Juventus-Catania: Simeone, Rivoluzione o Ostinazione?

232 0

Giocare per ultimi, con la possibilità di buttar un occhio ai risultati delle dirette concorrenti, è spesso, nel calcio moderno sul quale imperano i diritti TV, possibile discriminante di motivazioni e rendimento sul campo. Ne saranno soggette anche Juventus e Catania, che Sabato notte si affronteranno all’Olimpico di Torino.

Situazione Juventus – Fuori dalla Coppa Italia, l’Europa è l’obiettivo minimo dei bianconeri anche perché l’unico rimasto alla portata. Un punto il distacco dalla Roma, che gravita nell’ultima casella utile per la qualificazione all’Europa League, e che giocherà il primo anticipo della giornata, alle 12.30, contro il Chievo Verona. Quasi tutta la rosa sarà a disposizione del tecnico Del Neri, che recupererà persino Chiellini, dovendo rinunciare ai soli lungodegenti Quagliarella e De Ceglie, che pure ha ripreso ad allenarsi col gruppo. Un appuntamento importante per il tecnico bianconero, del cui futuro tanto si discute, e che più volte è stato messo in discussione apertamente da stampa e tifosi, tacitamente anche dalla dirigenza, a seguito delle delusioni in successione inanellate durante il corso dell’annata sportiva.

Situazione Catania – La sfuriata del Presidente Pulvirenti dopo la sconfitta contro la Lazio, la replica di tenore opposto dell’amministratore delegato Lo Monaco a stretto giro, quindi la presa di posizione di Ricchiuti: “Di quel che dicono presidente ed addì alla squadra deve importare relativamente”. La preparazione alla sfida contro la Juventus non è certo iniziata nel migliore dei modi. In mezzo ai tre fuochi, il tecnico Simeone, chiamato per far compiere al Catania il salto di qualità ma invischiato adesso nella lotta per non retrocedere. Cinque partite per portare in salvo il Catania e riconquistarsi la riconferma in panchina che, a sentir le dichiarazioni del massimo dirigente etneo, è ancora tutto fuorché scontata.

Ex della Gara – L’unico è Jorge Martinez, il jolly avanzato che fino all’anno scorso militava in maglia rossazzurra e che, proprio contro la Juventus, ha segnato alcune delle sue reti più importanti. Sottotono nell’esperienza bianconera, è stato ed è fortemente contestato da stampa e tifosi che, anche in ragione dei sentimenti che legano l’ambiente a Del Piero, non gli hanno reso vita facile all’interno dello spogliatoio né in campo. Martinez non è un “bidone”, ma a Torino tutti sono convinti del contrario, ed in fondo l’uruguayano non ha mai dimostrato coi fatti di esser in grado di affrancarsi da questa etichetta.

Formazione Juventus – Buone indicazioni erano arrivate dal secondo tempo contro il Genoa, gara terminata 3-2 e che ha visto i bianconeri, per due volte messi sotto dai genoani, rispondere nella seconda frazione grazie anche al cambio in corsa di modulo, passato dall’unica alle due punte. Soluzione archiviata contro la Fiorentina, e nuova prestazione deludente. Facendo due più due, Del Neri ha compreso quale sia il modulo più adeguato alla sua Juventus, almeno in questa fase del campionato, quindi contro i rossazzurri riproporrà l’assetto visto nel secondo tempo contro il Genoa. Non peserà l’assenza di Storari, il favorito è sempre Buffon, quindi la febbriciattola del portiere ex Messina è un sollievo per le polemiche. Sissiko e Rinaudo non sono assenze sulle quali piangere.

Così in Campo – La formazione bianconera, contando il rientro di Chiellini e la preferenza di Marchisio per Pepe, non dovrebbe presentare grandi scostamenti da quella provata più volte in settimana. Attacco affidato a Matri, in ottimo stato di forma, affiancato da Del Piero, che contro il Catania può vantare una vena realizzativa considerevole. In mediana Marchisio a destra, Krasic a sinistra, per dar inserimenti e velocità, al centro Melo ed Aquilani, che nelle ultime ore il Liverpool parrebbe voler richiamare a fine stagione (a 16 milioni è fissato il riscatto, ndr). In porta Buffon, davanti alla coppia Barzagli – Chiellini (o in alternativa ad uno dei due Bonucci), terzini il rientrante Motta e l’ex campione del mondo, ed ex Palermo inseme a Barzagli, Fabio Grosso.

Juventus (4-4-2): Buffon, Motta, Barzagli, Chiellini, Grosso; Krasic, Melo, Aquilani, Marchisio; Del Piero, Matri.

Formazione Catania – Problemi a centrocampo per Simeone, non di quantità ma di qualità. Nelle ultime due uscite, contro Bari e Lazio, a lasciar a desiderare è stato proprio l’asseto ed il rendimento della mediana, che messa sotto le direttive di Lodi non è mai riuscita ad imporre il proprio gioco o comunque dimostrarsi efficace anche in una sola delle due fasi. Se il tecnico argentino non ha fatto mistero delle sue intenzioni “La Juventus deve essere Attaccata”, è pur vero che tanti sono i modi per leggere queste dichiarazioni in chiave tattica. Se Ricchiuti non sembra sostituibile e Schelotto meriterebbe comunque una seconda chance, Gomez scalpita per vestire nuovamente la maglia da titolare, Marchese idem, e lo stesso dicasi per Biagianti come per Izco, da tempo arruolati insieme al gruppo, e per i quali i rispettivi infortuni da cui sono reduci restano ormai solo un ricordo.

Così in Campo – Non è l’icona della sicurezza, ma a conti fatti è l’unica alternativa a sé stesso, Andujar sarà riconfermato portiere titolare ance contro la Juventus, davanti a lui ballottaggio tra Terlizzi e Spolli per il posto al fianco di Silvestre. A decidere tra i due lunghi sarà la condizione dell’argentino, reduce da due settimane di stop. Sugli esterni grande incertezza, a sinistra dovrebbe andare Marchese, ma per fermare Krasic sembra più adeguato Alvarez, così facendo Marchese sarebbe fuori dai giochi ed a destra si contenderebbero un posto Schelotto e Potenza, che sarebbe alla prima convocazione dopo l’infortunio. Da questa scelta dipenderà l’intero assetto della squadra. A centrocampo Carboni unico sicuro del posto da titolare, l’arretramento di Schelotto aprirebbe al rientro dal primo minuto di Gomez, così da sfruttare la velocità che Simeone pretenderà dai suoi. Quindi Ricchiuti a far da elastico con due attaccanti o col solo Maxi Lopez in avanti ed in questo caso un altro posto vacante a centrocampo, da assegnare a due tra Lodi, Ledesma, Biagianti ed Izco.

Catania (4-4-1-1): Andujar, Schelotto, Silvestre, Terlizzi, Alvarez; Biagianti, Carboni, Ricchiuti, Gomez, Bergessio, Lopez.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]