La Lazio si perde nel freddo di Piatra Neamt ed è ad un passo dall’eliminazione

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Serviva solo vincere, la Lazio non ce l’ha fatta. E ora l’addio all’Europa è uno spettro più che presente in casa biancoceleste. Una fiammata all’11’ con Klose e poi nulla fino al 75′. Il centrocampo è inesistente perchè Cana nn sa impostare e fa fatica a contenere. Si avverte l’assenza di Ledesma e Klose e Cisse non riescono a graffiare. Il Vaslui gioca bene e crea occasioni: Marchetti deve compiere due interventi miracolosi. Lazio e Vaslui rimangono appaiate a sei punti ma i romeni sono in vantaggio negli scontri diretti e a cui basterà vincere contro uno Zurigo già eliminato per andare ai sedicesimi di finale. La Lazio è ad un passo dall’eliminazione in un girone di livello basso, in cui i biancocelesti erano nettamente superiori per qualità tecniche. Adesso servirà battere lo Sporting e sperare che i romeni non facciano risultato in Svizzera. Ma sarebbe sperare in un miracolo e la Lazio di aiuti dall’alto, in un girone così, non avrebbe avuto bisogno.

LA CHIAVE– Cana conferma di essere giocatore non all’altezza e il centrocampo va in sofferenza. Lì il Vaslui controlla per più di un’ora e costruisce le basi per il pareggio.

LAZIO– La vittoria come unica possibilità. Reja lo ha detto ieri in conferenza stampa. Battere il Vaslui per proseguire il cammino in Europa League. In difesa torna Biava accanto a Diakitè con Konko e Radu sugli esterni. A centrocampo la novità è Canacon Lulic e Gonzalez ai suoi lati. Hernanes è il trequartista con Cisse e Klose davanti. Reja dà fiducia al francese e confida all’affidabilità teutonica di Miro. Dopo tre minuti di studio, i biancocelesti prendono il possesso della metà campo e all’11 sfiora il vantaggio: progressione di Gonzalez e assist al bacio per Klose che, però, viene murato da Cerniauskas. Il pericolo scampato sveglia il Vaslui che ci prova con Temwanjera che prova a sfruttare un cross di Adailton. Una Lazio che prova ad essere propositiva ma a volte tende ad abbassarsi e lasciare l’iniziativa ai romeni. Una squadra, quella di Hizo, che gioca senza timori reverenziali. Cana non sempre dà l’apporto necessario in fase di costruzione del gioco e spesso va in difficoltà. Hernanes è pressato a uomo da Gladstone. Il Vaslui ci crede e prima Temwanjera e poi Gladstone chiamano Marchetti al miracolo. Nel finale di prima frazione i biancocelesti non si fanno vedere in avanti e vanno a riposo con la sensazione di poter fare molto di più. Ad inizio ripresa, Reja, non cambia nulla. E anche nelle fasi di gioco cambia poco perchè Marchetti è sempre il più impegnato. Il centrocampo della Lazio è inesistente: Cana è il peggiore in campo e anche il cambio di Lulic con Sculli non apporta benefici. Il Vaslui segna anche ma Temwanjera è in netto fuorigioco. Reja toglie Cisse (un fantasma) per inserire Rocchi. La prima fiammata è della ripresa è di Klose che serve a centro area Sculli che, di prima, manda alto. E’ un’occasione d’oro quella sprecata dal calabrese. La Lazio, nel finale, prende in mano il centrocampo anche perchè i romeni sono sulle gambe. All’82’ Rocchi ci prova ma non graffia. Stesso copione due minuti dopo ma anche il finale è uguale. E’ l’ultimo sussulto perchè la Lazio pareggia ed ha un piede fuori dall’Europa. Una Lazio inguardabile  per 75′ non scardina le resistenze di un Vaslui che porta a casa un pareggio più che meritato e a cui basterà vincere contro uno Zurigo già eliminato per staccare il pass per i sedicesimi di finale.

VASLUI– Ci credono i romeni e lo hanno fatto capire con le parole della vigilia. Hizo opta per il 4-4-2 che in fase di non possesso diventa un 4-5-1. Adailton e Sanmartean hanno il compito di innescare Temwanjera. Dopo un’occasione di Klose, il Vaslui prende il sopravvento e Adailton con una punizione tagliata serve l’attaccante africano che di testa sfiora il palo. La Lazio prova a prendere in mano il gioco ma i romeni sono pericolosi con Temwanjera e Gladstone. E’ soddisfatto Hizo perchè i suoi macinano occasioni e non subiscono più di tanto l’iniziativa della Lazio. La ripresa comincia con gli stessi effettivi del primo tempo e anche con lo stesso canovaccio. Al 57′ entra Buhaescu ed entra Jovanovic. Ma è sempre il Vaslui a fare la partite e rendersi pericoloso con Adailton da calcio di punizione. Temwanjera gonfia la rete al 69′ ma l’assistente lo coglie in netto offside. Poi sale in cattedra la Lazio e Sculli si divora il vantaggio. Ma i rumeni tengono fino alla fine e portano a casa un pareggio che sa di qualificazione. Adesso a Zurigo basterà vincere per scrivere la storia.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]