Juventus: numeri per tornare grandi anche in Europa

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logo-juventusIn attesa della Festa (con record?) di domenica, la Juve ha passeggiato sul Vicenza. Contro la squadra di Lopez (Lega Pro), “Madama” ha vinto 5-0 (doppietta di Osvaldo, rigore di Tevez, marcature di Marchisio e Quagliarella). A bordo campo, tra mille pensieri, Andrea Agnelli. Il presidente bianconero avrà riflettuto sulla parole di Michel Platini, non proprio un personaggio avverso al mondo juventino, rivoltegli in occasione della finale di Europa League tra Benfica e Siviglia. Allo Stadium, lì dove doveva esserci la Juve, il massimo esponente della UEFA ha consegnato la Coppa agli spagnoli. «Quanto tempo ci vorrà prima che possa premiare la Juventus? Forse dovrò fare qualche mandato in più». Serve tempo perché, dopo anni di salite e cadute, si ricreino le condizioni ideali per primeggiare in Europa.

Servono anche soldi, in verità. Ed Andrea Agnelli avrà pensato pure a questo dolente aspetto, nel mentre Tevez e compagni disputavano la sgambata a Vinovo. Perché, per vincere, bisogna indebitarsi. Il bilancio della Juventus, incoronata da poco regina di Italia, non fa eccezione. Tra giugno 2013 e marzo 2014 la società ha realizzato utili per soli 1,9 milioni di euro che alla fine della stagione si trasformeranno in un rosso maggiore di quello realizzato lo scorso anno, quando la Juve incassò una perdita di 15,9 milioni di euro. La stagione precedente era andata ancora peggio con una perdita di 48,7 milioni, perdita che nel 2011 era stata addirittura di 95 milioni.

Numeri catastrofici, quelli complessivi: dall’inizio della sua presidenza (aprile 2010), Agnelli ha già collezionato 159,6 milioni di perdite a cui si aggiungeranno quelle di quest’anno. I debiti sono andati di pari passo. A marzo 2014 la posizione finanziaria netta era negativa per 198,9 milioni, in aumento di 38,6 milioni di euro rispetto ai 160 milioni di inizio stagione. Il perché del peggioramento? La campagna acquisti per rafforzare la rosa. Al suo arrivo, Agnelli aveva trovato in cassa una posizione finanziaria attiva per oltre 6 milioni di euro. Difficile continuare a comprare in questo stato. Serve pazienza.

[Giuseppe Piegari –