Juve-Milan: la migliore tenuta fisica come fattore chiave

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Cerchiamo di analizzare la bella semifinale di Coppa Italia vista ieri allo Juventus Stadium, seppur sfavorevole al Milan: Massimiliano Allegri sorprende tutti, mandando in campo una formazione dall’alto tasso tecnico in mezzo al campo; sceglie infatti di dare un [comprensibile] turno di riposo a Nocerino, apparso stanco già a Parma, e inserisce il recuperato Seedorf. Probabilmente l’idea del tecnico toscano era quella di riuscire a far fruttare al massimo il possesso palla: nei primi minuti la tattica sembra funzionare, anche perchè la Juventus inizia la partita con un atteggiamento visibilmente attendista.

Con il passare dei minuti però, complice la serata storta di Ibrahimovic [lo svedese, a dir la verità, aveva già alla vigilia qualche linea di febbre ndr] e il cambio di atteggiamento bianconero, la tattica perde di efficacia: con il solo Muntari incontrista infatti, il Diavolo fa grande fatica a recuperare palloni e inizia a subire la Juventus, che trova il gol anche grazie ad una palla persa molto ingenuamente da Mesbah, che si intestardisce in un dribbling inutile sulla sinistra.

Nel secondo tempo Allegri apporta alla squadra i correttivi giusti, che permettono al Milan di modificare il proprio gioco e riuscire nel ribaltamento del risultato: Maxi Lopez per Ibrahimovic a inizio ripresa e Nocerino per Aquilani in corso di gara rendono infatti la manovra del Milan meno tecnica ma più concreta, puntando su un canovaccio tattico più consono al Milan targato Allegri.

A questo punto però inizia ad emergere la differenza sul piano della tenuta fisica tra le due formazioni, come già era accaduto nella partita di ritorno di campionato: i bianconeri, beneficiando anche di una stagione meno impegnata dei rossoneri, i quali avevano in campo inoltre giocatori appena recuperati, e quindi privi dei 90 minuti nelle gambe come Seedorf, salgono di tono e prendono il controllo della partita già nei minuti finali della gara, sfiorando il gol che avrebbe qualificato la Juve senza passare dai supplementari. A tutto ciò si aggiungano i problemi fisici accusati da Maxi Lopez e Inzaghi, giocatori poco impegnati solitamente e che quindi con ogni probabilità non avevano nelle gambe il ritmo partita.

Per questi motivi i rossoneri non riescono più a pressare efficacemente gli uomini di Conte, che prendono così il controllo della partita grazie ad una maggiore freschezza atletica. Vucinic segna un gran gol, e ad ulteriore dimostrazione del suo periodo di grande forma riesce ad avere ancora nelle gambe diverse accelerazioni che mettono alla frusta in più di un’occasione la stanca difesa milanista. Paradigmatico è lo scatto con il quale il Montenegrino brucia al 10 del secondo supplementare Antonini. Il resto è sapiente amministrazione da parte degli Juventini.

Una nota personale in chiusura: ieri sera si è vista con ogni probabilità l’ultimo Juventus-Milan per due mostri sacri del calcio italiano; da una parte Alessandro Del Piero [Andato anche in gol nel corso del primo tempo], dall’altra Filippo Inzaghi. Un sentito grazie e un in bocca al lupo per il loro futuro a questi due grandi campioni che hanno onorato la storia di due grandi club come Milan e Juventus.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]