Juve, i meriti di Marotta. Napoli, ecco il vice-Cavani per giugno

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Quando ancora non c’eravamo, Giacomo Leopardi dalla sua Recanati aveva dato una giusta, seppur pessimistica, chiave di lettura della vita: “L’attesa del piacere è essa stessa piacere”. Volendo girare il pensiero da poetico a calcistico, il mercato prima veniva definito l’attesa dell’evento (il campionato). Oggi sembra tutto capovolto, con il mercato diventato il vero piacere e passione degli italiani ed il campionato che, o fa da contorno o è una conseguenza del lavoro svolto in estate. Gennaio si avvicina e questa Juventus può solo confermare il valore mostrato in questi primi mesi di campionato; con l’acquolina alla gola che già ci viene per l’antipasto pre-natalizio del 21 dicembre, nel recupero della prima di campionato, Udinese-Juventus. Marotta ha saputo tenere la testa alta, anche quando invece avrebbe dovuto nascondersi per gli errori commessi al suo primo anno a Torino. Ha avuto la forza di cambiare quasi tutto, con intelligenza ed astuzia. Lo ha aiutato anche la fortuna, certo, perché se avesse ingaggiato Mazzarri e non Conte, forse oggi sarebbe ai saluti. Un difensore ed un centrocampista potrebbero rendere ancora più competitiva questa Juve che, ormai, ha il diritto di inserirsi nella corsa al titolo. C’è una sola strada che porta al tricolore e, per il bene del calcio italiano, speriamo tutti che la Juve insidi il Milan; altrimenti si annoierebbe anche Berlusconi.

Un grande in bocca al lupo al Napoli, per l’ultimo passo decisivo verso gli ottavi di finale di Champions. L’Italia tifa per gli azzurri, anche se gli invidiosi ed i gufi, forse tireranno piedi… e mani. Mazzarri ha il jolly, non credo che lo sprecherà. Nel frattempo, Riccardo Bigon si muove ma a giugno potrebbe essere De Laurentiis in persona a chiudere una trattativa per il bomber del futuro. Manolo Gabbiadini, stellina dell’Atalanta e dell’Italia Under 21, ha un gran mercato. Dall’Italia all’Inghilterra. Il Napoli ha l’arma in più: Luca Cigarini. Per chiudere l’operazione Gabbiadini, il Napoli offrirebbe 12 milioni di euro più l’altra metà di Cigarini, già a Bergamo. Gabbiadini è in scadenza nel 2014 e Percassi ha solo l’imbarazzo della scelta. Asta aperta!

Che brutta la Roma di Udine, ancor più brutta la Roma di Firenze. Gli americani ancora non hanno capito che in Italia non sono in vacanza. Piange il Cupolone, piange il Colosseo. DiBenedetto non poteva sbagliare più di quanto ha sbagliato in questi primi mesi; eppure la piazza lo ha accolto con fuochi di artificio e sirene spiegate. Sembrava l’evento che avrebbe cambiato l’Italia del pallone e, invece, i Sensi con debiti e quattro spiccioli hanno dimostrato di fare calcio vero. E’ un periodo nero per la famiglia Sabatini. Walter sta affondando la Roma con le sue “intuizioni”, Carlo, l’allenatore, si è dimesso 7 giorni fa da Frosinone. Per fortuna sua e di chi gli sta intorno, Sabatini non ha vizi di gioco, altrimenti il tavolo verde lo avrebbe fatto diventare nero, o se volete, rosso (di vergogna). Veniva identificato come il nuovo scopritore di talenti mondiali. I suoi demeriti sono oggettivi, come i suoi limiti. Si va verso una gestione unilaterale, con Franco Baldini ed il buon Sabatini già promesso alla Fiorentina, che ha un altro peso ingombrante sulle spalle.

Il calcio italiano, per fortuna, non finisce né a Roma né a Milano ma arriva fino in Friuli, dove ci sono una squadra che fa spettacolo ed una società che vanta tanti crediti e nessun debito. Guidolin è secondo in classifica avendo già giocato 2 volte a Milano (4 punti) e Napoli. Il segreto si chiama Pozzo: Gianpaolo e Gino. Padre e figlio. Il padre gestisce tutta la società: le attrezzature, l’amministrazione ed adesso il nuovo stadio. Il figlio si occupa della parte tecnica, con la preziosissima collaborazione del DS, Fabrizio Larini; per intenderci è lui che ha scoperto Inler, Asamoah, Badu, Basta, Sanchez, Isla, Benatia, Danilo… possiamo anche continuare! Meglio di no.

[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]