa un nuovo infortunio, una ricaduta, la prima. A questo punto, con Benitez sulla graticola, la qualificazione agli Ottavi di Champions League già raggiunta, l’Inter si concentra sul Mondiale per Club, obiettivo numero per la squadra e anche per il portiere, che vuole rientrare ad Abu Dhabi ed essere parte della scalata mondiale, dopo quella europea. Il recupero procede bene, Julio gioca e conquista, anche grazie alle sue parate, il titolo di campione del mondo, ma al ritorno in Italia arriva la seconda ricaduta. Benitez non c’è più, Leonardo è il nuovo allenatore dell’Inter. Il tecnico spagnolo lascia in eredità l’ultimo infortunio, la seconda ricaduta del brasiliano, che ha pagato il frettoloso rientro.

Ieri il calvario è dunque finito: lo staff medico nerazzurro ha fatto un grande lavoro. Julio, che scalpitava per rientrare al più presto, è stato gestito al meglio dal dottor Volpi e i suoi, che hanno quasi frenato gli impeti del brasiliano voglioso di rientrare subito. Perciò bentornato al numero uno, decisivo ieri come gli scorsi anni, quando parava rigori e compiva miracoli prodigiosi, quei miracoli che hanno salvato l’Inter e che ancora la salveranno in futuro.

[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]