La fertile eredità lasciata da Balotelli

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Alla faccia di chi sostiene che i tornei estivi non ufficiali valgano quanto il due di bastoni quando la briscola è a denari, credo che il Torneo Tim vinto dall’Inter abbia un valore estrinseco ben superiore rispetto alla semplice conquista del trofeo. I tifosi nerazzurri e gli appassionati di calcio hanno infatti potuto toccare con mano, in diretta televisiva, l’ottimo lavoro svolto dagli uomini di mercato di Corso Vittorio Emanuele soprattutto nella costruzione dell’Inter del futuro. Rafa Benitez ha colto l’occasione del triangolare barese per dare fiducia ad alcuni giovani della Primavera nerazzurra, destinati presto alla prima squadra.

Il San Nicola di Bari è stato teatro delle ottime prestazioni del 17enne Biraghi, dei 18enni Natalino e Benedetti e del 19enne Nwanko, che si vanno ad aggiungere ai più noti Coutinho (18), Obi (19) e Biabiany (22). Insomma, considerando anche i recenti ingaggi di Faraoni e Donkor e quello prossimo di Fochesato, l’Inter può dormire sonni tranquilli pensando al futuro. Proprio nel giorno in cui Mario Balotelli, simbolo della fertilità del settore giovanile nerazzurro, si trasferisce ufficialmente al Manchester City (con plusvalenza di quasi 30 milioni di euro, evviva!), ecco una nidiata di belle speranze di scena davanti al folto pubblico pugliese, per nulla spaventata dal confronto con Juventus e Milan.

Una goduria soprattutto per i tifosi che ancora non li avevano visti in azione, e forse neanche li avevano sentiti nominare. Chi sono questi? Molta gente da casa e allo stadio si sarà posta questa domanda, legendo le formazioni proposte da Rafa Benitez e prendendo atto delle sostituzioni a partita in corso. Nessuna bocciatura per i baby campioncini, solo voti positivi e tanti applausi, nella speranza che il Trofeo Tim sia solo la prima di tante grandi occasioni di visibilità che li attendono. Piccoli Santon crescono, insomma, aspettando che il terzino torni a essere protagonista in campo e raccolga il testimone di chioccia dei fratellini nerazzurri lasciatogli nelle mani da Balotelli. Sarà proprio Davide il capostipite di questa nidiata di campioncini in erba, il suo esempio servirà per farli crescere nel modo giusto, una responsabilità in più per il giovane di Portomaggiore. Se Biraghi si era già guadagnato un po’ di gloria negli Stati Uniti, dopo il favoloso gol al Manchester City, una delle sorprese più piacevoli in campo è stato Natalino, impiegato contro il Milan. Personalità, grinta e ottimo senso della posizione, il giovane esterno difensivo studia da Maicon e spera di poter fare coppia con Santon sulle fasce difensive dell’Inter del futuro. I numeri non gli mancano di certo, così come non mancano a Nwankwo, centrocampista nigeriano richiesto già da molti club, che però Benitez ha voluto trattenere nella rosa nerazzurra, almeno per il momento. Al di là dei crampi sofferti a fine incontro con la Juventus, il centrocampista ha confermato di essere un ottimo prospetto, ancora tutto da plasmare.

Bene anche l’ex Torino Simone Benedetti, bravo nel chiudere con puntualità sugli attacchi del Milan. Buon senso della posizione e rapidità negli anticipi, il giovane centrale si è mosso con concentrazione al fianco di Cordoba, assai più esperto e già un modello da seguire. Coutinho, Obi e Biabiany non sono stati una sorpresa, di loro si sapeva già molto, abbastanza da considerarli tra i principali candidati a un posto da titolare nell’Inter che verrà. Nel complesso, dunque, la delusione per la cessione di Balotelli è stata mitigata dalle splendide sensazioni lasciate dal Trofeo Tim, tempismo perfetto a distanza di qualche ora. Poco importa che i nerazzurri abbiano levato al cielo la coppa, una prassi ormai consolidata negli ultimi anni. Quello che conta veramente è che a un’Inter vincente nel presente seguirà in futuro un’Inter affidabile e affascinante, con tutte le carte in regola per continuare sulla stessa strada. La notizia più confortante al termine di una calda estate d’agosto…

[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]